Le quotazioni dei prodotti ortofrutticoli durante la prima settimana di giugno hanno avuto una certa tendenza al ribasso. Si è trattato di ribassi di entità in genere abbastanza limitata, che hanno però interessato diverse merceologie.
Orticole: in discesa quindi i prezzi degli ultimi asparagi (una quarantina di cent kg in meno sono oggi in commercio i calibri più grossi), della coda produttiva dei cavolfiori (0,85 euro in due settimane), delle melanzane ovali (le lunghe in alto, fino a 1,20 euro circa), dei peperoni gialli, dei pomodori insalatari e ciliegini, dei radicchi tondi (dall’Abruzzo), delle zucchine. In basso anche le angurie: il prodotto che arriva dall’estero (es. Grecia, Egitto) è tanto e viene piazzato a prezzi molto concorrenziali (0,35 euro kg per le tipologie Krimson Sweet).
Anche per la frutta si notano ribassi per le ciliegie (i prodotti dalla Puglia hanno subito danneggiamenti molto forti – nettamente diminuite le raccolte dal punto di vista quantitativo e anche qualitativo) come anche le fragole (sul mercato sono arrivati però anche i prodotti di montagna per es. dal Trentino venduti fra i 5 e i 6 euro kg).
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