Anticipare misure straordinarie comunitarie già predisposte per tamponare la crisi che sta investendo il mercato di pesche e nettarine in tutta Europa e in particolar modo in Italia.
È quanto si aspetta il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina: «Spero che la Commissione apra alla possibiltà di attivare degli strumenti di gestione in questa sitruazione, a partire dal ritiro del prodotto: con Francia, Spagna e Grecia abbiamo posto tutti insieme la questione, perchè l’andamento del mercato è molto particolare quest’anno, condizionato tantissimo dagli eventi climatici e da consumi figli della crisi».
Intanto per prevenire situazioni di appesantimento del mercato, la Regione Emilia-Romagna, nell’ambito dell’Ocm ortofrutta, ha già attivato interventi di ritiro del prodotto eccedente per destinarlo agli indigenti attraverso gli enti e le istituzioni che si occupano di beneficienza.
Si moltiplicano inoltre le iniziative promuovere i consumi. Coldiretti Emilia-Romagna lancia l’operazione ‘Pesca d’aMare’, per promuovere sulla Riviera emiliano-romagnola i consumi della frutta che migliaia di agricoltori stanno raccogliendo nei campi dell’entroterra.
La campagna ha già preso il via con il lancio pubblicitario sui mezzi di comunicazione e si concretizzerà nelle prossime settimane in collaborazione con i titolari degli stabilimenti balneari delle principali località turistiche, dove Coldiretti regionale farà affluire pesche e nettarine da distribuire.
Oggi ai produttori vengono riconosciuti un prezzo di solo 20 cent/kg: «Un prezzo assolutamente insufficiente a ripagare i costi di produzione – spiega il presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello – e che per di più rappresenta una beffa non solo per chi produce, ma anche per chi consuma che si trova spesso a pagare una cifra decuplicata. Pesche e nettarine vengono pagate meno di 14 anni fa. Nel 2001, primo anno di applicazione dell’euro, il prezzo medio era di 40 cent/kg, il doppio dei 20 cent/kg che i produttori ottengono oggi». Il presidente ha poi ricordato che Coldiretti presenterà al Governo una serie di proposte per diano al settore migliori prospettive per il futuro, e ha chiesto al ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, di attivarsi (in accordo con altri Paesi) perché la Ue ritiri una certa quantità di frutta per riequilibrare l’offerta.