Buone varietà e finanziamenti per rilanciare la pericoltura

pere
Per rilanciare la filiera della pera sono fondamentali nuove varietà e azioni per promuoverle. Le quattro varietà del dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell'Unibo sono un esempio, così come il bando approvato dalla Regione per il finanziare la valorizzazione della pera Igp dell'Emilia-Romagna

Protagoniste di quest’estate sono state le varietà di pere nate dal programma di miglioramento genetico del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari - DISTAL dell’Università di Bologna. Complice il periodo ottimale di maturazione, i breeder del Distal e il Knowledge Transfer Office hanno organizzato diversi incontri per promuovere e valorizzare le pere, frutto della ricerca Unibo. Sono state organizzate alcune giornate di visita presso i campi sperimentali di Cadriano dell’Alma Mater, dove le quattro varietà hanno mostrato una produzione 2024 ottimale, raggiungendo gli obiettivi ricercati in termini di produzione, qualità della frutta e pezzatura.

Le quattro varietà licenziate dall'Unibo

Per rispondere alla necessità di un’innovazione varietale con particolare riguardo sia all’aspetto delle resistenze e all’adattamento alle mutevoli condizioni climatiche, sia alla sostenibilità ambientale ed economica della coltura, da un trentennio l’Università di Bologna, con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (Distal), conduce un programma di miglioramento genetico del pero, finanziato inizialmente con fondi pubblici e poi, dal 2007, supportato dal Civ di Ferrara (Consorzio Italiano Vivaisti).

Nel 2014 da questa attività sono state licenziate quattro nuove varietà di pero coperte da privativa comunitaria (brevetto europeo) e con titolarità dell’Università di Bologna:

  • PE2UNIBO* Early Giulia
  • PE1UNIBO* Lucy Sweet
  • PE3UNIBO* Debby Green
  • PE4UNIBO* Lucy Red

Queste nuove introduzioni sono tutte caratterizzate da elevata qualità organolettica e da buona conservabilità. Tra queste le cv Lucy Sweet® ed Early Giulia®, oltre a presentare un albero di facile gestione, hanno bassa sensibilità alla maculatura bruna.


Le abbiamo presentate nell'articolo "Le nuove varietà di pere Unibo"


 

Anche le cinque selezioni rosse, che matureranno da fine agosto e settembre, confermano una buona stagione produttiva, in particolare le più promettenti sono:

  • UNIBO15/1;
  • UNIBO15/2;
  • UNIBO15/3.

pere

Gli obiettivi del miglioramento genetico

Gli obiettivi di selezione di queste varietà rispecchiano quelle che sono le attuali richieste del settore:

  • resistenza alle principali patologie come maculatura bruna, colpo di fuoco batterico e anche alla valsa del pero (Valsa ceratosperma), responsabile di cancri rameali. Nel corso degli anni sono anche stati individuati alcuni genotipi resistenti a psilla e al “Pear decline” (fitoplasmi) che, non avendo però caratteri pomologici adatti alla commercializzazione, possono essere validi punti di partenza per nuove linee di incrocio per la resistenza
  • nuove tipologie di forma e aspetto del frutto ad elevato standard qualitativo. In particolare, la ricerca mira a sviluppare tipologie di frutti a polpa croccante e succosa, dolce e aromatica, anche adatte ad un consumo “rapido” tipo snack e possibilmente con un aspetto accattivante, con una colorazione rossa o bicolore della buccia.
  • ampliamento del calendario di maturazione, soprattutto nel periodo autunno-invernale, carente di varietà che maturano successivamente ad Abate Fétel e Kaiser.
  • comportamento agronomico. Ogni selezione viene valutata, in un arco di tempo di svariati anni, per studiarne in campo la produttività, la rapida entrata in produzione, l’affinità d’innesto con i vari cotogni, la possibilità di limitare la vigoria, con genotipi ad habitus “dwarf” o compatto per una più semplice gestione degli alberi. Infine, accanto a queste linee di selezione continua tuttora lo studio legato all’auto-incompatibilità per cercare di migliorare la limitata allegagione.

Leggi l'articolo Breeding all’Università di Bologna: il mercato privilegia le pere rosse pubblicato su rivista di Frutticoltura 9/2019


I partner ospitati hanno avuto la possibilità di incontrare uno dei breeder, Vincenzo Ancarani, e le Knowledge Transfer Manager del KTO, in un’occasione di confronto sulle caratteristiche delle singole varietà, sulle tecniche di gestione della pianta e sulla possibile valorizzazione della frutta sul mercato.

Hanno partecipato partner di lunga data dal Sud Africa e partner da Paesi Bassi, Francia, UK e Spagna con progetti di test a diversi livelli, dai più avanzati alle prime osservazioni.

Uno spazio è stato riservato alla pericoltura italiana, in particolare con il comitato tecnico Unapera, con il coordinamento di Stefano Foschi, per un aggiornamento specifico su Early Giulia™ e le selezioni rosse.

pere
Partner europei

Bando per la promozione della pera Igp

Le varietà da sole non bastano. Per rilanciare la filiera della “Pera Igp dell’Emilia Romagna” la regione Emilia-Romagna ha approvato un bando da 600mila euro per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti di promozione del prodotto Pera dell’Emilia-Romagna Igp.
Sono ammissibili per la richiesta dei fondi, tutte le attività e le spese riconducibili all’attività di promozione finalizzate alla divulgazione di conoscenze scientifiche e nutrizionali destinate a sensibilizzare al consumo consapevole del prodotto “Pera dell’Emilia Romagna IGP”, quali per esempio l'organizzazione e la partecipazione a concorsi, fiere ed esposizioni, la produzione di pubblicazioni destinate a sensibilizzare il grande pubblico in merito al prodotto “pera Igp” ecc.

Possono accedere ai contributi previsti:
1. consorzi di tutela delle Dop e Igp riconosciuto ai sensi del Reg. (Ue) n. 1151/2012;
2. consorzi di promozione economica di prodotti di cui alle lettere b) e c) dell’art. 2 della legge regionale, a condizione che il consorzio rappresenti almeno la maggioranza del prodotto o dei prodotti stessi;
3. consorzi o associazioni che rappresentino almeno il 25% degli operatori iscritti all’albo regionale dei produttori biologici;
4. consorzi di grado ulteriore costituiti dall’unione di quelli previsti nelle precedenti lettere a, b e c.

L'intensità dell’aiuto è pari al 70% della spesa ammessa. La spesa minima ammissibile a contributo non può essere inferiore a euro 250.000 mentre la spesa massima ammissibile verrà determinata in base al numero delle domande presentate e comunque nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.
Le domande di contributo (che dovranno essere sottoscritte dal legale rappresentante con firma digitale e dovranno essere redatte sulla modulistica che sarà approvata con determina Regionale) andranno presentate entro il 10 agosto 2024 tramite Pec all’indirizzo agrapa@postacert.regione.emilia-romagna.it.

Buone varietà e finanziamenti per rilanciare la pericoltura - Ultima modifica: 2024-08-01T12:17:49+02:00 da Sara Vitali

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome