Battistini inaugura il laboratorio di micropropagazione

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Battistini vivai celebra i 75 anni di attività e taglia il nastro al nuovo laboratorio di micropropagazione: il VitroLeaf by Battistini

Oggi è stato inaugurato il VitroLeaf by Battistini, il nuovo laboratorio di micropropagazione di Battistini vivai con sede a Diegaro di Cesena, che da oggi rappresenta il più grande laboratorio commerciale d’Europa, aprendo la strada verso un’agricoltura sempre più innovativa e che guarda al futuro. L’azienda celebra inoltre i 75 anni di attività, segnati da una forte appartenenza al territorio che l’hanno portata ad investire proprio laddove tutto è cominciato: nel primo terreno acquistato dai Battistini per i propri campi produttivi nel lontano 1962.

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Il nuovo laboratorio di micropropagazione VitroLeaf by Battistini

Nel nuovo laboratorio di micropropagazione

La micropropagazione o coltura in vitro è un metodo di propagazione altamente tecnologico. Il processo, realizzato in laboratorio e in ambiente sterile, permette di ottenere, a partire da gemme, apici o micro talee di piante madri controllate dal punto di vista genetico e sanitario, grandi quantità di piante sane, tutte geneticamente identiche alle piante madri originarie ed in minor tempo rispetto ai sistemi tradizionali di propagazione (talea, innesto ecc.).

Completato il ciclo in laboratorio, tutte le piantine prodotte in vitro, molto tenere e delicate, devono successivamente essere acclimatate in serra e quindi trapiantate in vaso o messe a dimora in vivaio.

Il VitroLeaf by Battistini è un laboratorio all’avanguardia dotato di tecnologia di alto livello, pensato nei minimi dettagli per offrire un’alta produttività ed efficienza con l’obiettivo di poter raggiungere, nei prossimi 5 anni, i 24 milioni di piante prodotte. 

Giuliano Dradi, direttore Generale: «Abbiamo investito molto in tecnologia progettando, insieme ai nostri fornitori, macchinari studiati appositamente sulla base delle nostre esigenze. Le macchine comunque non sostituiscono in alcun modo l’operato del nostro staff, ma anzi, li aiuta in operazioni meccaniche e in altezza incentivando la sicurezza nel lavoro. Una volta raggiunta una stabilità produttiva contiamo di incrementare il numero dei lavoratori di almeno una decina di unità».

Lo stabilimento si compone di un’area uffici, una sala conferenze che avrà l’obiettivo di accogliere enti e università in visita da tutto il Mondo, servizi per il personale e le aree produttive per la preparazione del substrato e delle piante in vitro e una cella per la crescita delle piante in vitro climatizzata e illuminata a led dotata di un sistema robotizzato per la movimentazione dei vasi. Si tratta della VitroLeaf Tower: una sala di coltura in vitro, non accessibile dal personale e totalmente robotizzata alta 8 metri di altezza e lunga 67 metri che può contenere fino a 3,5 milioni di piantine in coltivazione.

È dotata di 22 piani in altezza illuminati mediante luci a led per garantire lo sviluppo delle piante all’interno che seguono un fotoperiodo di 16 ore di luce ed 8 di buio simulando il giorno e la notte. Oltre alla luce, monitoriamo la temperatura, l’umidità, il flusso d’aria e l’ambiente è costantemente controllato dal punto di vista della sanità e virus esenza.

Un occhio anche al futuro dell’ambiente

Da anni l’azienda segue con attenzione una politica di risparmio idrico in ognuna delle proprie sedi produttive, dove l’acqua scarseggia sempre di più ed è un bene sempre più prezioso nella coltivazione delle piante.

Il direttore Giuliano Dradi ne parlò già lo scorso 14 Marzo 2023 alla trasmissione Le Iene in un servizio dedicato all’allarme siccità con riferimento alle serre, nelle quali tutta l’acqua delle precipitazioni viene raccolta in grandi vasche e vi è un ricircolo dell’acqua utilizzata per le irrigazioni.

Anche nella nuova struttura non poteva mancare un’attenzione verso questa tematica e sono state installate vasche di accumulo sia per acqua piovana che per acque di risulta dalle proprie lavorazioni oltre ad un sistema di fitodepurazione che utilizza il principio di autodepurazione attraverso specifiche interazioni tra suolo, batteri e piante.

La struttura è dotata in copertura di 262 pannelli fotovoltaici che producono gran parte dell’energia necessaria alle operazioni produttive; infine sono stati installati impianti ad alta efficienza energetica e controllati da domotica per ottenere il massimo delle prestazioni monitorando costantemente i consumi.


Una storia di famiglia lunga 75 anni

Battistini vivai viene fondata a Cesena nel 1949 dai fratelli Sebastiano e Domenico Battistini. Nel 1978 inizia la produzione in vitro con un primo piccolo laboratorio di propagazione di portainnesti fruttiferi. Grazie all’intuito e alla visione sulle grandi potenzialità che la micropropagazione può offrire, Battistini vivai è uno dei primi laboratori italiani.

Nel 1996 prendono le redini dell’azienda i fratelli Anna e Franco Battistini, affiancati dai soci Catia Piraccini e Paolo Laghi. Battistini vivai diventa una realtà internazionale di alto livello, leader nel settore agricolo.

Nel 1992 apre, sempre a Cesena, Garden Battistini, il settore aziendale che si occupa di progettazione e realizzazione di parchi e giardini, allestimenti floreali per eventi e matrimoni, piante ornamentali e fiorite da interno ed esterno.

Dal 2012 ricopre il ruolo di direttore generale Giuliano Dradi, precedentemente ricercatore e direttore del primo laboratorio di micropropagazione ed oggi direttore generale. È sotto la sua guida che l’azienda ha registrato anni di forte sviluppo, raggiungendo oltre il 60% di fatturato all’estero e i 12 milioni di piante prodotte all’anno.

Oggi la terza generazione sta imparando sul campo come portare avanti questa tradizione agricola, un grande tesoro che appartiene a una famiglia e ancor più a un intero territorio con un occhio attento verso il futuro.

Le specie più prodotte dall’azienda sono principalmente piante da frutto: ciliegi, peschi, albicocchi e i portainnesti, ma anche piccoli frutti quali mirtilli, more, lamponi. Ogni anno Battistini vivai esporta le proprie piante in tutto il Mondo, dal Portogallo alla Georgia, con particolare attenzione negli ultimi anni verso i Paesi del bacino asiatico: Uzbekistan, Tagikistan, a cui si aggiungono Azerbaijan e India.

Battistini vivai in numeri

  • 170 collaboratori impegnati in tutte le fasi della produzione;
  • 12 milioni di piante micropropagate ogni anno;
  • Oltre 40 Paesi in tutto il Mondo raggiunti con i propri prodotti;
  • 115 ettari di vivaio tra la provincia di Forlì-Cesena e Ravenna;
  • 10mila mq di serre coperte;
  • 30mila mq di ombrai (coltivazione sotto rete ombreggiante).
Battistini inaugura il laboratorio di micropropagazione - Ultima modifica: 2024-05-06T17:27:27+02:00 da Sara Vitali

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