Fragola, a Rimini la IX edizione dell’International Strawberry Symposium

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Agronomia, miglioramento genetico, difesa e mercato sono i focus della IX edizione del Simposio internazionale sulla fragola, a Rimini dal 2 al 6 maggio 2020, organizzato dall’Università Politecnica delle Marche e dal Crea, in collaborazione con la Società Internazionale per la Scienza dell’Orticoltura (Ishs)

In base alle indicazioni ministeriali legate al coronavirus, l’evento è rimandato al 2021

Si svolgerà a Rimini dal 2 al 6 maggio 2020 la IX edizione dell'International Strawberry Symposium, organizzato dall’Università Politecnica delle Marche e dal Consiglio per la ricerca e l’analisi dell’economia agraria (Crea), in collaborazione con la Società Internazionale per la Scienza dell’Orticoltura (Ishs).

L’ISS 2020, che segue il simposio del 2016 tenutosi in Quebec, proporrà un approccio del tutto inedito al tema della fragola, ponendosi l’obiettivo di colmare il divario tra mondo della ricerca e dell’industria, attraverso il coinvolgimento dell’intero panorama dei potenziali portatori di interesse: dagli studiosi, ai produttori, all’industria, al mercato, fino al consumatore finale. L’ISS 2020 sarà infatti aperto agli esperti di tutto il mondo e porrà una particolare attenzione ai paesi in via di sviluppo, in cui la produzione di fragole si sta espandendo e si sta configurando come nuova opportunità di reddito per le zone rurali. Nel medesimo contesto, gli scienziati avranno l’opportunità di presentare le ricerche più aggiornate sul tema, di incontrare i colleghi per ulteriori confronti e di sviluppare idee per nuovi progetti e collaborazioni interdisciplinari.


La coltivazione della fragola nel mondo e in Italia

A livello internazionale, il podio dei produttori di fragole vede al primo posto la Cina, che occupa da sola una quota di circa il 40%, con oltre 3,1 milioni di tonnellate, seguita da Stati Uniti (circa 1,4 milioni di tonnellate) e Messico (circa 460.000 tonnellate). Nei Paesi Ue, guida la classifica la Spagna (poco meno di 300.000 tonnellate), cui si affiancano Polonia e Germania (fonte: Cso Servizi e Fao). In termini di export al primo posto gli Stati Uniti, soprattutto per quanto riguarda tutta l’area panamericana, mentre in Europa è leader ancora una volta la Spagna, seguita da realtà come Paesi Bassi e Belgio, che in parte commercializzano produzioni proprie, in parte prodotto proveniente da altri Paesi.

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La coltivazione della fragola in Italia occupa una superficie di 3.796 ha, di cui 620 ha in pieno campo e 3.176 ha in coltura protetta (dati Cso). Al Sud si concentra la maggior parte delle superfici, oltre il 65%, in particolare in Basilicata e Calabria. L’export nel 2018 è ammontato a 10mila t per 30 mln di euro, mentre le importazioni, a testimonianza dell’aumento del consumo interno di fragole, hanno superato le 35mila t per circa 80 mln di euro. Sul mercato il principale competitor è la Spagna, avvantaggiata da una maggiore produzione a costi inferiori. L’unica arma per il prodotto italiano è la qualità. Per perseguire questo obiettivo, giocano un ruolo fondamentale: la scelta della varietà, la sanità e la qualità del materiale vivaistico, le tecniche di coltivazione.


Un programma particolarmente ricco e articolato

Ad aprire i lavori del Simposio saranno i tre docenti che hanno lavorato alla stesura del programma: Bruno Mezzetti e Maurizio Battino, dell’Università Politecnica delle Marche, e Gianluca Baruzzi del Crea. «Oggi è il momento giusto per organizzare un nuovo appuntamento internazionale sulla fragola – commenta Mezzetti. I dati ci dicono che l’interesse del mercato verso i piccoli frutti, dove la fragola rappresenta il 50-60% di questa categoria, è in forte crescita: negli ultimi anni l’incremento annuale della domanda, a livello mondiale ed europeo, è stato dell’8-10%».

Complessivamente, saranno quattordici i relatori che durante i cinque giorni interverranno su quattro filoni tematici: genetica, agronomia, certificazione/difesa/fisiologia, salute umana.

