L’Italia ospita l’ottava edizione del Simposio Internazionale dell’Uva da Tavola...
Dall’1 al 7 ottobre l'Italia sarà il punto di riferimento per la comunità internazionale di ricercatori e tecnici interessati alle innovazioni nel settore dell'uva da tavola
Uva da tavola, il miglioramento genetico non si ferma
Maggior resa, resistenza alle malattie, miglioramento delle caratteristiche estetiche e organolettiche, oltre alla capacità di sopportare meglio gli stress dovuti a manipolazione, stoccaggio e spedizione. Queste le principali direttrici lungo le quali si sviluppa la ricerca di nuove varietà di uva da tavola. Il punto sulla situazione sarà fatto durante l'ottavo simposio internazionale dell'uva da tavola. Ecco un'anticipazione
Senza aggregazione e qualità la peschicoltura smobilita?
Un disastro annunciato, nonostante fiumi di parole, propositi e programmi rimasti perlopiù sulla carta o limitati a pochi, straordinari ed inefficaci interventi pubblici.
Nel mercato globale il kiwi punta sul giallo
La lungimirante politica produttiva e commerciale condotta dalla Nuova Zelanda, grazie soprattutto all’aggregazione organizzativa di Zespri®, da sempre delinea le tendenze di sviluppo dell’actinidia nel mondo.
Uva da tavola, novità per la gestione del post raccolta
Ecco alcune anticipazioni delle più recenti sperimentazioni di tecniche innovative per conservare l'uva da tavola dopo la raccolta, di cui si discuterà in maniera approfondita durante l'ottavo simposio internazionale dell'uva da tavola in programma dall'1 al 7 ottobre in Puglia e Sicilia
Uva da tavola, innovazione unica via per il rilancio
Il professor Vittorino Novello, docente di Viticoltura alla Facoltà di Agraria dell’Università di Torino fa il punto sulla filiera italiana dell'uva da tavola e anticipa i temi principali che saranno trattati all’ottavo simposio internazionale in programma dall’1 al 7 ottobre in Puglia e Sicilia
Uva da tavola, scommettere sul rinnovamento varietale
Da prima produttrice ed esportatrice al mondo di uva da tavola, nel giro di quindici anni l’Italia è scesa all’ottavo posto per volumi prodotti e al terzo per spedizioni oltreconfine. Le superfici coltivate si sono ridotte, mentre a livello globale il consumo è cresciuto. Le cause di questo declino sono molteplici, ma la resistenza degli imprenditori agricoli italiani all’introduzione di nuove cultivar è considerata da più voci la principale. E proprio di come fare per rilanciare questo importante comparto della frutticoltura made in Italy si parlerà durante l’ottavo simposio internazionale dell’uva da tavola in programma dall’1 al 7 ottobre in Puglia e Sicilia, le due regioni italiane più vocate a questa produzione
Sempre meno albicocche, conferma di un’annata difficile
Preferiti altri prodotti a marchio come il Pomodorino del piennolo o la Annurca