Al fine di garantire un’adeguata produttività del frutteto e il miglioramento qualitativo dei frutti, può essere utile ricorrere all’impiego di fitoregolatori, specialmente per supportare la pianta in alcuni processi fisiologici delicati come l’allegagione e l’accrescimento del frutto.
Cosa sono i fitoregolatori?
I processi di accrescimento delle piante e leloro reazioni agli stimoli ambientali sono regolati da un complesso di segnali esogeni ed endogeni. Tra i segnali endogeni, il ruolo più importante è svolto dagli ormoni tra cui gibberelline (GGAA), auxine (IAA), citochinine (CK), acido abscissico (ABA) ed etilene; l’equilibrio tra le diverse concentrazioni di questi ormoni è alla base di diversi processi fisiologici delle piante.
I bioregolatori o fitoregolatori (PGR – Plant Growth Regulator) sono sostanze naturali o di sintesi che svolgono le stesse funzioni degli ormoni naturalmente prodotti dalle piante e che trovano applicazione nel controllo di importanti processi fisiologici quali la differenziazione a fiore delle gemme, l’allegagione, il diradamento dei frutti, il controllo dello sviluppo vegetativo e della maturazione dei frutti, miglioramento della forma, dell’aspetto e delle caratteristiche organolettiche dei frutti.
Tra questi, le gibberelline svolgono diverse funzioni:
- stimolano lo sviluppo dei frutti partenocarpici o derivanti da impollinazione non adeguata (l’applicazione di gibberelline esogene è usata nella produzione di uva da tavola senza semi che altrimenti produrrebbero acini troppo piccoli, oppure per stimolare la fruttificazione in alcune cv di pero);
- ritardano la cascola;
- ritardano l’ingiallimento dell’epicarpo;
- stimolano la divisione e distensione cellulare e quindi la crescita del fusto;
- inducono la germinazione del seme e la produzione di enzimi durante la stessa;
- stimolano l’allegagione;
- inibiscono l’induzione a fiore;
- stimolano l’uscita dall’endodormienza.
Le applicazioni esogene di gibberelline
In agricoltura, tra questi ormoni il più noto è l’acido gibberellico (GA3). È un fitoregolatore che, somministrato alle piante nell’epoca opportuna e alle dosi corrette, stimola e accelera il metabolismo e la riproduzione cellulare. Fondamentale per un loro corretto impiego è conoscere esattamente le basi fisiologiche dei processi che si vuole controllare perché un ormone è in grado di influenzare diversi processi, talvolta anche opposti, come nel caso dell’allegagione e dell’inibizione della transizione fase vegetativa/riproduttiva. Uno stesso ormone può avere effetti diversi anche in base alle condizioni ambientali esterne e allo stadio di sviluppo della pianta durante il quale viene applicato.
Detto questo, vediamo qualche esempio di applicazione di GA3 su specie frutticole:
- Melo: previene la rugginosità, favorisce l’uniformità di pezzatura e l’allungamento dei frutti;
- Pero: migliora l’allegagione nelle varietà di difficile impollinazione o partenocarpiche;
- Uva da tavola: favorisce l’allungamento del rachide e aumenta le dimensioni degli acini;
- Arancio: migliora la qualità della buccia;
- Limone: ritarda la raccolta e riduce la presenza di frutti piccoli;
- Clementine e mandarino: migliora l’allegagione, specie negli ibridi di scarsa produzione;
- Ciliegio dolce: aumenta la consistenza e la pezzatura;
- Ciliegio acido: riduce i danni da giallume virotico, da scarsa vigoria e bassa produzione;
- Fragola: anticipa il periodo di raccolta e riduce la scalarità di maturazione.
L’acido gibberellico di L. Gobbi
Due esempi di prodotti per questi trattamenti sono il GIBER GOBBI 10 (GA3 10%), in compresse effervescenti da sciogliere in acqua e spruzzare sulla parte aerea delle colture, e il GIBRELIN (GA3 1,8%) in formulazione liquida prodotti da L. Gobbi. Questi fitoregolatori sono utilizzabili anche su alcune colture orticole e floricole.
Vista l’importanza del posizionamento, per un loro corretto utilizzo e dosaggio, si consiglia di leggere attentamente le schede tecniche disponibili cliccando sui nomi dei prodotti. Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle Indicazioni di pericolo ed i consigli di prudenza riportati in etichetta.