«Per la filiera italiana dell’ortofrutta è giunto il momento di affrontare nuove sfide sia sul fronte dell’export su mercati internazionali sia su quello di nuove tecnologie per riaffermare il ruolo di leader del settore.
Le possibilità offerte oggi delle moderne tecnologie rappresentano un’opportunità unica, che deve essere sfruttata come occasione per ripartire, ricompattare la filiera e smarcarci nei confronti di altre fiere a livello internazionale. La decisione di fare la fiera dell’ortofrutta italiana per la prima volta in versione digitale è nata proprio con questi obiettivi». Così Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera, racconta l’origine di Macfrut Digital che si terrà online dall'8 al 10 settembre.
Grandi numeri
«È evidente che siamo di fronte a un’accelerazione dei sistemi digitali e abbiamo voluto raccogliere la sfida. Una fiera digitale comporta un rinnovamento nel linguaggio, troppo spesso il settore è rimasto ancorato a schemi analogici e questa è l’occasione giusta per le aziende di comunicare in maniera mirata ciò che cercano.
È un format difficile da capire, ma in molti hanno colto le potenzialità e i numeri delle adesioni di oggi ce ne danno conferma: 530 moduli espositivi per 400 espositori (l’obiettivo di lancio erano 200 moduli per 150 espositori), iscrizioni sold out con aziende in lista d’attesa, una numerosa presenza straniera pari al 40%, 600 buyer già iscritti in piattaforma (550 esteri). Il dato più rilevante arriva dall’estero. Quasi un espositore su due è oltreconfine con la Cina leader assoluto in termini di presenze con ben 87 espositori, grazie alla collaborazione di ATPC (Agricultural Trade Promotion Center) l’ente di promozione del Ministero dell’Agricoltura che ha creduto in questo evento. Oltre alla Cina numerose collettive nel padiglione internazionale “Country Pavilion” che si aggiunge ai nove previsti. Adesioni da Centro e Sudamerica, Africa, senza dimenticare l’Europa con presenze da Belgio, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Spagna e Svizzera. Numerose le adesioni anche dall’Est Europa (Albania, Bulgaria, Ucraina).
Bene anche le presenze “made in Italy” con la partecipazione dei principali player del settore, in particolare della produzione, tanto da rappresentare il 47% del totale. Tra i tanti presenti ricordiamo i principali esportatori italiani di ortofrutta: Alegra, Apofruit, Granfrutta Zani, Jingold, Mazzoni, Naturitalia, Novafruit, Opera, Opo Veneto, Oranfrizer, Origine, RK Growers e Spreafico. Senza dimenticare la presenza del secondo gruppo della distribuzione moderna, Coop Italia».
In cosa consiste
Sarà possibile partecipare alla fiera registrandosi sulla piattaforma Macfrut Digital (macfrutdigital.com) una piattaforma video, che prevede un’area dedicata ai technical forum e una dedicata alle exhibition. La prima area conterrà varie dirette streaming di convegni su varie tematiche di carattere tecnico: biostimolanti, tecnologie per l'irrigazione e per l’orticoltura in serra e fuori suolo. Nella parte exhibition sarà possibile accedere, tramite la mappa interattiva divisa per settori merceologici, agli stand e ai contenuti proposti dalle singole aziende espositrici, ognuna delle quali ha a disposizione uno stand virtuale nel quale potrà presentare l’attività con un video ma anche fissare veri e propri appuntamenti b2b. La fiera come sempre è di filiera e ci saranno settori espositivi in rappresentanza di tutti gli anelli del sistema: produzione di ortofrutta, erbe, spezie e frutta Secca, commercio, macchinari, impianti, packaging, macchinari per la coltivazione, serre, irrigazione, vivaismo, sementi, agrofarmaci, fertilizzanti, biostimolanti, logistica, stoccaggio e servizi.
