Le mille applicazioni della micropropagazione

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Foto di gruppo dei partecipanti a VitroSOI 2022 in visita all’Azienda agricola F.lli Lapietra di Monopoli.
Successo di partecipazione al convegno della Soi

Nei giorni 12-14 ottobre 2022, con l’organizzazione di Claudia Ruta e Giuseppe De Mastro, si è tenuto presso l’Università Aldo Moro di Bari il IV Convegno Nazionale sulla Micropropagazione.

Il convegno è l’evento più importante del Gruppo di Lavoro SOI “Micropropagazione e tecnologie in vitro” ed ha ripetuto il successo già registrato nelle precedenti edizioni. Infatti, alle tre giornate di lavori hanno partecipato oltre 140 tra ricercatori, studenti, manager di laboratori commerciali, operatori del settore e appassionati di micropropagazione. Ben 15 gli sponsor (Battistini Vivai, Setis, Agrochimica, Mignano, Seneco, Apice Piante, c-led, Denkenitalia, Lapietra, Meristema, MicroFruit, Microplant, Micropoli, Vivai Milone, Vitroplant) che hanno portato il loro importante contributo all’evento. Il Convegno ha visto anche una buona rappresentanza di partecipanti stranieri provenienti da Albania, Belgio, Egitto, Germania, Messico e Turchia.

Luigi Catalano ha evidenziato che la micropropagazione delle piante da frutto ha costituito l’innovazione tecnologica più importante degli ultimi 50 anni per tutto il comparto frutticolo e vivaistico e che oggi i disciplinari per la produzione di piante certificate nel sistema volontario nazionale QVI-Qualità Vivaistica Italia prevedono l’utilizzo della micropropagazione nelle diverse fasi in cui si articola il processo (Prebase, Base e Certificato) per olivo, fragola, nocciolo, noce, ribes, mirtillo, lampone, pistacchio, castagno.

Oriano Navacchi, dopo aver ricordato la storia di grande successo dell’azienda Vitroplant Italia, ha analizzato con dovizia di dettagli la tecnica del microinnesto su specie da frutto, effettuata con materiale proveniente da micropropagazione esprimendo qualche perplessità, condivisa da molti partecipanti, su un brevetto posto in anni recenti su questa tecnica, ormai da tempo consolidata tra i vivaisti frutticoli. Nella sua relazione Andrea Vitale, consulente tecnico in micropropagazione e acclimatazione in serra, ha messo in evidenza come a fronte dei nuovi cambiamenti climatici ci sia la necessità di rendere sempre più efficienti i sistemi di raffrescamento e riscaldamento delle serre. Le soluzioni proposte sono di grande interesse sia per il risparmio energetico previsto (circa il 40%), sia per i tempi di acclimatazione ridotti del 30% rispetto ai sistemi tradizionali.

Grande apprezzamento hanno ricevuto poi le relazioni ad invito di due studiosi stranieri. Bart Panis di Bioversity International e curatore della crio-banca e banca in vitro del germoplasma mondiale di banana, costituita presso l’Università Cattolica di Leuven, in Belgio, ha presentato un’ampia panoramica sull’uso della coltura in vitro per la conservazione della biodiversità vegetale in azoto liquido (crio-conservazione) e per il risanamento da virosi e batteriosi (crio-terapia). Particolarmente interessante quest’ultima tecnica che potrebbe offrire un’importante alternativa in frutticoltura alla pratica tradizionale di risanamento mediante termoterapia e coltura di apice meristematico.

Traud Winkelmann dell’Università di Hannover ha criticamente analizzato le potenzialità dell’embriogenesi somatica per finalità di propagazione, evidenziando come, al momento, solo nell’ambito della produzione vivaistica di conifere e di un limitato numero di specie ornamentali si sono avute ricadute commerciali. Ha peraltro sottolineato che, attraverso un lavoro più approfondito di conoscenza delle basi scientifiche della tecnica, si potrebbe addivenire a valide applicazioni anche nei settori del vivaismo frutticolo o per la produzione di biomassa.

La nutrita partecipazione all’evento è stata testimoniata dalle 28 comunicazioni orali che si sono succedute nel corso dei tre giorni di lavori rigurdanti cinque sessioni tematiche: protocolli di micropropagazione; coltura liquida, semi sintetici, metaboliti secondari; colture in vitro applicate alla biologia molecolare; embriogenesi somatica nella conservazione e nel miglioramento genetico; effetto di fattori biotici e abiotici nelle colture in vitro. Dando seguito a quanto già fatto nelle edizioni precedenti del convegno, sono state premiate le due migliori comunicazioni orali e ai due migliori poster.

