La fragolicoltura nel Metapontino rappresenta un punto saldo nell’economia agricola regionale, dato confermato dal continuo aumento delle superfici in coltivazione. Tale trend è da ricercare nei buoni risultati economici conseguiti dai fragolicoltori, con un aumento delle superfici tra chi storicamente pratica questa coltura e l’ingresso di nuovi produttori. Da stime recenti si è verificata una diminuzione del 3% delle superfici che tuttavia non impedisce alla Basilicata di confermarsi la prima regione italiana per la coltivazione di questa specie.
Con una conferma di Sabrosa nello standard varietale con circa l’80%, un certo interesse lo suscitano Melissa, Marisol e Sabrina, introdotte per la precocità di maturazione, mentre per la produzione autunnale si conferma Florida Fortuna.
Candonga® Sabrosa* è leader indiscussa dello standard varietale del Metapontino affermatasi soprattutto grazie alle ottime caratteristiche organolettiche, grazie anche al lavoro di sviluppo svolto dai fragolicoltori, che hanno messo a punto una tecnica colturale che consente a questa cultivar di esprimere al meglio le sue caratteristiche quanti-qualitative.
Altre varietà sono coltivate nel panorama varietale locale e precisamente:
• Sabrina, simile a Candonga per caratteristiche qualitative, aspetto e grado zuccherino del frutto, ma più produttiva;
• PIR 5, interessante soprattutto per la produttività, ma che non ha avuto la diffusione prevista, con frutti non sempre qualitativamente interessanti;
• Jonica, che ha dato migliori risultati in termini produttivi rispetto a PIR 5, ma che non ha avuto molta diffusione;
• Florida Fortuna, con risultati produttivi alterni, fenomeno legato al collasso delle piante, dovuto, probabilmente a scarsa qualità del materiale di propagazione;
• Rabida, varietà selezionata da FNM in Spagna, di media produttività e discrete caratteristiche organolettiche dei frutti;
• Flaminia, italiana, selezionata dal CIV di Ferrara, interessante per la produttività; di valore medio le caratteristiche dei frutti;
• Flavia, anch’essa selezionata dal CIV, interessante per la precocità; media la produttività, di valore medio le caratteristiche dei frutti;
• Melissa, varietà introdotta di recente nei campi commerciali, interessante per la produttività e precocità; frutti con discreti caratteri organolettici.
La sperimentazione varietale
Gli studi di adattamento varietale vengono condotti dall’Aa. Sper.le “Pantanello” dell’Alsia a Metaponto (Mt), in collaborazione con il Crea di Forlì. In questa sperimentazione sono in osservazione piante fresche e cime radicate. In tale ambito (mediamente vengono testate annualmente circa 40 tra e selezioni e cultivar) risultati interessanti si stanno avendo con Flaminia, Margherita, Sabrina, le nuove Melissa e Marisol, oltre alla consolidata Candonga® Sabrosa* riferimento in ambito progettuale per le caratteristiche organolettiche ottimali dei frutti. Per questa varietà si affermano le migliori performance del materiale di propagazione di provenienza polacca rispetto a quello spagnolo.
I dati produttivi osservati negli anni di sperimentazione sono stati influenzati dal clima; l’andamento climatico del 2017 ha penalizzato le varietà precoci come Marisol, Melissa e le stesse varietà del CIV di Ferrara Flaminia e Flavia. In tali condizioni si sono verificate perdite produttive per frutti deformati e solo successivamente hanno recuperato in termini quantitativi a danno della qualità del prodotto, sia in termini di contenuto zuccherino che di consistenza.
Alcune varietà hanno manifestato un comportamento costante tanto come piante fresche, quanto come cime radicate, come Sabrina e Margherita che hanno avuto un comportamento produttivo interessante con dati pomologici al di sopra della media. Rispetto alla precocità di produzione, aspetto non presente per Candonga, un comportamento interessante l’ha avuto Flavia, anche se alla distanza la produzione è diminuita, con caratteri qualitativi dei frutti solo medi. Si conferma per produttività Margherita sia come pianta fresca, sia cima radicata, con valori qualitativi al di sopra della media per entrambe le tipologie di piante.
Tra le nuove varietà poste a confronto, si ricordano Melissa, interessante per produttività e precocità, ma di medie caratteristiche organolettiche; per questi aspetti la varietà che ha destato maggiore interesse è Charlene con produttività e caratteristiche organolettiche (°Brix, consistenza e sapore dei frutti) in linea con l’affermata Sabrosa.
In Basilicata ormai la fragola è una coltura affermata, soprattutto nel Metapontino, dove nel corso degli ultimi 50 anni ha avuto sempre un ruolo leader nelle produzioni ortofrutticole. Nel 2018 la superficie si è attestata in maniera costante sugli 870 ha, dato che ha da sempre rappresentato il punto di massima diffusione per questa coltivazione, anche se va ricordato che una diffusione su larga scala, non accompagnata da conoscenze colturali, in passato, ha determinato il declino della coltura per una despecializzazione nella coltivazione.
Però il contesto produttivo maturato intorno a questa specie è tale che il ridimensionamento della stessa sarà minore e comunque non condizionato dalla fase produttiva, ma da quella commerciale. La presenza di Candonga® Sabrosa*, che assicura un prodotto di alta qualità molto apprezzato dai mercati, consente sicuramente un approccio più positivo per questa coltura e potrà proteggerla da eventuali insuccessi commerciali.
Allo scopo è importante lo sforzo a livello locale di trasmettere la qualità del prodotto attraverso l’attività di valorizzazione che il consorzio Candonga “Top Quality” sta perseguendo in questi anni.
La fragola si conferma coltura leader nel Metapontino
Continuano i test sperimentali dell’Azienda Pantanello dell’Alsia