Saranno presto disponibili quattro nuove varietà di pere nate all’Università di Bologna. «Caratterizzate da precocità, produttività e tolleranza allo Stemphylium, esprimono allo stesso tempo doti di dolcezza e sapore molto positive – ha detto Stefano Musacchi, ricercatore del dipartimento, intervenuto alla presentazione presso l’ateneo bolognese –. «I dati sulla conservabilità sono incoraggianti, fino a un periodo di sei mesi dalla raccolta, se opportunamente conservate in celle frigorifere ad atmosfera controllata. Per queste nuove varietà (Early Giulia™, Lucy Sweet™, Debby Green™ e Lucy Red™) è già stata presentata la Domanda di Privativa comunitaria (privativa vegetale Ue, presso Cpvo) a titolarità Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. A oggi sono già attivi i contatti con numerose aziende, a livello nazionale ed internazionale, interessate all’acquisto dei diritti di moltiplicazione del materiale vegetale registrato, quindi presto le nuove varietà saranno a disposizione dei produttori di pere italiani ed esteri. Il flusso di denaro così generato, grazie ad una ricerca condotta con fondi pubblici, sarà reinvestito per nuove attività di ricerca dell’Ateneo bolognese».
Le quattro varietà di pere
La ricerca, condotta in collaborazione con il Consorzio italiano vivaisti di Ferrara, ha cercato di selezionare le cultivar per gli aspetti qualitativo-sensoriali del frutto, la tolleranza alle principali patologie, la conservabilità e soprattutto un calendario di maturazione estivo precoce.
Gli impianti realizzati con le nuove varietà di pere possono essere visitati presso i campi sperimentali dell’azienda agraria di Cadriano (Bo).