Geoplant Vivai e Vita Nova: con FragolAurea a sostegno dell’America Latina
Il binomio impegno sociale e vivaismo continua a dare i suoi frutti: grazie a 600 piante di FragolAurea fornite all’associazione piemontese Vita Nova, Geoplant contribuisce all’Operazione Mato Grosso, movimento di volontariato giovanile fondato sul lavoro, la condivisione e la solidarietà
Geoplant scommette sul tardivo con la cultivar di fragola Talia
Una proposta che intercetta le richieste del mercato colmando il gap produttivo del periodo tardivo: l’azienda vivaistica espositrice alla kermesse serba di Novi Sad si appresta a presentare al mondo dei frutticoltori, in anteprima, le skills di Talia
Difficoltà per i produttori di fragole
Elevate percentuali di fallanze per problemi vivaistici
La nuova varietà Melissa sarà il futuro della fragola in Campania?
Iniziato un graduale rinnovamento colturale
Fragolicoltura italiana alti e bassi nel contesto europeo
Concentrata soprattutto nelle regioni del Sud, la fragolicoltura italiana fatica talvolta a trovare una sua dimensione in uno scenario europeo dove la Spagna è ancora dominante e alcuni Paesi del Nord stanno incrementando l’offerta interna, riducendo progressivamente l’importazione dai Paesi mediterranei.
La fragola si conferma coltura leader nel Metapontino
Continuano i test sperimentali dell’Azienda Pantanello dell’Alsia
Buona ripresa della fragolicoltura: crescono consumi ed export
Basilicata, Campania e Veneto si contendono il primato. Forte incidenza del rinnovamento varietale. Permangono le oscillazioni dei prezzi. Il valore aggiunto del prodotto “made in Italy”.
Fragola e piccoli frutti, un’altra annata difficile a causa del clima
Semmai fosse necessaria una conferma, l’annata 2017 sta evidenziando, ancora una volta, come la fragola sia fortemente a rischio climatico.
Flavia* e Flaminia*: interesse nei Paesi mediterranei per le nuove...
Cultivar precoci, di alta qualità, resistenti alle fitopatie
Obiettivo fragola: estendere l’offerta con prodotti di qualità
I fragolicoltori sempre più orientati all’allargamento del calendario produttivo