Subirrigazione dell’uva da tavola sempre più utilizzata

subirrigazione
Superate le difficoltà dell'occlusione dei gocciolatori, i sistemi di irrogazione subterranei sono oggi considerati affidabili e duraturi. Aspetti tecnici e progettuali di un impianto di subirrigazione in un vigneto di 12 ettari

Le necessità idriche della vite dipendono dalla quantità di acqua persa per evapotraspirazione, regolata ai fattori climatici, dalla capacità del terreno a trattenere l’acqua, dalla quantità effettivamente assorbita, in parte utilizzata per la formazione di foglie, tralci e grappoli, e da altri fattori. La vite per la produzione di uva da tavola non deve mai trovarsi nella situazione di stress idrico durante le varie fasi fenologiche, perché queste devono svolgersi intensamente, senza rallentamenti, per consentire l’accrescimento costante delle bacche e raggiungere nei tempi stabiliti gli elevati standard quanti-qualitativi richiesti dal mercato.

La carenza di acqua nel terreno provoca il rallentamento dello sviluppo degli organi vegeto-produttivi, in particolare della bacca, e l’accumulo di zuccheri, aromi, polifenoli, antociani, ecc. La presente analisi fa riferimento ad un’area di coltivazione della provincia di Bari ad elevato contenuto di scheletro, valutabile per il 25% del peso e il 15% di volume, caratterizzato da debole capacità di trattenuta dell’acqua di pioggia e dell’irrigazione. Con lo scopo di ridurre le perdite è necessario intervenire frequentemente con volumi ridotti. L’apparato radicale assume in questi terreni particolare importanza per la nutrizione idrica, per il mantenimento di un corretto bilancio idrico, attraverso un diverso sviluppo, una diversa distribuzione spaziale e capacità di suzione.

La subirrigazione

Con la subirrigazione la densità radicale è più elevata rispetto agli altri metodi irrigui ed è massima in prossimità dei gocciolatori, ottenendo la massima efficienza di assorbimento di acqua e degli elementi nutritivi distribuiti con l’impianto di irrigazione.

subirrigazione
Tubi di PVC di diametro 16mm, auto-compensanti, interrati a 40 cm

La subirrigazione esalta i vantaggi della fertirrigazione grazie alla distribuzione degli elementi nutritivi nella zona maggiormente esplorata dagli apparati radicali; così facendo si ottiene una riduzione dei quantitativi impiegati con vantaggi di tipo ambientale ed economico. Con il sistema interrato è possibile distribuire gli elementi poco mobili nel terreno, come fosforo e potassio, che altrimenti impiegherebbero molto tempo a raggiungere gli strati più profondi. Con l’impianto irriguo interrato si evita la formazione di patine biancastre tipiche di carbonati che potrebbero occludere gli erogatori. Inoltre, non è raggiunto dai raggi ultravioletti che potrebbero danneggiarlo. Per quanto riguarda l’otturazione dei gocciolatori occorre prestare molta attenzione al filtraggio dell’acqua.

La diffusione delle ali gocciolanti co-estruse, con gocciolatore già inserito in fase di fabbricazione, ha consentito di sviluppare la subirrigazione grazie anche alla ricerca di nuove barriere di tipo meccanico e biochimico, per il completo controllo delle intrusioni radicali.

Numerosi impianti di vigneti per la produzione di uva da tavola e da vino sono stati realizzati nell’ultimo ventennio con le modalità della subirrigazione. Superate le difficoltà iniziali dell’occlusione dei gocciolatori con radici e particelle terrose, oggi con le nuove tecnologie applicate dall’industria sono considerati affidabili e duraturi:

  • Rispetto agli impianti aerei di microirrigazione localizzata, non risentono dell’ostruzione dei gocciolatori provocati dal calcare.
  • Gli attrezzi agricoli possono muoversi in tutte le situazioni, si evita di bagnare i grappoli durante l’irrigazione e di danneggiare le ali adacquatrici durante i lavori di potatura secca o durante il passaggio delle macchine agricole.
  • Con la subirrigazione l’acqua e i fertilizzanti vengono distribuiti in prossimità delle radici, ottenendo la massima utilizzazione e sfruttamento da parte della pianta e notevole riduzione dei costi colturali.

Irrigazione aziendale dei vigneti

L’irrigazione è attuata con l’ausilio di tensiometri che consentono di stabilire il momento dell’irrigazione. In base all’esperienza maturata in azienda, è stato stabilito un range tra 30 e 50 mbar. La quantità di acqua distribuita è correlata alle fasi fenologiche, con volumi d’adacquamento bassi fino alla fioritura; dall’allegagione, con l’inizio del periodo di massima necessità di acqua, dei mesi più caldi e con i valori di evapotraspirazione più elevati, aumentano i volumi di adacquamento. Gli apporti di acqua variano da 10 a 30 l/vite/giorno. E’ stata scelta questa modalità di somministrazione per ovviare a perdite di acqua per percolazione per la natura del terreno e per evitare di incorrere nella spaccatura delle bacche (“cracking”), quando vengono accumulate elevate quantità di acqua e zuccheri nella bacca con riduzione di elasticità della buccia. Si impiegano 1.000 m³/ha per le varietà da raccogliere all’inizio di luglio; quantità maggiori vanno previste per le varietà a maturazione media o tardiva. Il controllo del volume erogato per settore si effettua anche con semplici contatori.

