Ortofrutta, consumi nuovamente in calo dopo il lockdown

Consumi ortofrutta
Il mese di giugno ha spento l’illusione di una ripresa dei consumi di ortofrutta, dopo il boom dei primi mesi legato al lockdown. Superfici in calo per la frutta, mentre reggono bene gli ortaggi, soprattutto in serra. I dati del settore secondo l’analisi di Cso Italy: raccolte quasi 25milioni di tonnellate nel 2019

Il 2020 ha mutato qualsiasi tendenza in atto; il lockdown e la modificazione profonda delle
nostre abitudini di consumo hanno dipinto un panorama decisamente diverso da quello dell’annata precedente: nei primi cinque mesi del 2020 i volumi di ortofrutta fresca acquistata in Italia sono stati di circa 2,5 milioni di tonnellate, il +4% sul 2019. Sul fronte dei prezzi medi di acquisto, l’incremento è stato del +6% passando da 1,88 €/kg nel 2019 agli attuali 2,00 €/kg, implicando così in aumento della spesa totale generata per l’ortofrutta del +11% nel solo periodo da gennaio a maggio.
Tuttavia, il mese di giugno ha spento l’illusione di una ripresa dei consumi: 570 mila tonnellate (- 6,8% rispetto al 2019). I dati di giugno hanno influenzato non poco il consuntivo del primo semestre, che resta positivo, ma solo per l’1% (che sale al 2% per
l’ortofrutta bio). I consumi da da gennaio a giugno hanno raggiunto i 3,1 milioni di t; la
spesa supera i 6,3 miliardi di euro, per un aumento del 2%; il prezzo medio sale dell’1% (2,03 euro/kg).

Consumi ortofrutta

I consumi del 2019

Sul fronte del mercato interno gli acquisti per il consumo fresco e domestico evidenziavano per il 2019 volumi di poco superiori ai 6 milioni di tonnellate: quantità inferiori rispetto all’annata precedente del -3% e del -7% nel confronto con il 2016, in valore assoluto la contrazione è stata di circa 450 mila tonnellate.

Consumi ortofrutta

La produzione di frutta e ortaggi

Secondo i dati Istat, le produzioni di ortofrutta italiana e dei legumi secchi, tra il 2015 ed il 2019 si posizionano mediamente a circa 24,5 milioni di tonnellate; il 2019, con quasi 25 milioni di tonnellate, registra un aumento del +4,2% rispetto al biennio 2017-2018 in cui le produzioni, invece, evidenziavano una flessione. Le superfici mediamente si attestano a quasi 1,2 milioni di ettari (dato medio del periodo 2015-2019) con un andamento di lieve crescita durante l’ultimo quinquennio (+1%).

Frutta: L’aggregato frutta, comprensivo degli agrumi, conta nel 2019 produzioni per oltre 10 milioni di tonnellate, con superfici che si attestano su quasi 600 mila ettari. Rispetto all’anno precedente i volumi prodotti evidenziano un aumento di sei punti percentuali, imputabile all’incremento degli agrumi, mentre la maggior parte delle specie di frutta fresca denotano andamenti produttivi molto diversificati. La consistenza degli investimenti, invece, scende nel complesso di un punto percentuale sul 2018 ma rimangono su un quantitativo stabile nella serie storica. Gli agrumi, con una produzione di oltre 3 milioni di tonnellate, incrementano del +20% sul 2018 e si posizionano come il volume più alto dal 2015; le superfici, al contrario, evidenziano un piccolo ridimensionamento sull’annualità precedente (-1% sul 2018), posizionandosi a quasi 144 mila ettari.

Ortaggi: La produzione di ortaggi in piena aria è, durante l’ultima annualità, di circa 11,6 milioni di tonnellate, in aumento del +3% sul più contenuto 2018; le superfici, con poco più di 388 mila ettari coltivati, salgono di un punto percentuale rispetto alla stagione precedente.
L’Italia produce inoltre ortaggi in serra in misura considerevole: i volumi negli ultimi anni sono quantificati in circa 1,6 milioni di tonnellate (media 2015-2019) e durante l’ultima stagione sono aumentati del +5% rispetto al 2018. Sono stati coltivati nel 2019 oltre 39 mila ettari di ortaggi in serra, in crescita del +1% rispetto alla campagna antecedente.
I legumi secchi contano nel 2019 circa 240 mila tonnellate di prodotto, coltivati in poco più di 115 mila ettari, in notevole aumento rispetto al 2015 con un trend in continua crescita nelle ultime annualità, che accomuna quasi tutte le specie, quali fave, piselli, ceci e lenticchie.
Di fondamentale importanza anche la voce patate, vista la rilevanza produttiva. Nel 2019 le superfici investite a questa specie sono state di poco oltre i 47 mila ettari, in lieve aumento sul 2018, ma in calo rispetto agli oltre 49 mila ettari del 2015, le produzioni si attestano, nel 2019, a poco più di 1,3 milioni di tonnellate, con una crescita del +2% sul 2018.

consumi ortofrutta

Export più o meno stabile

Le esportazioni di ortofrutta fresca italiana, secondo i dati Eurostat, nel 2019 sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto a quelle dell’annata precedente, ma con circa 3,5 milioni di tonnellate, risultano le più basse dal 2015. Alle quantità è corrisposto un valore pari a circa 4 miliardi di euro, il -2% sul 2018. Il prezzo medio, con 1,14 €/Kg flette di due punti percentuali rispetto a quello della stagione antecedente, mantenendosi comunque tra le quotazioni più alte del quinquennio considerato.

export ortofrutta

Import in aumento

Nel 2019 l’Italia ha importato circa 3,3 milioni di tonnellate di ortofrutta fresca, quantitativi in aumento del +3% rispetto alle già buone performance del 2018 con oltre 3,2 milioni di tonnellate, il quantitativo dell’ultima stagione commerciale è infatti il più elevato dell’ultimo quinquennio. In crescita anche il valore dell’import che supera i 2,7 miliardi di euro, otto punti percentuali in più rispetto allo scorso anno, complice il prezzo medio annuo che raggiunte il massimo livello di 0,83 euro/kg, +4% rispetto alle già ottime quotazioni medie raggiunte nel 2018.

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Ortofrutta, consumi nuovamente in calo dopo il lockdown - Ultima modifica: 2020-08-28T11:14:54+02:00 da Sara Vitali

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