Il programma dei convegni
Martedì 8 settembre 2020
9.30 -11.00 Anbi - Goccia Verde: il progetto Anbi per l’irrigazione sostenibile. Organizzato da ANBI Nazionale, Associazione Nazionale Consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue
11.30-13.00 L'ortofrutta italiana sulla strada del Green Deal: PAC, innovazione e chimica verde. Organizzato da Cia - Agricoltori Italiani
14.30 -15.30 Le opportunità di una filiera per le piante officinali. Organizzato da Regione Emilia-Romagna
16.00-17.00 Acquacampus: La tecnologia irrigua al servizio del risparmio idrico
Mercoledì 9 settembre 2020
9.00 -10.00 Panoramica del settore ortofrutticolo Cina-Europa
11.00-12.00 La futura PAC per l’ortofrutta. Organizzato da Regione Emilia-Romagna
14.30-16.00 Field solutions: Innovazione tecnologica in orticoltura: dall’impianto alla raccolta
16.15 –17.15 Novamont forum. Organizzato da Novamont
Giovedì 10 settembre 2020
9.30- 11.00 Biosolutions International Congress: Quali novità per la lotta alla cimice asiatica? Le filiere incontrano il mondo delle Biosolutions. Organizzato in collaborazione con Agri2000 Net
11.30-12.30 Irrigazione: tra sostenibilità e innovazione. Organizzato da Anbi Emilia-Romagna/Cer, Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo
14.30 -16.00 Green house technology: L’Hi-Tech per una nuova orticoltura in serra. In collaborazione con Edagricole
Green house technology
Uno dei forum di Macfruit Digital sarà dedicato all’innovazione in coltura protetta, in particolare alle nuove tecnologie applicabili nell’orticoltura in serra. Si parlerà di vertical farm, idroponica, aeroponica e acquaponica. Attraverso Greenhouse technology, Macfrut ha avviato un processo che mira a fare conoscere l’importanza delle nuove tecnologie che si sono sviluppate in questi anni e, insieme ai propri espositori, ne valorizza i punti di forza. Oggi nel settore delle coltivazioni orticole si parla molto di coltivazioni idroponiche, aeroponiche e acquaponiche, utilizzabili nelle vertical farm o in serre hi-tech che sfruttano la luce artificiale e la robotica, una nuova frontiera da esplorare per compensare soprattutto la carenza di manodopera.
La vertical farm solitamente è in idroponica, ma può essere anche aeroponica. Il fabbisogno luminoso viene integrato o completamente soddisfatto dalla luce artificiale a Led alimentata da sistemi energetici rinnovabili a basso impatto ambientale come pannelli solari o pale eoliche. Queste strutture debbono essere considerate sistemi chiusi in cui tutti i fattori della produzione vengono meticolosamente controllati per evitare qualsiasi tipo di inquinamento. Come tutte le altre serre chiuse o semichiuse, permettono di azzerare o ridurre al minimo l’uso di fitofarmaci. Esempi di sistemi idroponici sono il Nft (nutrient film tecnique) e il Floating system. L’aeroponica è un sistema di coltivazione in ambiente chiuso (serra, container o altra struttura opportunamente predisposta) dove la pianta è contenuta in una rete che ne permette la nebulizzazione delle radici con una soluzione di acqua ed elementi nutritivi. Questa tecnica non ha bisogno né di terra, né di substrati, né di impianto di irrigazione, ma solo di un sistema di nebulizzazione. Anche in questo caso, l’acqua in eccesso viene recuperata e riciclata.
L’acquaponica è l’insieme di idroponica e acquacoltura intensiva. In una struttura opportunamente predisposta, i nutrienti necessari alla crescita dei vegetali derivano dalle sostanze rese disponibili dall’allevamento ittico. È una tecnica non nuova, ma che oggi si sta riscoprendo grazie a recenti studi e ricerche sostenute dalla esigenza di produttori e consumatori che vogliono prodotti più sostenibili.
