Primo bilancio sui nuovi portinnesti degli agrumi introdotti in Basilicata

portinnesti
Portinnesti Citrange Carrizo pronti per essere innestati
Valutati gli aspetti produttivi, fitosanitari e di adattamento ambientale

L’agrumicoltura metapontina ha totalmente rivoluzionato l’assetto dei portinnesti degli agrumi, scelta condizionata da emergenze fitosanitarie che hanno determinato l’eliminazione o la riduzione dei portinnesti sensibili a favore di quelli resistenti o tolleranti. Il cambiamento è stato determinato dall’avvento del virus della Tristeza, a cui sono particolarmente sensibili arancio e mandarino-simili innestate su Arancio amaro, che, in alcuni Paesi come la Spagna, ha determinato l’esecuzione di tanti nuovi impianti e la ristrutturazione di una parte importante della locale agrumicoltura.
I nuovi portinnesti vanno introdotti tenendo conto dei limiti degli stessi, da ben valutare in ragione della specie e della varietà da innestare, delle condizioni pedologiche e climatiche, della resistenza e/o tolleranza ad agenti biotici ed abiotici. Ad un portinnesto si chiede:
• resistenza alle fitopatie;
• facilità di moltiplicazione;
• affinità con specie e varietà da innestare;
• adattabilità alle condizioni pedoclimatiche colturali;
• tolleranza ad eccessi e carenze idriche;
• influenza positive sulle caratteristiche dell’oggetto, come rapida entrata in produzione, produttività elevata e costante, buona qualità dei frutti.
Rispetto alle caratteristiche fisiche del suolo, tessitura e struttura, che possono determinare condizioni di terreno pesante, la migliore risposta è data dal Poncirus trifoliata (Arancio trifogliato), a seguire il Citrumelo. Per le caratteristiche chimiche del terreno vanno considerati il pH, il contenuto in calcare attivo, la salinità; per il calcare i più sensibili, in ordine decrescente, sono l’Arancio trifogliato e i suoi ibridi (Citrange e Citrumelo), l’arancio dolce, mentre l’arancio amaro lo tollera bene. Per la salinità c’è una diversa sensibilità; tra i meno tolleranti risultano il P. trifoliata e i Citrange.
Rispetto alla Phytophthora la maggior parte dei portinnesti sono sensibili; una certa resistenza l’ha manifestata il Poncirus trifoliata e i suoi ibridi, che risultano maggiormente sensibili all’Armillariella mellea e ai Fusarium spp..
Maggiore rilevanza viene data alla sensibilità ai virus in quanto poco influenzabili dalle condizioni ambientali e per l’assenza di sostanze attive efficaci nel loro controllo. Tra questi certamente la Tristeza è il più temuto poichè provoca anche la morte della pianta. Rispetto ad altri patogeni virali come la Psorosi, tranne che l’arancio dolce, sono tutti abbastanza tolleranti, mentre una certa gravità la determina l’Exocortite alla quale sono sensibili i Citrange e il Poncirus trifoliata.
In base allo sviluppo della pianta per la vigoria, l’Alemow la induce maggiormente, aspetto che sembra alla base della migliore risposta nella ripresa vegetativa in caso di gelate. L’arancio trifogliato induce una minore dimensione delle piante; una sua variante, il Fliyng Dragon, viene utilizzata per l’esecuzione di impianti a più elevata densità.
Rispetto all’affinità con il bionte, lo standard è rappresentato dai Citrange e dall’Arancio amaro, l’eventuale maggiore o minore accrescimento è relazionato anche all’eventuale disaffinità tra soggetto ed oggetto, che si verifica con alcune combinazioni di innesto. È nota quella tra Satsuma con l’arancio amaro e l’Arancio trifogliato, la disaffinità tra Arancio amaro e limone Verna.
Per gli aspetti produttivi la migliore resa quantitativa, da diverse prove effettuate, la danno in ordine decrescente l’Alemow (Citrus macrophylla) e a seguire i Citrange, mentre l’A. amaro si colloca anche dopo i Poncirus. In merito alla qualità dei frutti, i Citrange e l’Arancio amaro la influenzano positivamente a differenza dell’Alemow che induce minore pezzatura e contenuto in solidi solubili.