I premi sono andati a Vera Pavese, che ha presentato la comunicazione intitolata “Sviluppo di nuove tecnologie in vitro per il miglioramento genetico del castagno e il rilancio della castanicoltura”, e Annalisa Meucci relatrice del lavoro “Micropropagazione via embriogenesi somatica di piante di Iris pallida e prova di frigoconservazione”. Per quanto riguarda la sessione riservata ai poster, che hanno riportato interessanti risultati sperimentali su oltre trenta tra specie e varietà, rappresentate principalmente da piante ornamentali, orticole e da frutto (vite, nocciolo, luppolo, canapa e olivo), i premi riservati ai giovani autori sono stati attribuiti a Giuseppe Basile per il poster “Micropropagazione di varietà di Cannabis sativa L. subsp. ruderalis” e Pietro Carraro coautore del contributo intitolato “Micropropagazione di Vaccinium myrthillus L. originario dell’Altopiano di Asiago”.

Microinnesto di noce (foto Vitroplant).

Alla tavola rotonda su “La formazione in micropropagazione: esperienze italiane e nel mondo” i partecipanti stranieri (da Albania, Belgio e Egitto) hanno evidenziato come la formazione risulti nei loro Paesi sempre troppo legata ad iniziative di singole Università o enti di ricerca, senza un vero coordinamento centrale. Aspetto questo rilevato anche dai partecipanti italiani, che si tratti di formazione sviluppata presso Istituti tecnici agrari o in ambito di corsi universitari.

I lavori si sono conclusi con una nutrita discussione generale relativamente ad alcuni tra i più attuali e sentiti temi del settore vivaistico: dall’influenza che la pandemia da Covid-19 ha avuto nelle dinamiche di mercato, alle conseguenze sul settore dalla crisi energetica, fino a temi locali come quello inerente la gestione dello strumento del brevetto quando applicato a tecniche già consolidate di propagazione vegetativa.


L’articolo è pubblicato sulla Rivista di Frutticoltura e di Ortofloricoltura n. 9/2022


Antonio Ferrante succede a Massimo Tagliavini alla presidenza generale della Soi

Il nuovo Consiglio Direttivo della Soi per il triennio 2022-2025.

Il 4 novembre scorso si è insediato il nuovo Consiglio Direttivo della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana, eletto nello scorso mese di settembre. Il Consiglio è risultato così costituito:

  • Sezione Frutticoltura: Emilia Caboni, Luigi Catalano, Giovanni Caruso, Bartolomeo Dichio, Vittorio Farina, Stefano La Malfa, Franco Meggio, Carmelo Mennone, Massimo Tagliavini.
  • Sezione Orto-Florovivaismo: Sonia Cacini, Maria Teresa Cardarelli, Giulia Conversa, Daniele Massa, Carlo Nicoletto, Catello Pane, Massimiliano Renna e Mauro Rosario.
Il nuovo presidente generale della SOI Antonio Ferrante.

Antonio Ferrante dell’Università di Milano, appartenente alla Sezione Orto-Florovivaismo, è subentrato a Massimo Tagliavini come Presidente Generale. Maurizio Lambardi è stato confermato nella carica di Segretario Generale.

Presidente e Segretario della sezione Frutticoltura sono stati eletti rispettivamente Stefano La Malfa e Vittorio Farina. Per la sezione di Orto-Florovivaismo sono  stati eletti Daniele Massa nella funzione di Presidente e Sonia Cacini in quella di Segretario.  Sono stati inoltre confermati Rino Ghelfi, Daniele Bassi e Barbara Rufoni nella funzione di Revisori dei Conti, nonché Giancarlo Barbieri, Carlo Fideghelli e Silviero Sansavini nel Collegio dei Probiviri. Nella sua relazione di commiato il Presidente Generale uscente Massimo Tagliavini ha ricordato i risultati ottenuti durante i suoi due mandati, frutto del lavoro congiunto con il Consiglio Soi, con i Presidenti di Sezione uscenti, Luigi Catalano e Antonio Ferrante (assistiti dai Segretari, Vittorio Farina e Daniele Massa) e con il Segretario Generale Maurizio Lambardi. Numerosissime le iniziative convegnistiche realizzate, in gran parte legate alle attività dei Gruppi di Lavoro, in accordo consolidato con importanti organizzazioni (Aissa e Ishs, prime fra tutte) e assai vasta l’attività editoriale della Società tramite la rivista della Soi Italus Hortus che, grazie alla seria politica editoriale del suo direttore Boris Basile, sta crescendo in termini di qualità e visibilità, nonché tramite accordi con case editrici, prima fra tutte Edagricole.

Tagliavini ha inoltre ricordato l’importante successo per l’ortoflorofrutticoltura italiana e per la Soi rappresentato dall’International Horticultural Congress (Ishs) che si terrà, dopo 40 anni, di nuovo in Italia, nel 2030 al Milano Convention Centre. Porgendogli i migliori auguri di buon lavoro, si è detto certo che Antonio Ferrante proseguirà nella strada di successi tracciata e saprà dare nuova vitalità alla Soi.

Tra le prime delibere del nuovo Consiglio Direttivo è da segnalare la costituzione di un nuovo Gruppo di Lavoro sulla tematica “Plant Sensing e Artificial Intelligence in ortoflorofrutticoltura (PSAI)” con Pasquale Losciale, Luigi Manfrini e Luca Corelli-Grappadelli come proponenti.

Le mille applicazioni della micropropagazione - Ultima modifica: 2022-11-21T14:15:24+01:00 da K4

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