Uva da tavola, insacchettare i grappoli per migliorare la salubrità

uva da tavola
Grappoli di uva da mensa cultivar ‘Italia’ insacchettati e prossimi alla raccolta
La tecnica di insacchettamento è risultata efficace nel prevenire l’accumulo di residui di agrofarmaci sulle bacche, anche se il materiale del sacchetto e la durata del trattamento possono incidere

La coltivazione dell’uva da tavola ha fatto registrare nell’ultimo secolo un aumento esponenziale dell’impiego di prodotti chimici di sintesi con l’obiettivo di migliorare l’efficienza di produzione e di limitare i danni da fitopatie e fisiopatie. Tuttavia, è ormai ampiamente riconosciuto che l’eccessivo ricorso a tali prodotti, sebbene ancora indispensabili per una produzione efficiente, comporti notevoli effetti negativi per l’ambiente e la salute umana. L’obiettivo di limitare le contaminazioni da residui agrochimici su frutta e verdura, mantenendo i benefici produttivi derivanti dall’impiego di tali sostanze, ha portato ad un fervente impegno da parte di tecnici e ricercatori nello sviluppare nuove strategie alternative che mirano a preservare la salute pubblica e promuovere una produzione agricola responsabile e sostenibile. Nell’ambito della viticoltura da tavola, l’insacchettamento dei grappoli durante le loro ultime fasi di maturazione, rappresenta una delle strategie più interessanti per limitare le perdite di produzione dovute a fattori abiotici (danni meccanici da grandine o eccessiva irradiazione solare ecc.) e biotici (parassiti, insetti, uccelli e agenti patogeni microbici). Negli Stati Uniti, Cina e in Australia, la tecnica dell’insacchettamento in fase di accrescimento dei frutti è oggi ampiamente adottata come tecnica di miglioramento dei caratteri qualitativi dei frutti in molte specie arboree, tra cui melo, pero, vite e pesco. In particolare, è stato dimostrato come tale strategia migliori la colorazione, inibendo la produzione di clorofilla e stimolando l’accumulo di antociani e consenta di ridurre l’accumulo di residui agrochimici, in quanto il sacchetto stesso rappresenta una barriera fisica che previene la contaminazione diretta del frutto dalle diverse sostanze impiegate in campo. Naturalmente, i vantaggi di tale tecnica dipendono da numerose variabili, tra cui: il materiale, la durata del trattamento, le condizioni ambientali e la fase fenologica della pianta in cui i sacchetti vengono applicati.

Uno studio su due cultivar

A tal fine è stato condotto uno studio sugli effetti dell’insacchettamento dei grappoli su due cultivar di uva da tavola a bacca bianca caratterizzanti il panorama viticolo siciliano: ‘Vittoria’, cultivar a maturazione precoce, e ‘Italia’, cultivar a maturazione tardiva. Sono stati utilizzati tre diverse tipologie di sacchetti: carta, pergamin (a base di cellulosa), tessuto non tessuto (TnT, in polipropilene), per due annualità (2021 e 2022).

I sacchetti sono stati applicati sui grappoli allo stadio fenologico BBCH 75 (120 giorni dopo l’antesi) fino alla raggiunta maturità commerciale. Sono stati analizzati 15 grappoli per tesi. I trattamenti con agrofarmaci sono stati eseguiti secondo le esigenze di campo in accordo alle normative vigenti. Pertanto, obiettivo del presente lavoro è stato quello di valutare l’influenza delle diverse tipologie di sacchetto utilizzato sia sui caratteri qualitativi dei frutti sia sulla capacità di ridurre le concentrazioni residuali di agrochimici in un vigneto commerciale.

Effetti sui caratteri qualitativi

Al fine di valutare l’effetto della tecnica dell’insacchettamento sono state condotte analisi carpometriche, fisiche e chimiche sui grappoli.

Le analisi carpometriche hanno incluso la valutazione del peso del grappolo e degli acini, dimensioni degli acini (lunghezza e larghezza), il numero di acini e il numero di acinelli per grappolo. Per quanto riguarda le valutazioni sulle proprietà fisiche dei frutti, sono state eseguite analisi colorimetriche e strutturali. Inoltre, sono state condotte analisi qualitative, tra cui il contenuto in solidi solubili totali, pH, acidità titolabile e polifenoli totali.

