Frutta secca, i prezzi non deludono le aspettative
Il confronto delle quotazioni nelle ultime tre campagne commerciali secondo l'analisi Bmti-Italmercati
Frutta secca, le iniziative per lo sviluppo produttivo
La frutta a guscio, come noce, nocciolo, mandorlo, castagno e pistacchio, rappresenta un comparto strategico per la frutticoltura italiana e mondiale. Queste specie non solo sono cruciali per l’eccellenza dei prodotti, ma anche per la loro adattabilità in aree rurali montane o marginali dove rappresentano le uniche specie da reddito
Mandorlo superintensivo vincente e redditizio se gestito correttamente
Prime considerazioni dopo dieci anni dall’introduzione in Italia di questi sistemi di allevamento che occupano oggi oltre 1.500 ettari. Varietà e portinnesti al centro dell’attenzione degli sperimentatori
La fertilizzazione del nocciolo, appuntamento a Cherasco
Ancora il nocciolo protagonista sabato 27 maggio alle ore 9:30 a Cherasco presso il PalaExpo.
Pere e frutta secca al centro di Frutticoltura 9/2021
È uscito Frutticoltura n.9/2021 con uno speciale dedicato al pero e un dossier sulla frutta secca
Rilanciare il pistacchio innovando gli interventi tecnici e agronomici
L’unicità della produzione siciliana è legata all’alta qualità della varietà Bianca. Tuttavia, per incrementare la redditività della coltura, occorre modernizzare i tradizionali sistemi produttivi. Gli aspetti da rivedere sono diversi e vanno dal portinnesto fino al post-raccolta
Coltura in vitro, potenzialità per il vivaismo olivicolo e corilicolo
Tutte le novità sulla tecnica in vitro a supporto della produzione vivaistica di olivo e nocciolo al centro di due webinar Soi
Uno sguardo alla nuova mandorlicoltura italiana sempre più in crescita
La specie beneficia oggi di nuove varietà e nuovi modelli d’impianto, ma per assicurare risultati produttivi ed economici adeguati ha necessità di un’attenta sperimentazione e di assistenza tecnica
Nocicoltura campana a un bivio
La nocicoltura campana sta attraversando un periodo di profonda trasformazione dettata da esigenze economiche, agronomiche e di mercato. L'opinione di Milena Petriccione, del Crea di Caserta, e l'esperienza di una giovane frutticoltrice, Giulia Franzese
La castanicoltura campana rialza la testa
Ma non sarà solo la maggiore quantità di prodotto a segnare la svolta. Il recente riconoscimento, regionale e ministeriale, al Distretto “Castagne e Marroni della Campania”, che fonda la propria azione sulle produzioni tipiche a marchio Igp, consentirà il raggiungimento di quei risultati che il comparto attende da oltre 10 anni