I fichi rappresentano un prodotto piuttosto complesso in ambito ortofrutticolo: le campagne delle differenti varietà risultano brevi, con bassi quantitativi di prodotto disponibili e caratterizzato da un’alta deperibilità.
Il 2023, come previsto a inizio campagna a giugno, si è dimostrato un’annata poco favorevole: nonostante si sia cercato di mantenere una filiera più veloce possibile, i frutti hanno subito grandi danneggiamenti da caldo, tali da determinare rotture precoci dei frutti.
Da segnalare anche una scarsità di prodotto turco, che solitamente comincia a popolare i mercati durante il mese di luglio. Come le zone del sud Italia, anche la Turchia ha incontrato difficoltà importanti nella gestione di questa coltura con le temperature raggiunte durante il 2023.
Le ultime tre campagne di raccolta dei fichi presentano caratteristiche differenti e presenza di varietà differenti: ciò è dovuto a quanto sopra descritto, riguardo all’estrema variabilità e velocità delle raccolte di questo frutto. Per il 2023 si osservano prezzi piuttosto alti, con una partenza su valori superiori ai 2 euro al kg e scarsità di fichi neri.
Fino al momento dell’arrivo del forte caldo, erano presenti nei mercati grandi quantitativi di fichi verdi fioroni, soprattutto di provenienza pugliese, la cui conservabilità e disponibilità è andata scemando con l’arrivo delle altissime temperature che hanno contraddistinto i mesi di luglio e agosto, a fronte comunque di una buona domanda da parte dei consumatori.
Verso la fine di agosto si osserva una discesa delle quotazioni per il fico verde, per cui sono aumentati anche i quantitativi, visto il calo delle temperature.
Il giudizio globale sulla campagna 2023 verte, in ogni caso, sull’osservazione di quotazioni di livello abbastanza alto, buona qualità del prodotto disponibile, ma scarsa resa degli impianti, penalizzati dal caldo.
Nell’ultimo decennio, soprattutto nel 2021 e nel 2022, si osserva un importante calo sia delle superfici investite per la coltivazione di fichi, sia della produzione. La superficie dal 2011 al 2022 è passata da 2410 ettrari a 1490, mentre la produzione è scesa da 122mila t a 94mila t. Ciò è dovuto al fatto che i maggiori storici produttori di fichi (come Puglia e Campania) stanno incontrando temperature sempre più alte durante le estati rendendo estremamente difficoltosa la produzione di fichi e maggiore l’insorgenza delle avversità che possono interessare questa coltura.
Leggi l’analisi completa di Bmti e Italmercati dei prezzi dei fichi nella campagna 2022-2023
Aggiornamento settimanale dei prezzi
Oltre all’analisi mensile dei prezzi ortofrutticoli delle ultime tre campagne commerciali, grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo sul sito di Terra e Vita i listini settimanali dei prezzi ortofrutticoli presso i mercati all’ingrosso, con un commento di sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi presenti sulle piazze di Milano, Bologna, Padova e Roma.
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