I Citrange anticipano l’entrata in produzione e la maturazione, aspetto molto interessante per le varietà precoci che per condizioni ambientali avverse non riescono a raggiungere la colorazione esterna minima per essere commercializzati. Mentre il Citrumelo determina una colorazione più tardiva e pertanto è indicato per le cultivar a maturazione tardiva.
Per cercare di ovviare alle problematiche di adattabilità alle condizioni ambientali, alla resistenza a fitopatie e alle caratteristiche produttive, diversi sono i nuovi portinnesti che vengono proposti dai diversi costitutori nazionali ed internazionali. In Spagna diversi sono i portinnesti selezionati:
• Forner Alcade 5 (mandarino Cleopatra x Arancio trifogliato; IVIA, Spagna), tollerante alla Tristeza, al calcare e alla salinità, induce elevata produzione;
• Forner Alcade 13 (mandarino Cleopatra x Arancio trifogliato; IVIA, Spagna): tollerante alla Tristeza e alla salinità, è sensibile al calcare e ai nematodi; seminanizzante, induce elevata produzione;
• Forner Alcade 418 (Citrange Troyer x Mandarino Comune; IVIA, Spagna): nanizzante, tollerante alla Tristeza e alla salinità, sensibile al calcare, ai nematodi e alla Phytophthora spp., induce elevata produzione;
• Forner Alcade 517 (Mandarino King x Arancio trifogliato; IVIA, Spagna): nanizzante, tollerante alla Tristeza, la salinità ed elevatamente al calcare; induce elevata produzione.
Negli USA sono stati selezionati i seguenti nuovi portinnesti:
• US-852 (Mandarino Changhsa x Arancio trifogliato; USDA, USA): induce sviluppo medio, tollerante P. parasitica e Tristeza;
• US-812 (Mandarino Sunki x arancio trifogliato Benecke, USDA, USA); induce sviluppo medio, tollerante la Tristeza;
• C22 (Mandarino Sunki x Arancio trifogliato Swingle; Università della California, USA): rilasciato con il nome di Bitters, riduce lo sviluppo della chioma, induce elevata produzione; è tollerante alla Tristeza e ai terreni calcarei;
• C54 (Mandarino Sunki x Arancio trifogliato Swingle; Università della California, USA): rilasciato con il nome di Carpenter, induce vigore medio ed elevata produzione, tollera i terreni calcarei e la Tristeza;
• C57 (Mandarino Sunki x Arancio trifogliato Swingle; Università della California, USA): rilasciato con il nome di Furr, induce vigore medio; tollerante i terreni calcarei, la Tristeza e la P. parasitica;
• C146 (Mandarino Sunki x Arancio trifogliato Swingle; Università della California, USA): induce elevata produzione, tollerante i terreni calcarei, la Tristeza e P. parasitica;
• C-35 (Poncirus trifoliata x Ruby Sweet Orange (Citrus sinensis Ruby CRC 589): selezionato dall’Università della California nel 1951, riduce la dimensione della pianta; utilizzato per l’arancio Navel precoce in quanto induce una buona efficienza produttiva; buoni risultati si sono ottenuti con arancio Valencia, Clementine e Mandared. Tollerante a P. parasitica, alla siccità, resistente a nematodi e al freddo; frutti di buona qualità; sensibile a suoli argillosi e salini. Da verificare l’affinità con le varietà.
In Sud Africa è stato selezionato l’X639 (Mandarino Cleopatra x Arancio trifogliato) che induce buona produttività.
Nell’ambito dei soggetti selezionati dal CREA di Acireale si sono distinti gli ibridi C. latipes x Arancio trifogliato – F5 P12, C. latipes x Arancio trifogliato - F5 P13 e C. latipes x Arancio trifogliato - F6 P12; hanno dimostrato di indurre produzioni cumulate comparabili a quelle del Citrumelo Swingle che, in precedenti prove e in impianti commerciali effettuati in terreni con basso contenuto in calcare attivo, ha sempre evidenziato la più elevata produttività.
Nella scelta del portinnesto spesso le condizioni pedo-climatiche non sono le migliori per la coltivazione degli agrumi, ma si possono mettere in atto tecniche, sia a livello di campo sia nella produzione vivaistica, che possono supportare questa scelta.n

 

Primo bilancio sui nuovi portinnesti degli agrumi introdotti in Basilicata - Ultima modifica: 2017-09-11T10:59:08+02:00 da Lucia Berti

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