Dalle rilevazioni effettuate nei mercati all’ingrosso ortofrutticoli nazionali appartenenti alla Rete di Imprese Italmercati, la diffusione del Coronavirus attualmente non ha ancora influenzato negativamente le commercializzazioni caratterizzate da buoni volumi di merce e un livello della domanda medio alto. Soltanto alcuni prodotti risultano influenzati. Nello specifico possiamo osservare incrementi di prezzo per mele, arance, limoni, patate e negli ultimi giorni di marzo carote e finocchi. Altro prodotto che risente, in questo caso in negativo, dell’influenza dell’epidemia sui comportamenti d’acquisto dei consumatori è la fragola e in misura minore sono i carciofi. Di seguito i prodotti che hanno subito leggeri incrementi.
Leggi le variazioni % dei prezzi (€/kg) dei principali prodotti commercializzati
Arance
La campagna del 2019-2020 per le arance tarocco non è stata particolarmente fortunata in quanto caratterizzata da una produzione bassa a cui è coinciso un basso livello della domanda causato dalle temperature elevate che hanno caratterizzato l’inverno appena trascorso. L’attuale incremento delle quotazioni è determinato da un lato dall’esaurimento della produzione e dall’altro da un aumento della domanda di prodotti ad alto contenuto vitaminico da parte del consumatore. I prezzi, per quanto leggermente al di sopra della media non sono, però, insoliti per il periodo. Per quanto riguarda le arance bionde, la cui offerta è costituita da prodotto nazionale e prodotto di importazione (Spagna e Nord Africa), le quotazioni si mantengono essenzialmente stabili anche se si osserva un incremento nell’ultimo periodo determinato da un aumento della domanda dovuto sempre alla ricerca, da parte del consumatore, di prodotti contenenti molte vitamine. La situazione potrebbe rientrare in virtù dell’aumento dei flussi di importazione provenienti soprattutto dall’Egitto.
Mele
Per quanto riguarda le mele, è stato registrato un incremento, anche in questo caso, leggermente superiore alla media del periodo, dovuto da un lato all’aumento della domanda del consumatore che vuole acquistare prodotti ad alto contenuto vitaminico e dall’altro a un rallentamento dell’operatività delle aziende causato dalla necessità di rispettare norme anti-contagio.
I quantitativi stoccati rimangono al momento consistenti per cui, anche in vista di una riorganizzazione del lavoro, la situazione potrebbe stabilizzarsi nel giro di qualche settimana.
Carote
Negli ultimi sette giorni si è osservato un forte incremento dei prezzi di questo prodotto. Nonostante sia iniziata la nuova raccolta, i quantitativi non sono ancora consistenti soprattutto a causa della difficoltà di trovare manodopera in campagna e a causa della necessità di ridurre il personale all’interno degli stabilimenti di lavorazione del prodotto.
Fragole
L’andamento dei prezzi della fragola è particolarmente insolito considerando che la produzione è in aumento e che la qualità del prodotto sia eccezionale quest’anno. Nonostante questo, il livello della domanda riscontrata all’interno dei mercati all’ingrosso è bassa, forse a causa di comportamenti di acquisto influenzati dalla psicologia del consumatore che, riscontrando una evidente difficoltà nel fare la spesa, preferisce acquistare prodotti che si conservano per più tempo.
Patate
È l’unico ortaggio per il quale si è osservato un leggero incremento determinato dalle difficoltà di trasporto tra il nord Europa e l’Italia dovuto al fatto che molti autisti nordeuropei si sono rifiutati di trasportare i prodotti in Italia temendo di dover scontare un periodo di quarantena. Anche in questo caso l’aumento, per quanto non consistente, dal momento che la produzione stoccata è piuttosto elevata, dovrebbe rientrare nel giro di qualche settimana.