subirrigazione
Tensiometri aziendali per la misurazione dell'umidità del terreno

I tensiometri sono costituiti da un sensore (capsula porosa di materiale ceramico completamente riempita di acqua) connesso idraulicamente ad un manometro a mercurio o ad un vuotometro. L’ acqua contenuta nel tensiometro si pone in equilibrio con quella nel suolo nello strato che ci interessa. Quando, per effetto dell’evaporazione, il terreno si asciuga, si verifica una depressione conseguente al richiamo dell’acqua dello strumento attraverso il contenitore poroso (depressione segnalata e misurata dal vacuometro; più si abbassa il contenuto idrico e maggiore è la depressione misurata). Tale valore dipende dall’umidità del terreno, dallo sforzo compiuto dalle radici per assorbire acqua, dalla tipologia di terreno (quelli sabbiosi tendono a perdere più facilmente acqua).

In caso di precipitazioni o interventi irrigui, la depressione che si è verificata all’interno dello strumento tenderà a riassorbire l’acqua presente nel suolo e il vacuometro registrerà una diminuzione della depressione stessa. In sintesi: più secco è il terreno maggiore sarà il valore della depressione misurata dal tensiometro, più umido è il terreno minore sarà tale valore. I tensiometri, per semplicità di impiego e costo, sono utilizzati dalle aziende agricole che spesso non dispongono di manodopera specializzata per impiegare altra attrezzatura. I tensiometri forniscono una valutazione diretta del potenziale di pressione, strettamente correlata alla capacità delle piante di estrarre l’acqua dal terreno, ed è quindi utile per valutare le loro reali necessità idriche. Il passaggio di acqua dal tensiometro al terreno o al substrato e viceversa avviene in funzione dell’umidità dello stesso. Il contenitore cilindrico poroso deve essere posto nel terreno a diverse profondità, nelle zone di sviluppo dell’apparato radicale.

Aspetti progettuali dell’impianto

L’impianto di microirrigazione a goccia con ala gocciolante Multibar® Rootguard® della Irritec è stato realizzato nel 2017 su una superficie di 12 ha di vigneto realizzato a tendone a doppio impalco, predisposto per le coperture con teli di polietilene per proteggere e favorire la maturazione e la raccolta anticipata o ritardata. Il sistema di potatura è attuato lasciando sulla pianta 4 tralci fruttiferi di 12 gemme ciascuno per totali 48 gemme/vite e 80.000 gemme /ha.

Il sesto d’impianto è di 2,45 x 2,45 m, con 2.400 viti/ha. L’acqua utilizzata per l’irrigazione è prelevata da un pozzo artesiano ad una profondità di 400 m ed immessa nel sistema di filtraggio a "idrociclone”. La gestione della fertilizzazione e dell’irrigazione è attuata con l’ausilio di un programmatore che consente di centralizzare in unica zona tutte le funzioni, tra cui il controllo del corretto dosaggio dei fertilizzanti, di gestire l’intero sistema irriguo organizzando i cicli d’irrigazione, la gestione di elettropompe, i sensori ed elettrovalvole. Inoltre, tramite il continuo monitoraggio del sistema, segnala prontamente eventuali problemi tramite allarmi sonori, visivi o tramite SMS.

Tutto il sistema irriguo è gestito da remoto tramite il sistema radio composto dal programmatore Commander EVO, il trasmettitore, l’antenna e i ricevitori posti sul campo e collegati alle elettrovalvole. Grazie ad un modem e il sistema irriguo può essere connesso con Internet. Tale sistema, che opera a bassa frequenza, può controllare decine di valvole in un raggio di 4,5 km senza problemi dovuti a ostacoli come colline, alberi o manufatti. Ogni settore irriguo è dotato di gruppo di controllo con valvola manuale, valvola elettroidraulica con pilota di regolazione pressione, filtro locale a dischi, sfiato e ricevitore radio.

subirrigazione
Gocciolatori con labirinto autopulente trattati con agenti chimici e barriere meccaniche per impedire l'occlusione

Per ogni filare sono state interrate due ali gocciolanti di diametro 16 mm con gocciolatori autocompensanti co-estrusi dalla portata di 2,1 l/h distanziati 60 cm. La pluviometria dell’impianto irriguo è di circa 2,7 mm/h pari a 27 mc/h/ha. Le ali gocciolanti utilizzate dispongono della protezione Rootguard® che impedisce l’intrusione degli apici radicali all’interno dei gocciolatori attraverso il foro di erogazione. Tale prodotto non è sistemico ed agisce solo nei primi 3–5 cm di terreno intorno al gocciolatore. Le ali gocciolanti sono state interrate a circa 35-40 cm di profondità. Ogni blocco irriguo è stato realizzato ad anello grazie all’uso di un collettore di scarico in PE di diametro 40 mm. Ai vertici sono stati posizionati sfiati e valvole per lo spurgo periodico dell’intero sistema. Gli sfiati si rendono necessari per evitare che si aspiri fango dai gocciolatori in caos di pressioni. La gestione idrica e le portate dei blocchi irrigui avvengono tramite l’uso dei contatori, i tensiometri e la cabina metereologica che misura in tempo reale tutte le variabili ambientali.

Subirrigazione dell’uva da tavola sempre più utilizzata - Ultima modifica: 2021-02-18T11:42:53+01:00 da Sara Vitali

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome