Poche alternative al mercato fresco nell’attuale contesto commerciale
L’Italia e gli altri Paesi mediterranei dell’Ue (Spagna, Grecia e Francia) assicurano ogni anno la parte più consistente della produzione comunitaria di frutta a nocciolo, tra cui anche quella di albicocche.
CILIEGIO – Crescenti potenzialità per i prodotti di alta qualità
Intervista a due voci in concomitanza del Convegno Nazionale del Ciliegio svoltosi a Vignola lo scorso 25 febbraio. Abbiamo chiesto a due dei maggiori esperti italiani di cerasicoltura, il Dr. Walter Monari (responsabile del Consorzio della Ciliegia, della Susina e della Frutta tipica di Vignola) e il Dr. Luigi Catalano (Agrimeca Grape and Fruit Consulting di Bari) quali risposte il Convegno è in grado di dare su tematiche di particolare attualità
Monitoraggio e previsione delle rese e della pezzatura dei frutti...
La frutticoltura di precisione sta assumendo un proprio posto nel panorama tecnico, mentre sul fronte della ricerca si lavora attivamente alla definizione di ulteriori modelli previsionali di crescita dei frutti e di stima della produzione che permettano di ottenere informazioni strategiche come la distribuzione in classi di pezzatura alla raccolta, perché consente agli operatori commerciali di definire con maggior anticipo di grande interesse per definire le strategie di vendita e posizionamento del prodotto sul mercato.
Buone prospettive per l’ortofrutta bio col supporto delle nuove tecnologie
I numeri in costante crescita, sia sul fronte dell’offerta, sia sul fronte dei consumi, premiano soprattutto il comparto ortofrutticolo, dove l’Italia riveste ancora un ruolo di leader a livello internazionale, nonostante la forte crescita della Spagna. Necessario sviluppare una maggiore efficienza produttiva nelle fasi della coltivazione e del post-raccolta, ma anche garantire livelli qualitativi uguali o superiori agli analoghi prodotti convenzionali visti i maggiori costi di coltivazione e vendita.
Frutta e ortaggi biologici in controtendenza rispetto alla crisi
Il trend positivo dell’ortofrutta a marchio biologico nel contesto di generale arretramento dei consumi complessivi è l’indizio di un cambiamento culturale nel comportamento di acquisto delle famiglie italiane. Pur rimanendo simbolo di un modello di consumo attento alla salute e alla sostenibile ambientale, i prodotti “bio” cominciano ad affrontare il problema del prezzo e della convenienza: sempre più strategico sarà il buon rapporto qualità-prezzo.
L’actinidia in Italia e nel mondo tra concorrenza e nuove opportunità
Strategica appare l’organizzazione di filiera del settore, al fine di affrontare il mercato con idonee quantità di regole comportamentali. Troppe le azioni speculative mal ripagate.
Ortofrutta da raccontare
Migliora la salute, ma non va promossa come medicina. Vanno evocati territorio, qualità, sapori-odori esperienze
Cibus: nuova legge per la quarta gamma
Le nuove disposizioni riguardano tutta la filiera, tra esse la temperatura costante
Per conquistare il mercato servono prodotti meno ordinari
Non bastano Igp e tipicità produttiva:l’allargamento delle tradizionali quote di mercato e la possibilità di penetrazione sui nuovi sbocchi commerciali discendono da un’efficace capacità di valorizzare la diversità dell’offerta italiana.
Il controllo dell’atmosfera
Le applicazioni di AC e AM sugli
ortaggi freschi in post raccolta
variano a seconda della specie.
Al Cama2013 a Trani presentati i
risultati di alcune ricerche sul
comportamento di colture
tipiche della produzione
pugliese