Il mercato dei prodotti ortofrutticoli durante la settimana ha avuto un andamento ondivago, senza una tendenza netta. L’aumento delle temperature rende le quotazioni di alcuni articoli più basse, un andamento che potrebbe essere il prodromo di ulteriori abbassamenti con la settimana entrante. In ribasso prodotti quali le bietole, alcune tipologie di carciofi (Te.Ma a 0,20-0,30 euro capolino, romaneschi extra a 0,90-1 euro l’uno, gli Apollo possono costare un po’ meno), le lattughe (Trocadero hanno perso 30 cent in due settimane, Gentile a 1-1,15 euro kg), i radicchi tondi (Treviso Tardivo Igp in discesa a 2,80-3,50 euro, Treviso lungo a 1-1,30 euro kg), i peperoni (che hanno perso quello che avevano guadagnato precedentemente), i pomodori a grappolo, i sedani e le zucchine medie (-35 cent in due settimane). Al contrario sono rialzati i prezzi di articoli quali i finocchi, le indivie ricce e scarole, le melanzane (+75 cent in due settimane), i pomodori ciliegini (terza settimana di crescita).
Per la frutta ancora un ribasso per le arance Tarocco, stabili le Washington. In netta discesa le ultime clementine comuni nazionali – veramente forte l’offerta spagnola della cv Hernandina. Stabili le mele (i dati sugli stock danno una situazione in prospettiva piuttosto buona). Per le pere si nota un lieve rialzo per le ultime Kaiser.
Passando a qualche ulteriore dettaglio: i mandarini tardivi sono ripassati in aumento 1x a strati a 1,10-1,20 euro kg, il calibro 3 a 0,70-0,85 euro kg.
Il mercato dell’actinidia sembra stabile. In aumento le fragole siciliane mentre sono in arrivo le prime Candonga dalle colture protette lucane (5,50-6,50 euro kg) da notare arrivi sia dalla Spagna ma anche dalla Grecia (questi ultimi a prezzi similari rispetto ai prodotti italiani, le fragole spagnole sono assai più economiche).
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