Dopo la lunga fase recessiva il 2015 sembra avviato a una piccola, ma costante ripresa dell’economia. Gli indicatori macroeconomici e le indagini qualitative come quella recentissima sul tasso di fiducia delle imprese e delle famiglie, scrutati con ansia, appaiono moderatamente favorevoli. La dinamica del Pil, cioè della ricchezza prodotta dal Paese, è più positiva di quella prevista sino allo scorso mese e, secondo la Banca d’Italia, a fine anno dovrebbe arrivare all’1%, superiore allo 0,7%-0,8% delle previsioni precedenti di tutti gli osservatori. Il valore delle vendite al dettaglio è in crescita dopo circa due anni di segni negativi. I dati fino ad agosto 2015 danno un aumento dell’1,3% rispetto all’agosto 2014. I prodotti alimentari sono all’1,4% e contribuiscono alla ripresa, sia pure modesta. Quelli di origine vegetale sono in crescita più marcata, più per la frutta e meno per la verdura, grazie a un’estate particolare sui versanti dell’offerta e della domanda. In questo contesto la IV gamma guida la vera e propria riscossa nella grande distribuzione dove sale quasi dell’11% in valore e del 9,3% in volume. L’aumento più consistente dell’ortofrutta reca un’importante costatazione: nonostante le difficoltà economiche il potenziale di crescita della IV gamma resta elevato, confermando una tendenza nota da tempo.
La ripresa è iniziata
I dati sull’andamento della IV gamma nel 2014 segnano, per il secondo anno consecutivo, un arretramento del valore della produzione che scende a 721 milioni di € (-2,2%) rispetto al 2013 e del volume che perde lo 0,4% (vedi box). Le aspettative per il 2015 sembrano trovare conferma nei primi dati che danno in crescita sia la quantità prodotta sia il valore. I dati delle vendite mostrano il superamento delle innegabili difficoltà degli anni scorsi, peraltro condivise con gli altri consumi, alimentari e non. Il comparto ha reagito in modo efficace, tanto più che comprende prodotti maturi come gli ortofrutticoli puntando ad una diversificazione che però comporta prezzi di vendita al pubblico più elevati del corrispondente prodotto tradizionale. La mossa di ridurre i prezzi o quanto meno di contenerli con formule promozionali o con presentazioni come quelle vendute al pubblico a 0,99 o 1 € a confezione ha certamente contribuito a far conservare alla IV gamma la quota di mercato che aveva conquistato. È proseguita la diversificazione con nuove proposte al consumatore che hanno assecondato le nuove tendenze dei consumi.
L’evoluzione del comparto nel periodo agosto 2014 - agosto 2015 è indicata dalla differente dinamica delle vendite dei diversi prodotti (fig. 1). Le insalate confermano il loro ruolo guida rispetto agli altri prodotti. Gli aumenti più rilevanti riguardano i corrispondenti valori. Le verdure da cuocere hanno un buon incremento quantitativo, ma uno molto più modesto dei prezzi. Il contrario avviene per le verdure di V gamma, a conferma del fatto che il consumatore mostra un maggior interesse per il servizio incorporato nel prodotto rispetto al costo che questo implica.
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