Criticità del settore frutticolo, scelte forti e coese per superare la tempesta perfetta

Problemi storici di frammentazione produttiva, mutamenti climatici, nuove patologie, incrementi di costo delle materie prime, scarsa manodopera e difficoltà nell'export. Concluso (forse) l’elenco delle criticità che stanno causando una tempesta perfetta sul comparto frutticolo è tempo di pensare a possibili soluzioni

Il comparto frutticolo vive da lungo tempo una situazione di grave criticità, le cui cause si possono individuare soprattutto nel mercato e nelle sue dinamiche.

Frutticoltura in crisi tra problemi storici...

Problemi storici come la frammentazione produttiva, la scarsa propensione all’aggregazione dell’offerta, l’adozione di innovazioni troppo lenta e il miglioramento della logistica si sono tradotti in perduranti crisi dei prezzi per la maggior parte delle referenze frutticole, sempre più pressate dalla crescente competizione internazionale e da politiche distributive poco attente alle esigenze dei frutticoltori. I mutamenti climatici (gelate, piovosità ridotta e concentrata, fenomeni estremi) e le nuove patologie (dagli insetti alieni a malattie di difficile eradicazione, come batteriosi o moria del kiwi) hanno condizionato i risultati produttivi delle ultime campagne in modo molto evidente.

...e congiunturali

Oggi la frutticoltura fa i conti con i fortissimi incrementi di costo per le materie prime: a gennaio 2022, rispetto a un anno prima, secondo gli indici Ismea i fertilizzanti sono cresciuti del 32%, i carburanti del 27% e l’energia elettrica del 17%, mentre solo il costo del lavoro si mantiene stabile. Ciò costituisce certamente un vantaggio rispetto ad altri comparti agricoli, visto l’elevato peso della manodopera sui costi di produzione in frutticoltura, ma di contro il comparto sconta gli aumenti che si registrano anche nei materiali di impianto, come ferro, alluminio, legno e cemento, saliti già finanche del 70% a fine 2021. Sulla questione manodopera si evidenzia tuttavia una crescente difficoltà legata all’avvento del Covid-19, che ha messo in crisi il modello di lavoro agricolo basato sulla mobilità dei lavoratori, e proseguita successivamente per effetto delle scelte sociali del Paese e della maggior attrattività di altri settori. Pure i trasporti, cruciali nella conquista di nuovi mercati, sono oggi un grave problema, sia per l’aggravio dei costi dei carburanti, sia per la difficoltà di reperimento dei vettori sia di terra e, ancor più, di mare. Il rapporto Italian Maritime Economy 2021 ha stimato un aumento dei costi di import/export fino a 6/7 volte e una puntualità delle consegne scesa dall’80 al 35% nell’ultimo anno. Infine, l’attuale conflitto in Ucraina e la grave situazione internazionale che ne consegue non potranno fare altro che acuire le difficoltà dell’export, dove oltretutto l’Italia, se non in pochi casi, arranca da tempo nonostante gli sforzi messi in atto. Tutte motivazioni di grave preoccupazione per il futuro dei commerci mondiali.

Molteplici punti su cui lavorare

Concluso (forse) l’elenco dei problemi che stanno causando questa tempesta perfetta sul comparto frutticolo è tempo di pensare a possibili soluzioni.

Visto l’aumento dell’alea produttiva dovuto a un clima sempre più imprevedibile appare inevitabile pensare a una frutticoltura sempre più protetta, a partire dalle tradizionali reti anti-grandine, non ancora così diffuse, fino a coperture multitasking che possano limitare i danni dei parassiti. Occorre guardare con decisione alla ricerca: recenti studi evidenziano come, su talune specie, si possa trarre giovamento dall’ombreggiamento, che riduce il fabbisogno idrico e, dunque, i costi, oltre a combattere meglio i periodi di forte siccità. Altre soluzioni per il contenimento dei costi sono allo studio, come i sistemi di irrigazione e di difesa automatizzati. Su altre innovazioni più futuribili, come le macchine operatrici automatiche, un forte contributi potrebbe venire dai progetti finanziati dal Pnrr. Alcune dinamiche sono certamente del tutto incontrollabili da parte del mondo produttivo, ma su talune altre è auspicabile intervenire con decisione ed è in ogni caso inevitabile la collaborazione con le Istituzioni, poiché solo così si possono affrontare problematiche trasversali come la gestione della manodopera o i trasporti. Di grande rilievo sono inoltre il miglioramento degli accordi di filiera, nonché il tema della gestione del rischio e, a questo proposito, andrebbero sostenute con decisione le misure 17.2 e 17.3 dell’attuale programmazione dello Sviluppo rurale.

Per una maggior forza nell’affrontare questi punti, è superfluo ribadire che si ritorna alla questione della coesione del mondo produttivo. È, dunque, auspicabile che l’attuale crisi favorisca con decisione un tale processo.

Criticità del settore frutticolo, scelte forti e coese per superare la tempesta perfetta - Ultima modifica: 2022-04-07T11:34:03+02:00 da Redazione Frutticoltura

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome