Le contrattazioni dei prodotti ortofrutticoli hanno avuto una ben chiara tendenza rialzista. Scorrendo i listini delle quotazioni orticole si nota un gran numero di aumenti – pochi i ribassi in genere focalizzati sulla stabilizzazione al ribasso di articoli che nelle scorse settimane erano di molto cresciuti.
In rialzo quindi gli asparagi (i prodotti pugliesi 16+ fra i 5 e i 7 euro kg, i campani 6/16 attorno a 3 euro kg, bianchi veneti 16+ fino a 8,50 euro kg), i cavoli cappucci e verza (entrambi attorno a 0,70 euro kg – stabili i cavolfiori), i cavoli broccoli (+45 cent in due settimane), i finocchi (che avevano perso qualche cosa in precedenza), le indivie ricce e scarole, i peperoni (rossi e gialli hanno adesso lo stesso prezzo), i pomodori costoluti, a grappolo e ciliegini (cuore di bue a circa 2 euro kg, tipologie Merinda a 3,50 euro kg, tipologia Piccadilly a 1,80 euro kg circa), i radicchi di Chioggia e di altra tipologia (Treviso Igp sale 5,50 euro kg circa, Verona a 1,70-2,00 euro kg, Castelfranco extra a 2,30-3,00 euro kg) e i sedani verdi. I ribassi hanno riguardato lattughe e melanzane, ma sono stati inferiori ai forti guadagni che si erano verificati nelle due settimane prima.
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