Limitare i trattamenti fitosanitari, effettuandoli solo quando e dove serve, ridurre i costi degli interventi e della manodopera per il monitoraggio tradizionale in campo sono tra gli obiettivi prioritari per una gestione sostenibile della difesa. Questa necessità, unitamente a un utilizzo più efficace dei prodotti fitosanitari, ha reso sempre più strategico il monitoraggio dei principali insetti delle colture tramite l’installazione di trappole. Si tratta di un metodo relativamente semplice per verificare la reale presenza dell’insetto e permette di conoscere la dinamica di popolazione, fondamentale per decidere l’epoca esatta del trattamento. Di trappole ne esistono varie tipologie, tra cui quelle digitali che semplificano la raccolta e la trasmissione dei dati delle catture. Tra queste, Trapview, sistema di trappole digitali brevettate da Efos, unisce l’efficacia dei diversi metodi di attrazione dei parassiti alla tempestività del monitoraggio. Ce ne parla Andrea L. Launeck, direttore di Trapview Italia.
Monitoraggio digitale facile e preciso

Efos (Environment and Food Safety) è una società slovena, fondata nel 2007, specializzata nello sviluppo di sistemi di identificazione e movimentazione degli animali, soluzioni informatiche per i veterinari, sistemi di monitoraggio della qualità dell’acqua e sistemi per il monitoraggio automatico e la previsione degli attacchi dei parassiti in agricoltura.
«Quest’ultimo segmento dal 2012 è diventato il core business dell’azienda grazie al lancio di Trapview – spiega Launeck -. Le soluzioni Trapview sono utilizzate in oltre 60 paesi nel mondo, i mercati principali sono: Francia, Spagna, Brasile, Stati Uniti e Italia. Qui stiamo cercando di sviluppare una rete commerciale in grado di supportare un’ulteriore crescita sul mercato. Trapview si contraddistingue per la facilità di utilizzo unita però a una grande precisione nei rilevamenti del parassita da monitorare e nella previsione del suo sviluppo. Tutte queste operazioni avvengono in maniera automatizzata, grazie ai sensori e alle fotocamere installati nella trappola che inviano foto delle catture e rendicontazioni delle numeriche giornaliere e di altri dati, quali umidità e temperatura, al sistema cloud per l’elaborazione in tempo reale. Gli utilizzatori autorizzati (coltivatore o tecnico agronomo dell’azienda o della cooperativa) possono vedere tramite un’app, comodamente da qualsiasi dispositivo elettronico, la situazione in campo e definire le strategie di difesa da attuare. L’affidabilità dell’output è garantita anche da una validazione delle immagini da parte dell’ufficio agronomico. La trappola è impiegata per il controllo di oltre 60 specie di parassiti sulle principali colture agrarie: vite, pomodoro di industria, olivo, mais, drupacce, pomacee e agrumi solo per citarne alcune. Tra le specie monitorate più comuni troviamo: mosca della frutta, nottua gamma, mosca dell’olivo, carpocapsa del melo, nottua del pomodoro, tignoletta della vite, tignola della patata, delle crucifere e del pomodoro».
A questo sistema si è recentemente aggiunta Trapview Scouting, la nuova app pensata per il monitoraggio digitale dei parassiti con trappole manuali.
«Con Trapview Scouting portiamo il monitoraggio fitosanitario nel palmo della mano di ogni operatore – dichiara il direttore di Trapview Italia -. È sufficiente scattare una foto del rivestimento appiccicoso della trappola, caricarla e lasciare che l'app si occupi del resto. Non è necessario il conteggio manuale o l'inserimento di dati, il sistema riconosce automaticamente i parassiti, fornisce i dati meteorologici e aiuta l’operatore a monitorare l'attività dei parassiti in modo da poter analizzare i dati e prendere decisioni consapevoli. Trapview Scouting è disponibile su App Store e Google Play con possibilità di provare una demo gratuita».
