Madrid, 24 maggio 2013.- Il ministro di Economia e Competitività, Luis de Guindos,
e quello di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, Miguel Arias Cañete, hanno
presentato lo scorso 20 maggio un documento che descrive le "Linee
strategiche per l'internazionalizzazione del settore agroalimentare" nel
quale si include FRUIT ATTRACTION come una delle azioni proposte per rafforzare
e migliorare il settore di frutta e ortaggi.
In questa pubblicazione si sottolinea specificamente la necessità di
"rafforzare FRUIT ATTRACTION promuovendo questa fiera nelle zone di
produzione dove esiste ancora un ampio potenziale di crescita e all'estero
attraverso le Sezioni Agricoltura delle ambasciate spagnole nel mondo".
Alcuni mesi fa si è costituito il Gruppo di lavoro per
l'internazionalizzazione del settore agroalimentare (GTISA), presieduto dal
Segretariato generale di agricoltura e alimentazione, per promuovere
l'internazionalizzazione del settore agroalimentare. A partire da questo
momento, esiste uno strumento di coordinamento interministeriale nel quale si
possono stabilire strategie comuni per avanzare verso questo obiettivo e un
soggetto unico che consente di offrire soluzioni alle imprese
che desiderano consolidare la propria presenza internazionale.
In questa relazione, elaborata dal Gruppo di
lavoro, sono intervenuti rappresentanti del ministro di Economia e
Competitività e del ministro di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, oltre
alle organizzazioni settoriali più rappresentative del settore agroalimentare,
tra cui FEPEX che, insieme a IFEMA, organizza FRUIT ATTRACTION, Fiera
internazionale del settore di frutta e ortaggi, che si terrà dal 16 al 18
ottobre nei padiglioni 5, 7 e 9 della Fiera di Madrid.
Dati del settore spagnolo
Secondo il documento "Linee strategiche per l'internazionalizzazione
del settore agroalimentare", la Spagna è uno dei primi 10 produttori
mondiali di agrumi, frutta e ortaggi e si colloca al sesto posto per la
produzioni di agrumi, al settimo per quella di frutta e al nono per quella di
ortaggi.
Europa spicca come regione produttrice e
l'attività è concentrata in pochi paesi. A livello regionale, la Spagna occupa
la seconda posizione dietro all'Italia con poca differenza. La produzione
spagnola rappresenta il 25% di quella dell'UE.
Per quanto riguarda il Commercio estero, la
pubblicazione segnala che Spagna e Stati Uniti si alternano nella prima
posizione come principali esportatori mondiali, secondo l'anno considerato,
seguiti da Paesi Bassi e Cina.
La bilancia commerciale spagnola è nettamente
positiva, sia per la frutta che per gli ortaggi, e la evoluzione è stata
positiva negli ultimi anni. Il settore, infatti, è il più importante nella
bilancia commerciale agroalimentare. Dal 2000 al 2011 il valore delle
esportazioni è aumentato del 71% e quello delle importazioni il 51%.
Il 93%
delle esportazioni è destinato al mercato comunitario (soprattutto Germania,
Francia e Regno Unito), vista la deperibilità dei prodotti, mentre il 7%
restante è assorbito da paesi terzi come Russia, Svizzera e Norvegia.
Tra il
2000 e il 2011 la percentuale di incremento del valore delle esportazioni
destinate all'UE è stata del 57% e quella verso paesi terzi del 112%. Nel 2012,
il saldo per la frutta è stato di 4695 milioni di € e per gli ortaggi 3382
milioni di €.