L’irrigazione smart favorisce lo stato idrico e la dimensione del grappolo

L'utilizzo della tecnica irrigua basata sul monitoraggio dello stato idrico del suolo ha portato all'utilizzo sostenibile della risorsa idrica consentendo un risparmio medio del 13% del volume irriguo stagionale. Nella gestione sostenibile del vigneto, un ruolo chiave lo gioca anche la tutela della risorsa suolo

I vigneti di uva da tavola occupano vaste aree nel bacino del Mediterraneo (principalmente in Turchia, Egitto, Italia, Algeria, Spagna) e in altri paesi (Cina, India, Uzbekistan, Brasile, California, Perù, Cile, Sud Africa) in condizioni climatiche molto spesso semiaride (OIV, 2021). In Italia gli impianti per la produzione di uva da tavola sono stimati in 46.050 ettari con una produzione raccolta pari a 1.039.800 t con una resa media per ettaro di 22,7 t (Annuario dell’Agricoltura Italiana 2020). Nell'ambiente pedoclimatico del sud Italia la coltivazione di uva da tavola richiede il ricorso all’irrigazione al fine di assicurare la produzione di uve da mensa di alto standard quanti-qualitativo.

Utilizzo razionale ed eco-sostenibile dell’acqua irrigua

Le risorse idriche, quindi, risultano di importanza strategica, ma spesso vengono utilizzate con livelli modesti di efficienza d’uso. La sostenibilità ambientale della viticoltura da tavola irrigua nelle aree di produzione a clima caldo arido, caratterizzate da precipitazioni annuali inferiori ai 600 mm (prevalentemente concentrate nel periodo autunno-invernale), alte temperature estive e bassi valori igrometrici dell’aria, è messa in discussione dall’utilizzo sempre maggiore di acque prelevate da falde acquifere sotterranee, soggette a fenomeni progressivi di intrusione marina e quindi di salinizzazione a causa dei forti emungimenti e della loro concentrazione nei periodi estivi di massima esigenza irrigua.

Nonostante la Vitis vinifera sia una specie bene adattata a vivere in ambienti caratterizzati da alta intensità luminosa, alte temperature e condizioni di elevata domanda traspirativa dell’atmosfera, tipiche dei climi mediterranei, le restrizioni idriche rappresentano il principale fattore limitante della fotosintesi, della crescita vegetativa e della produzione. Questo dipende dalla capacità idrica dei suoli, dalle condizioni climatiche (radiazione totale, deficit di pressione di vapore, precipitazioni, temperatura) e dall’architettura del vigneto (sistema di allevamento, orientamento dei filari, quantità e distribuzione della superficie fogliare, produzione per vite).

irrigazione di precisione
Vigneto della cv Sugrathirtyfive con rete e film plastico

Le motivazioni alla base delle ricerche sull’utilizzo razionale ed eco-sostenibile dell’acqua irrigua in viticoltura da tavola sono legate alle dinamiche climatiche in atto, che prevedono incrementi delle temperature massime nei mesi estivi e una riduzione degli apporti pluviometrici nei mesi più siccitosi, con aumento complessivo della domanda evapo-traspirativa dell’ambiente e un netto peggioramento degli equilibri idrici. Inoltre, la disponibilità di acque irrigue con livelli progressivamente crescenti di salinità, anziché determinare una riduzione dei prelievi, sta portando a un ulteriore aumento dell’emungimento dalle falde sotterranee al fine di disporre di volumi aggiuntivi per lisciviare gli strati di terreno interessati dagli apparati radicali da quantità crescenti di sali apportati con l’irrigazione. Di conseguenza è prevedibile un incremento della pressione antropica sugli acquiferi, attraverso un aumento progressivo degli emungimenti, aggravando gli squilibri idrici e salini nelle zone vocate alla produzione viticola, in netto contrasto con le finalità di tutela delle risorse acqua e suolo e di protezione dei corpi idrici sotterranei.

È per questo motivo che l’irrigazione della vite da tavola è da sempre una problematica molto dibattuta per gli importanti riflessi che determina sulla quantità e sulla qualità delle uve in ambiente caldo arido quale quello pugliese. Inoltre, la scarsità di risorse idriche in questi ambienti deve evitare l'utilizzo di un'irrigazione su base empirica, dato che questa metodologia tende a sovrastimare il fabbisogno irriguo della coltura.  È necessario, pertanto, adottare soluzioni sostenibili in grado di determinare correttamente il consumo idrico della coltura (evapotraspirazione colturale) e considerare i dati relativi alle entrate e uscite in un bilancio idrico del suolo in relazione ai dati di contenuto idrico rilevati da specifica sensoristica.

Il confronto tra due metodi di gestione dell'irrigazione

La coltivazione di varietà ad uva da tavola apirene richiede un preciso monitoraggio degli apporti irrigui in relazione alla gestione della vigoria e alle caratteristiche carpometriche che il mercato richiede. Una specifica ricerca è stata impostata nel 2021 in una tipica area pugliese a clima caldo-arido vocata alla coltivazione di uva da tavola sulla varietà apirena a bacca bianca Sugrathirtyfive (Autumn Crisp® brand).

Il vigneto è allevato a tendone con distanze di impianto di 2,5 x 2,5 m con irrigazione a microportata di erogazione. Sono stati confrontati due metodi di gestione irrigua:

  • una gestione aziendale (CTRL) basata sulla conoscenza ed esperienza dell’agricoltore;
  • una gestione definita “di precisione” (Smart) basata sul bilancio idrico del suolo monitorato con sensori di contenuto idrico, dati microclimatici e di evapotraspirazione da centralina meteo.

Lo stato idrico delle viti è stato periodicamente monitorato con misure di potenziale idrico xilematico e lo stato fisiologico con misure di scambi gassosi fogliari.

I risultati dell'irrigazione di precisione

Alla raccolta commerciale sono state determinate le caratteristiche del grappolo, la composizione chimica, le coordinate colorimetriche e gli indici reologici della bacca. I dati di scambi gassosi fogliari hanno evidenziato un incremento della water use efficiency (WUEintrinseca e WUEistantanea) nelle viti della tesi Smart nella fase di invaiatura e un migliore stato idrico delle viti evidenziato dai valori di potenziale idrico xilematico. Alla raccolta commerciale le uve della tesi Smart si sono caratterizzate per un maggiore produzione per pianta, incrementi del peso grappolo (+36%), maggiore peso bacca (+20%), incremento del grado rifrattometrico (+8%) e valori statisticamente maggiori degli indici reologici della bacca (resistenza al distacco, firmness, masticabilità, gommosità). L’analisi dei volumi irrigui ha evidenziato una riduzione degli apporti nella tesi Smart in un’ottica di gestione razionale e sostenibile degli apporti irrigui in clima caldo-arido.

Leggi l'articolo completo sull'irrigazione dell'uva da tavola
su rivista di Frutticoltura n. 1/2023

Gestione sostenibile del suolo

La gestione sostenibile del vigneto si basa, oltre che su un utilizzo razionale della risorsa idrica, anche su una gestione agronomica che tuteli la risorsa suolo. La tecnica dell’inerbimento interfilare in viticoltura biologica è orientata ad aumentare la biodiversità del suolo e a favorire lo stato di “benessere radicale”. Il ruolo del portinnesto in viticoltura da tavola oltre che nei confronti della fillossera, nematodi o altre difficoltà del suolo, come alto contenuto di calcare attivo o condizioni di salinità, rappresenta un elemento in grado di condizionare lo sviluppo vegeto-produttivo delle varietà apirene, spesso caratterizzate da eccesso di vigore vegetativo.

irrigazione di precisione
Inerbimento interfilare con miscuglio di graminacee

L'utilizzo di colture interfilari (permanenti o temporanee) in viticoltura presenta numerosi vantaggi, come la riduzione del ruscellamento idrico e dell'erosione del suolo, la limitazione dell'evaporazione dalla superficie del suolo, il miglioramento della ritenzione idrica e della sostanza organica del suolo, la riduzione delle escursioni termiche del suolo, nonché la regolazione della crescita e del vigore della vite, con influenza sulla qualità e quantità dell'uva da tavola.

Leggi l'articolo completo sull'inerbimento dell'uva da tavola
su rivista di Frutticoltura n. 1/2023

L’irrigazione smart favorisce lo stato idrico e la dimensione del grappolo - Ultima modifica: 2023-02-16T10:46:14+01:00 da Sara Vitali

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