Trapview nel dettaglio
Installazione: la trappola, acquistabile o noleggiabile annualmente, monitora fino a 20 ettari di superficie per le arboree e fino anche a 30 ettari di superficie per le estensive e ha un ciclo di vita di circa 5 anni. La trappola è già pre-assemblata, quindi per installarla è sufficiente posizionarla nell’area da controllare senza bisogno dell’intervento di un tecnico. Grazie alle celle fotovoltaiche e ad una batteria di accumulo, è autosufficiente dal punto di vista energetico e non richiede interventi di manutenzione, almeno per la durata di una campagna produttiva. Sempre attraverso l’app di Trapview è possibile azionare il rullo con il nastro di cattura e farlo ruotare in qualsiasi momento. Un rullo è composto da 45 fogli collosi, sufficienti per coprire un’intera stagione. L’unico intervento manuale richiesto è la sostituzione del feromone circa una volta al mese.
Cattura: La trappola sfrutta diverse modalità di attrazione dei parassiti che può essere alimentare, cromotropica e feromonica. Quest’ultima è la più precisa perché specie-selettiva, cioè, emette l’ormone sessuale sintetico della femmina della specie di insetto che si vuole catturare per attrarre i maschi e impedire così l’accoppiamento. Una volta attirati, gli insetti restano intrappolati sul foglio colloso. Quando il foglio risulta pieno, il rullo sul quale è montato viene azionato automaticamente da remoto per farlo scorrere, senza la necessità di recarsi sul posto per una sostituzione manuale.
Monitoraggio: Due fotocamere scattano le foto agli insetti catturati. Le rilevazioni salvate su scheda sim vengono inviate e processate da un sistema cloud. Grazie ai sensori integrati, la trappola può anche raccogliere informazioni su temperatura, umidità e previsioni meteo geolocalizzate. Quando viene raggiunta una determinata soglia (personalizzabile) del parassita monitorato, l'utente riceve una notifica sull'app mobile installabile su qualsiasi dispositivo elettronico. Grazie all’applicazione del machine learning, cioè di un sistema di autoapprendimento basato sull’intelligenza artificiale, e alla presenza di un database fotografico di oltre 22 milioni di immagini, Trapview costruisce dei modelli previsionali per le colture e i parassiti principali, grazie ai quali è possibile giudicare l’andamento dell’evoluzione del fitofago in tutti i suoi stadi di sviluppo e pianificare simulare dove, come, quando effettuare gli interventi di difesa. La reportistica automatizzata e personalizzabile, sottoforma di infografiche e tabelle, può essere visualizzata in tempo reale o con cadenza giornaliera.
Cosa dice chi l'ha provata
Esperienza più che positiva quella che ha testimoniato Vincenzo Bianchimano, responsabile tecnico della cooperativa agricola Coab di Corigliano Rossano (Calabria).
«Trapview è di semplice utilizzo, specialmente perché l’accesso ai dati tramite app è molto facile. Abbiamo utilizzato Trapview principalmente per il monitoraggio di Cydia, Anarsia, Ceratitis su drupacee e agrumi. Trapviw ci ha permesso di avere una controprova dell’efficacia della confusione sessuale applicata sui due lepidotteri e di intervenire laddove necessario. Per quanto riguarda la Ceratitis nel 2024, annata molto difficile dal punto di vista delle infestazioni, con i dati forniti da Trapview è stato possibile documentare la forte pressione (oltre 4mila individui catturati) e la necessità di interventi in deroga ai limiti LMR. Abbiamo monitorato la Ceratitis anche su clementine precoci. Quest’anno per la prima volta è possibile rendicontare nei piani operativi delle Op la cattura massale e i dati forniti da Trapview consentono di documentare l’efficacia dell’attività svolta.
Una possibile sfida per migliorarlo ulteriormente potrebbe essere quella di modificare le camere per percepire anche insetti più piccoli rispetto a quelli attualmente presenti nel database. Comunque, il sistema è molto valido, pur nella sua semplicità garantisce un supporto adeguato al monitoraggio degli insetti raggiungendo perfettamente gli obiettivi di riduzione dei trattamenti».