I risultati hanno evidenziato come non vi siano differenze statisticamente significative sull’effetto dei trattamenti con i diversi sacchetti sul peso del grappolo, numero di acini e numero di acinelli per grappolo in entrambe le cultivar. Tuttavia, sono state osservate differenze significative per quanto riguarda l’effetto delle diverse tipologie di sacchetto sulle dimensioni dei singoli acini. In particolare, i grappoli di entrambe le cultivar insacchettati con pergamin hanno mostrato valori più elevati del peso e lunghezza dell’acino rispetto al controllo. Inoltre, nella cultivar ‘Italia’ è stata osservata una riduzione del diametro dell’acino, quando i grappoli sono stati insacchettati con carta e tessuto non tessuto.

Tab. 1 - Analisi carpometriche sui grappoli insacchettati
Cultivar Tesi Peso del grappolo (g) Peso dell’acino (g) Lunghezza acino (mm) Larghezza acino (mm) Numero di acini Numero di acinelli
Italia Controllo 894.26 7.82 25.5 21.6 159.4 30.5
TnT 949.45 7.64 25.7 20.9 149.5 40.4
Carta 975.2 6.65 25.2 19.9 161.6 41.4
Pergamin 1067.5 8.25 26.2 21.6 155.3 41.4
Vittoria Controllo 908.35 10.6 30 22.7 101.5 7.45
TnT 938.7 9.58 28.2 21.4 117.3 13.8
Carta 972.7 10.1 30.1 21.5 120.9 11.4
Pergamin 946.75 11.5 31.2 22.7 98.8 10.8

 

Per quanto riguarda le analisi colorimetriche, i risultati hanno rivelato che i valori di L* (luminosità) sono stati generalmente più bassi nei campioni di entrambe le cultivar sottoposte ad insacchettamento; in particolare, il valore più basso è stato registrato nel trattamento con il sacchetto di carta. Anche i valori della coordinata a* (dal verde al rosso) sono risultati più bassi in entrambe le cultivar trattate con il sacchetto pergamin, e per il trattamento con il sacchetto di carta, - solo per la cultivar ‘Vittoria’. I risultati riportati rispetto alla coordinata b* (da blu a giallo) hanno rivelato che i trattamenti con pergamin e carta sono i più bassi in entrambe le cultivar.

Tab. 2 - Risultati delle analisi colorimetriche dei grappoli insacchettati
Cultivar Tesi L* a* b*
Italia Controllo 43.4 -4.56 14.9
TnT 42 -3.64 13.1
Carta 40.8 -3.51 12.5
Pergamin 41 -3.44 12.4
Vittoria Controllo 43.9 -7.38 14.3
TnT 42.9 -7.25 15.1
Carta 41.2 -6.82 13.1
Pergamin 42.5 -6.88 13.7

 

Per quanto riguarda la consistenza, gli acini trattati con il sacchetto di carta hanno mostrato una minore resistenza alla compressione, con una media di 16,2 Newton (N) in entrambe le cultivar. Il controllo della cultivar ‘Italia’ ha avuto il valore più alto rispetto gli altri trattamenti, con un valore medio di 26,3 N. Nella cultivar ‘Vittoria’, i trattamenti con i sacchetti di tessuto-non-tessuto (con un valore medio di 21,9 N), e di pergamin, (con un valore medio di 20,4 N), non hanno fatto registrare differenze significative rispetto ai valori del campione controllo, 21,5 N.

Le analisi chimiche effettuate sui frutti delle due cultivar non hanno evidenziato differenze significative, ad eccezione del contenuto di polifenoli totali espressi come mg di acido gallico su litro (GAE/L). Nello specifico, la cultivar ‘Italia’, nella tesi con il sacchetto in carta ha mostrato la concentrazione più alta di polifenoli totale, con una media di 28,6 mg GAE/L, e la tesi con il sacchetto di pergamin la più bassa, 19,6 mg GAE/L.

Tab. 3 - Analisi chimiche di base dei grappoli insacchettati e del controllo
Cultivar Tesi TSS (°Bx) pH Acidità Titolabile (mg/L) Polifenoli  Totali (mg GAE/L)
Italia Controllo 18 4.23 3.73 23.3
TnT 17.2 4.3 3.75 24.3
Carta 17.7 4.28 3.73 28.6
Pergamin 17.3 4.35 3.69 19.6
Vittoria Controllo 14.2 4 3.97 36.9
TnT 14.9 4.3 3.79 21.3
Carta 14.3 4.21 3.76 18.1
Pergamin 14.3 4.35 3.61 18

Insacchettamento dei grappoli e residui di agrofarmaci

Il saggio per la rilevazione dei residui agrochimici è stato eseguito in conformità con le linee guida dell’Efsa (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) adottando il metodo di analisi QuEchERS (UNI EN 1562:2018). Le analisi sono state eseguite tramite un GC-MS/MS (Gas Chromatography tandem Mass Spectrometry) dotato di un analizzatore di massa a triplo quadrupolo (TSQ 9610, ThermoFisher Scientific) per il rilevamento dei composti volati e di un HPLC-MS/MS (High Performance Liquid Chromatography tandem Mass Spectrometry) con un analizzatore di massa a triplo quadrupolo (Tsq Quantum Access Max, ThermoFisher Scientific, Massachusetts, Stati Uniti) per il rilevamento cromatografico liquido.

