Actinidia, migliore equilibrio tra concorrenza e nuove opportunità di mercato
L’Italia è e resterà leader del mercato mondiale del kiwi grazie alla sua forte capacità produttiva e alla costante attenzione verso il rinnovamento varietale.
Mancano ancora un’adeguata programmazione dell’offerta, soprattutto nel Sud Italia, e la volontà di impedire accessi al mercato privi di controlli qualitativi.
La coltivazione del kiwi punta al giallo
Superfici in aumento, con sempre maggiore attenzione alle nuove varietà
Implicazioni della gestione idrica nella “moria del kiwi” del veronese
L’anomala piovosità delle ultime stagioni sembra aver gravemente compromesso gli apparati radicali già sofferenti, condizionati da una gestione irrigua poco razionale. Le ripercussioni sull’anatomia, la funzionalità radicale ed i rapporti chioma/radice. Va ottimizzata la gestione degli apporti idrici sia in termini di soluzioni realizzative, sia in termini di tempi e quantità, facendo riferimento a sistemi più efficienti.
Kiwi rosso, alleanza per una nuova varietà
La ferrarese Fruitgrowing e il gruppo Origine prevedono di produrre 600 t in tre anni
Psa, dall’emergenza alla buona gestione
Ora fa meno paura, ma guai ad abbassare la guardia. Favorita da umidità e pioggia
Naso elettronico e NIR per lo screening della Psa nella propagazione...
Allo studio strumentazioni a supporto del monitoraggio del materiale vivaistico in pre-impianto capaci di svincolarsi dalla presenza dei sintomi di batteriosi o di anticiparla.
Kiwi, impollinazione di supporto dopo la diffusione della Psa
Metodologie di raccolta, conservazione e distribuzione del polline
L’actinidia in Italia e nel mondo tra concorrenza e nuove opportunità
Strategica appare l’organizzazione di filiera del settore, al fine di affrontare il mercato con idonee quantità di regole comportamentali. Troppe le azioni speculative mal ripagate.
Kiwi, produzione in ripresa
In Europa crescita del 6%, in Italia del 2%. Rese in aumento al Nord, Sud in calo
Kiwi, il gioco della prevenzione
La gestione agronomica dell’impianto influisce sul grado di diffusione della malattia