La settimana precedente la Pasqua ha visto un buon andamento degli scambi, e la domanda è risultata attiva e vivace.
Anche l’offerta è in aumento, complice le temperature senz’altro miti. Nel complesso si è quindi notato un assestamento al ribasso delle quotazioni, che tuttavia è stato in genere minore dei precedenti rialzi. A condizionare il mercato europeo per quanto riguarda alcuni articoli (peperoni, lattughe, pomodori) è anche la scarsa offerta proveniente dalla Spagna – nelle regioni iberiche di produzione (Almeria, Murcia…) le pessime condizioni metereologiche di febbraio/marzo hanno decurtato la produzione (es. lattughe iceberg: 30% e oltre) e chiaramente la mancanza della pressione spagnola si fa sentire ovunque nel continente.
Ortaggi: tendenziali ribassi su cavolfiori e cavoli broccoli (questi ultimi, per es. avevano guadagnato 35 cent e in settimana ne hanno persi 15), per i finocchi, per le lattughe (qui si sono persi 35 cent in due settimane – Lattughe Gentile a 1,20 euro/kg circa, le provenienze venete possono costare una ventina di cent in più), per le indivie ricce e scarole, per i radicchi di Chioggia (ma solo una decina di cent kg).
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