I risultati delle analisi residuali, nella cultivar ‘Italia’, hanno rilevato che nel controllo nelle due annualità (2021 e 2022), le concentrazioni di residui agrochimici erano nettamente superiori rispetto a quelli dei grappoli insacchettati. In particolare, l’Acetamiprid risulta avere le concentrazioni più elevate, con un valore pari a 0,33 mg/kg nel campione controllo 2021 e 0,161 mg/kg nel campione controllo 2022, rispetto alle tesi insacchettate. Inoltre, il controllo della cultivar ‘Italia’ nel 2021 ha mostrato concentrazioni significativamente più elevate di Penconazolo, Spiroxamina e Zoxamide, pari a 0,14 mg/kg, 0,14 mg/kg e 0,078 mg/kg rispettivamente. Le tesi che hanno mostrato concentrazioni residuali decisamente più ridotte per la cultivar ‘Italia’ sono state quelle con il sacchetto di pergamin nell’anno 2021, con una concentrazione totale di 0,006 mg/kg, e con il sacchetto di carta per l’anno 2022 con una concentrazione totale di 0,008 mg/kg.

Per quanto riguarda la cultivar ‘Vittoria’, meno marcate sono state le differenze tra il controllo e le tesi insacchettate. Il composto attivo più persistente è stato l’Acetamiprid, 0,19 mg/kg nel controllo del 2021 e 0,074 mg/kg nel controllo del 2022. I valori residuali totali più bassi sono stati osservati nei grappoli insacchettati con carta nel 2021, 0,07 mg/kg, e con pergamin e tessuto-non-tessuto nel 2022. I campioni controllo hanno mostrato le più alte concentrazioni totali di residui agrochimici raggiungendo valori pari a 0,206 mg/kg nel 2021 e 0,077 mg/kg nel 2022.

Tab. 4 - Risultati delle analisi residuali sui grappoli di ‘Italia’ sottoposti ad insacchettamento
Agrochimici rilevati (mg/kg) M.R.L Italia 2021 Italia 2022
Controllo Carta Pergamin TnT Controllo Carta Pergamin TnT
Acetamiprid 0.5 0.33 0.005 N.D. 0.014 0.161 0.003 0.001 0.014
Ametoctradin 6 0.008 N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D.
Cymoxanil 0.05 0.006 0.007 0.006 0.006 0.01 N.D. N.D. N.D.
Fenhexamid 15 0.017 N.D. N.D. 0.011 N.D. N.D. N.D. N.D.
Meptyldinocap 1 0.005 N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D.
Metrafenone 7 0.009 N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. 0.016 N.D.
Penconazole 0.5 0.14 0.022 N.D. 0.026 N.D. 0.001 N.D. N.D.
Spinosad 0.5 N.D. 0.012 N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D.
Spiroxamine 0.6 0.14 N.D. N.D. 0.01 0.039 0.0038 0.003 0.009
Zoxamide 5 0.078 N.D. N.D. 0.005 N.D. N.D. N.D. N.D.
Totale 0.733 0.046 0.006 0.072 0.201 0.008 0.02 0.023
Nota: ND (Non rilevato) e MRL (Livelli massimi di residuo consentiti) secondo il Reg. (UE) 2019/88 della Commissione europea del 18 gennaio 2019-G.U.C.E.L. 22-24 gennaio 2019.

 

Tab. 5 - Risultati delle analisi residuali sui grappoli di ‘Vittoria’ sottoposti ad insacchettamento
Agrochimici rilevati (mg/kg) M.R.L Vittoria 2021 Vittoria 2022
Controllo Carta Pergamin TnT Controllo Carta Pergamin TnT
Acetamiprid 0.5 0.19 0.07 0.179 0.131 0.074 0.068 0.044 0.046
Cymoxanil 0.05 0.002 N.D. N.D. N.D. 0.001 N.D. N.D. N.D.
Metrafenone 7 0.012 N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D.
Penconazole 0.5 N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. 0.001 0.02
Spiroxamine 0.6 N.D. N.D. N.D. N.D. 0.002 0.001 0.001 0.004
Zoxamide 5 0.002 0.001 0.001 0.001 N.D. N.D. N.D. N.D.
Totale 0.206 0.071 0.18 0.132 0.077 0.069 0.046 0.07
Nota: ND (Non rilevato) e MRL (Livelli massimi di residuo consentiti) secondo il Reg. (UE) 2019/88 della Commissione europea del 18 gennaio 2019-G.U.C.E.L. 22-24 gennaio 2019.