  • Dal punto di vista genetico, Aaron Liston - professore di botanica e patologia vegetale presso la Oregon State University - ripercorrerà e rivisiterà le origini della fragola ottoploide. Steven J. Knapp - professore e direttore del programma di allevamento delle fragole presso l’Università della California - relazionerà su “Strategie di allevamento tradizionali e strategie basate sul genoma per la prossima generazione di cultivar di fragole”. Qing-Hua Gao - professore senior presso l’Accademia delle scienze agricole di Shanghai - si concentrerà sulle “Interazioni delle fragole con le patologie fungine e miglioramento di nuovi germoplasmi con resistenza alle malattie”. Béatrice Denoyes - ricercatrice senior presso l'Istituto Nazionale di Ricerca Agronomica di Bordeaux - affronterà il tema “Miglioramento genetico per la produzione la qualità”. Zhang Yuntao - Direttore del Strawberry Program presso l'Accademia di Scienze Forestali e Pomologiche di Pechino e Depositario del China National Germplasm della fragola a Pechino, e Presidente della sezione Strawberry della Chinese Society for Horticulture Science - riferirà sul grande impatto della 7 edizione del International Strawberry Symposium sulla ricerca e sull'industria della fragola in Cina.

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  • A livello agronomico, Yiannis Ampatzidis - professore presso il Dipartimento di ingegneria agraria e biologica dell'Università della Florida introdurrà il tema “Automazione, intelligenza artificiale e robotica nella produzione delle fragole”. Anita Sønsteby - professore di ricerca presso il Norwegian Institute of Bioeconomy Research - illustrerà i “Fioritura e dormienza della fragola ed effetti sulla gestione della produzione in risposta ai cambiamenti climatici”.  Peter Melis - ricercatore al Proefcentrum Hoogstraten in Belgio - si occuperà invece dei nuovi sistemi di coltivazione fuori suolo per minimizzare l’accumulo di residui nella fragola.
  • I temi della certificazione delle piante, la difesa dagli attacchi fungini e la fisiologia post raccolta saranno trattati in un’ulteriore sessione del Simposio. In particolare, Iannis Tzanetakis - professore di Virologia vegetale all'Università dell'Arkansas - introdurrà la “Certificazione delle piante di fragola nel XXI secolo: dall’innesto alla bioinformatica e oltre”. Juan Carlos Díaz Ricci - professore senior presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche argentino (CONICET) e presso l'Universidad Nacional de Tucumán - relazionerà su “Introduzione e soppressione della risposta di difesa mediata da agenti patogeni fungini nelle piante di fragola”, mentre Sonia Osorio Algar - professore all'Università di Malaga alla guida del laboratorio di biotecnologia della frutta - si concentrerà su “Analisi del meccanismo di regolazione della fisiologia del frutto di fragola in post-raccolta mediante profili metabolomici”
  • Gli effetti della fragola sulla salute umana, infine, faranno parte anch’essi di una specifica trattazione da parte di diversi esperti. Stefano Predieri - responsabile dell'Istituto di Bioeconomia del CNR, Unità di ricerca di Bologna - interverrà su “Cosa possiamo imparare dalla percezione dei consumatori della qualità delle fragole?”. Francisco A. Tomás-Barberán - professore presso il Consejo Superior de Investigationes Cientìficas di Murcia - presenterà gli “Effetti degli ellagitannini delle fragole sulla salute umana”. Britt Burton-Freeman - titolare della Cattedra del Dipartimento di Scienze e Nutrizione Alimentari presso l'Illinois Institute of Technology - si concentrerà su “Fragole e loro metaboliti polifenolici nella glucoregolazione e nella salute vascolare”. Daniele Del Rio - professore associato di Nutrizione umana presso l'Università di Parma e capo della Facoltà di Studi Avanzati dell'Università di Parma sull'alimentazione e la nutrizione - parlerà infine dei polifenoli della fragola e del loro ruolo nel metabolismo umano.

Scarica il programma dettagliato del convegno

I tour nelle aziende al Sud e al Nord Italia

fragolaGià prima dell’inizio ufficiale del convegno, fissato per il 2 maggio, è stato previsto un pre-tour di tre giorni a partire dal 30 aprile, in cui sarà data la possibilità di visitare alcune delle aree più vocate in Italia per la produzione di fragole: le regioni Campania e Basilicata, che ne l’ultimo triennio hanno costituito rispettivamente il 26% e 24% della produzione nazionale (fonte: CSO). Tra le aziende oggetto del tour troviamo Coop Sole, Vivai Mazzoni, Salvi Vivai, Planitalia, Nova Siri Genetics, Apofruit Italia e Alsia.

Un’analoga esperienza sarà garantita dal tour post Simposio, quando il 7 e l’8 maggio potranno visitare coltivazioni in altri areali in cui la coltura della fragola è molto sviluppata, come la Romagna e la provincia di Trento, con visite ad Astra Innovazione, CIV, Vivai Mazzoni, Salvi Vivai e Cooperativa Sant’Orsola.

Dedicata invece nello specifico al mondo accademico, avrà luogo negli stessi giorni (7 e 8 maggio) la Berry School, in cui una selezione di studenti internazionali avranno la possibilità di incontrarsi e confrontarsi con i ricercatori del Simposio, presso l’Università Politecnica delle Marche ad Ancona.

Fragola, a Rimini la IX edizione dell’International Strawberry Symposium - Ultima modifica: 2020-02-24T18:04:45+01:00 da Sara Vitali

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