L’innalzamento delle temperature e la variabilità climatica stanno incidendo negativamente sulla produttività, sulla risposta agli stress biotici e sulla qualità dei prodotti finali in particolar modo su specie da frutto che appartengono al patrimonio varietale italiano. Risulta quindi necessario individuare nuovi pool genetici ad oggi ancora inesplorati che possano essere introdotti in programmi di breeding, potenziare i programmi di breeding già in essere, approfondire le conoscenze sui meccanismi di resistenza di materiali autoctoni e, non da ultimo, implementare gli approcci biotecnologici al fine di ottenere nuove varietà più resilienti, senza rinunciare alle risorse genetiche preesistenti.
È in questo contesto che si è inserito il progetto Valfruit (Valorization of genetic resources to improve fruit crops), nato come bando a cascata del programma di ricerca dello Spoke 1 di Agritech, con l’obiettivo principale di generare materiali genetici nuovi ed informazioni che permettano di ottenere colture più resilienti alle conseguenze dei cambiamenti climatici (ad esempio la carenza idrica), che necessitino di minori input (fitosanitari e di irrigazione) e che si adattino maggiormente anche alle aree marginali.
Sono partner di progetto l’Università degli Studi di Verona (che ne è capofila), l’Università degli Studi di Palermo, il Consorzio italiano vivaisti (CIV), il laboratorio chimico Sicural, il centro di saggio Agrigeos e la società agricola Difesa di Canneto di Del Core Massimiliano & C.
Se ne parlerà in dettaglio al webinar di martedì 28 ottobre dalle 16.30 alle 18.30. La partecipazione è gratuita.
Le azioni portate avanti da Valfruit hanno riguardato:
- caratterizzazione della diversità genetica e fenotipica di collezioni di materiali autoctoni e di genotipi di particolare interesse salutistico;
- applicazione ed implementazione di approcci fenomici innovativi per lo studio di caratteri migliorativi e di resilienza;
- validazione ed implementazione di strumenti di selezione assistita sviluppati nell’ambito di programmi di breeding per la costituzione di nuove varietà;
- ottimizzazione di tecniche di rigenerazione ed evoluzione assistita (Tea) in specie e/o varietà recalcitranti al fine di migliorarle geneticamente mantenendone invariate le caratteristiche produttive ed organolettiche.
Programma
Presentazione del progetto Valfruit Spoke 1 Agritech
Raffaella Balestrini, CNR
Sara Zenoni, Università di Verona
Metodologie per la caratterizzazione genetica e fenotipica
- Antichi genotipi di melo e pero siciliano per affrontare le sfide climatiche - Annalisa Marchese, Università di Palermo
- Il pangenoma di arancio rosso - Niccolò Rossi, Università di Verona
- Il profilo aromatico di frutti di pesco in differenti stadi di sviluppo - Simone Baudino, Sicural s.r.l. consortile
Utilizzo di marcatori molecolari per caratteri di qualità su popolazioni segreganti
- Applicazione di tecniche di selezione assistita in popolazioni segreganti di melo - Marzio Zaccarini, Consorzio Italiano Vivaisti (CIV)
- Caratterizzazione di genotipi di uva da tavola per la resistenza agli stress - Massimiliano Del Core, società agricola Difesa di Canneto
Nuovi approcci di miglioramento genetico
- Fenotipizzazione di agrumi Tea in condizioni di stress abiotico con il sistema Plantarray - Marco Acciai, Agrigeos srl
- Genome editing nelle specie arboree: sfide e strategie - Alessandra Amato, Università di Verona
TAVOLA ROTONDA
- Relatori progetto
- Alessandra Gentile, Università di Catania
- Davide Vernocchi, Apoconerpo
Domande e risposte 10 min
Modera: Sara Vitali, giornalista Edagricole