Una tecnica efficace

I risultati emersi dal presente lavoro hanno confermato l’efficacia dell’insacchettamento dei grappoli nel miglioramento delle caratteristiche qualitative dell’uva da tavola. In particolare, l’utilizzo dei sacchetti di pergamin, materiale traspirante a base di cellulosa e resistente ad alte temperature, ha determinato un aumento delle dimensioni e del peso delle bacche, sia in ‘Italia’ che in ‘Vittoria’.

Uva a maturità commerciale della cultivar ‘Italia’ insacchettata

Per quanto riguarda i valori colorimetrici, sono stati confermati gli effetti positivi dell’insacchettamento; in particolare il sacchetto di pergamin, che ha mostrato valori inferiori di L* e a*, ha determinato una bacca caratterizzata da colorazione verde intenso.

Per quanto riguarda la texture degli acini è stato ottenuto un risultato opposto rispetto alle caratteristiche qualitative richieste. Infatti, il test di compressione ha rivelato che, in entrambe le cultivar, l’utilizzo del sacchetto di carta ha indotto una diminuzione della resistenza alla compressione dell’acino, indicando una minore turgidità del frutto. Inoltre, per la cultivar ‘Italia’, tale effetto negativo è stato rilevato con tutte le tipologie di sacchetto.

Questo effetto negativo può essere attribuito alla variazione del microclima all’interno dei sacchetti, soprattutto in riferimento al contenuto di umidità, che risulta più elevata nei sacchetti di carta a causa della proprietà intrinseca di questo materiale di assorbire e trattenere i liquidi. Inoltre, per quanto riguarda la cultivar ‘Italia’, una varietà a maturazione tardiva, bisogna tenere in considerazione che i frutti sono stati raccolti 30 giorni dopo rispetto alla cv ‘Vittoria’, il che potrebbe aver influito in modo più significativo sulle proprietà strutturali degli acini.

Per quanto concerne le analisi residuali, i risultati hanno confermato l’efficacia dell’insacchettamento nel ridurre in modo significativo le concentrazioni residue di agrofarmaci. Il sacchetto agisce da barriera fisica tra i prodotti agrochimici applicati e i frutti, diminuendo così le loro concentrazioni. In particolare, le analisi hanno rivelato che per la cultivar ‘Italia’, l’applicazione dei sacchetti è risultata efficace nel ridurre le concentrazioni di residui di agrofarmaci. La concentrazione totale è risultata 0,73 mg/kg per il controllo nel 2021, mentre per i grappoli insacchettati con pergamin nello stesso anno è stata di 0,006 mg/kg. Nel 2022, la concentrazione totale è stata di 0,2 mg/kg nel controllo, mentre si è ridotta a 0,008 mg/kg nei grappoli con i sacchetti di carta.

L’effetto sulla cultivar ‘Vittoria’, invece, è stato meno marcato, anche se in entrambi gli anni il controllo ha mostrato la più alta concentrazione di agrofarmaci totali residui. Questa discrepanza potrebbe essere attribuita al tempo di applicazione dei sacchetti sui grappoli che per la cultivar ‘Italia’ è stato di 30 giorni in più rispetto alla cv ‘Vittoria’. Nello specifico, l’Acetamiprid è stato il composto attivo più abbondante in entrambe le cultivar e più persistente nella cultivar ‘Vittoria’. L’Acetamiprid è un insetticida neonicotinoide sistemico la cui applicazione è fogliare, comportando l’ingresso del principio attivo nei sistemi di conduzione della pianta e la sua traslocazione in altri distretti vegetali. Inoltre, il principale processo di degradazione di questo composto è la fotolisi con un’emivita di 1,84 - 2,25 giorni.

In conclusione, dallo studio condotto è emerso che il materiale del sacchetto e la durata del trattamento incidono sull’accumulo di residui di agrofarmaci sulle bacche anche se è risultato evidente l’efficacia della tecnica di insacchettamento nel prevenire l’accumulo di tali sostanze sui grappoli di un vigneto commerciale.

Uva da tavola, insacchettare i grappoli per migliorare la salubrità - Ultima modifica: 2024-04-23T15:52:44+02:00 da K4

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