Economie di scala ed efficienza
della filiera sono
ormai due punti imprescindibili
per creare valore d’impresa
e per i propri soci. Per centraremeglio
questi obiettivi Apofruit
e Terremerse hanno stretto
un accordo commerciale e gestionale.
Non una fusione, ma una
rete d’impresa, in cui le rispettive
competenze vengono integrate.
L’accordo prevede l’integrazione
del segmento produttivo
ortofrutticolo di Terremerse nel
modello gestionale di Apofruit
sia per quanto riguarda il magazzino,
uniformando i sistemi
informatici e il controllo dei costi,
sia attraverso una graduale
armonizzazione delle procedure
di conferimento, acconto e
pagamento dei soci che però rimarranno
distinti per ogni cooperativa.
Le modalità di conferimento
e campionatura, i tempi
di acconto e le liquidazioni saranno
da subito le stesse per i
kiwi e il biologico.
Terremerse aderirà anche a
Mediterraneo Group, il network
commerciale di cui Aprofruit è
capofila, nato per la valorizzazione
all’estero dei prodotti ortofrutticoli:
così potrà svilupparsi
verso i mercati asiatici e il
Golfo Persico e avviare progetti
di internazionalizzazione.
L’integrazione gestionale
consentirà ad Apofruit di utilizzare
lo stabilimento di Terremerse
di Faenza come centro di
ritiro, un’area dove la cooperativa
era scoperta e in cui ha intenzione
di incrementare i soci.
«Apofruit, negli ultimi anni
– dichiara il direttore generale
Renzo Piraccini – è cresciuta incorporando
altre imprese cooperative,
razionalizzando i processi
produttivi e commerciali.
Altre fusioni renderebbero la
macchina organizzativa troppo
pesante, perciò pensiamo che la
rete d’imprese sia lo strumento
più adatto per continuare a crescere
guadagnando in flessibilità
ed efficienza».
Terremerse, invece, diventerà
per Apofruit partner di riferimento
per le agroforniture, di cui
è uno dei maggiori distributori
nazionali. Tra le due cooperative
verrà sviluppata una serie di
azioni per migliorare l’efficienza
e la competitività delle aziende
agricole dei produttori associati,
in particolare armonizzando le linee
tecniche di difesa e condividendo
impiantistica, knowhow
e ricerca e sviluppo di principi attivi
oltre a estendere ai soci Apofruit
il pagamento delle agroforniture
in conto conferimento.
«Questo accordo di rete –
commenta l’amministratore delegato
di Terremerse Gilberto
Minguzzi – si basa sull’armonizzazione
degli standard produttivi
al livello più alto di competitività
per convergere nelle
scelte commerciali strategiche.
Saremo così capaci di aprirci alle
dimensioni globali del mercato
per coglierne le opportunità.
Avremo maggior forza nelle
proposte di innovazioni tarate
sui gusti dei mercati lontani che
ci prefiggiamo di raggiungere».
E dal 2015 si ipotizza la costituzione
di una Aop tra le due
Op di riferimento, Apofruit e
PempaCorer.