Luciano Trentini, Colture Protette n.8/2020
Acqua Campus digital
Anche quest’anno Anbi (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue), Canale Emilia Romagnolo (Cer) e Consorzio di bonifica della Romagna saranno presenti alla rinnovata edizione di Macfrut, in versione digitale. L’irrigazione, complici i cambiamenti climatici è sempre più indispensabile per garantire le produzioni, gestire il calibro e aumentare la qualità, sia in termini di sostanza secca e aromi, sia in termini di shelf life. Lo dimostrano i numeri: l’84% dell’agroalimentare made in Italy è sostenuto dall’irrigazione. L’acqua diventa ancora più importante quando una gestione corretta permette di ottenere produzioni competitive sui mercati internazionali e di distinguere il prodotto per il rispetto per l’ambiente.
Proprio per questo l’8 settembre Anbi, dopo l’inaugurazione di Macfrut, vuole aprire l’evento fieristico con una nuova opportunità per le produzioni agroalimentari italiane, presentando Goccia verde: un percorso di sostenibilità dell’uso della risorsa idrica, in realtà già in atto da qualche decennio, ma che ora potrà essere mostrato come valore aggiunto delle nostre produzioni, accompagnandole sui mercati nazionali e internazionali.
Le innovazioni in casa Anbi non si fermeranno alla prima giornata: con il contributo di Cer e Consorzio di bonifica della Romagna sarà infatti possibile scoprire i risultati delle ricerche svolte ad Acqua Campus, ora disponibili alle aziende agricole. Il 10 settembre dalle 10.30 sarà possibile collegarsi all’Acqua Campus per seguire una rapida rassegna di tutte le novità in ambito irriguo. C’è infatti ancora molto da scrivere in ambito irriguo. Lo dimostrano tutte quelle produzioni ancora non competitive sui mercati. Problemi che il laboratorio Acqua Campus del Canale emiliano romagnolo ha a cuore e sul quale sta investendo in maniera molto significativa, grazie anche al contributo dei consorzi di bonifica, del mondo accademico e soprattutto dei produttori agricoli.
Gioele Chiari, Colture Protette n.8/2020
Biosolutions International Congress
Il tema è divenuto sempre più di attualità negli ultimi anni, e ora, alla luce del documento programmatico Farm To Fork della Commissione europea, i prodotti della “bioprotezione” e quelli della “biostimolazione” sono fra gli strumenti principali con cui le filiere ortofrutticole dovranno misurarsi nei prossimi decenni per garantire una continuità di produzione e una adeguata remunerazione per gli imprenditori agricoli.
La kermesse ospiterà per questo uno specifico Salone dedicato a tutte le biosolutions e un Forum tecnico in live streaming, ovvero il Biosolutions International Congress dal titolo: “Quali novità per la lotta alla cimice asiatica? Le Filiere incontrano il mondo del biocontrollo”, in programma giovedì 10 settembre alle ore 9.30. Si tratta del secondo Congresso Internazionale su questi prodotti, dopo quello ospitato nell’edizione 2019 di Macfrut, che vedrà la partecipazione di imprenditori e tecnici internazionali a confronto sulle esperienze nell’utilizzo delle biosolutions nella lotta alla cimice asiatica, uno dei più temibili nemici dell'ortofrutticoltura. Gli interventi saranno: “Lotta alla cimice asiatica sul pero in Emilia" di Mauro Gavioli; “Prodotti con attività di controllo su uova e su giovani neanidi: esperienze di laboratorio” di Elisa Marchetti, Agri2000Net; “Primi risultati del progetto di lotta biologica con l’utilizzo di Trissolcus japonicus contro la cimice” di Luca Casoli, Direttore Consorzio Fitosanitario di Modena; “L’impegno dell’industria della bioprotezione per la difesa delle produzioni” di Vittorio Veronelli, Vicepresidente IBMA Italia. Previsti anche interventi sulle case history della lotta alla cimice asiatica negli Stati Uniti, in Romagna e nella Ue.