L’adozione delle biosolutions nel settore agricolo e frutticolo italiano è in forte crescita a conferma dell’impegno concreto verso la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale. A dirlo è un’indagine su oltre 200 aziende frutticole italiane condotta da Agri2000 Net, società di servizi e ricerca in agricoltura, nella quale emerge che l’84% impiega biosolutions, evidenziando una transizione sempre più decisa verso pratiche agricole innovative e rispettose dell’ambiente. Le biosolutions comprendono mezzi tecnici di origine naturale per la difesa, la nutrizione speciale e la biostimolazione delle colture, come bioerbicidi, bioinsetticidi, biofungicidi e biostimolanti.
Tutte le novità del settore saranno presentate al Biosolutions International Event (BIE), Salone specializzato organizzato da Agri2000 Net all’interno di Macfrut, fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta in programma da martedì 6 a giovedì 8 maggio 2025 al Rimini Expo Centre. Il BIE è l’evento di riferimento per il sud Europa e i Paesi del Mediterraneo per conoscere le Biosolutions e le tecnologie innovative per le colture ortofrutticole.
I risultati dell’indagine
Entrando nel merito dell’indagine di Agri2000 Net, tra le biosolutions più adottate per la difesa emergono i biofungicidi (86%), i feromoni (66%) e i bioinsetticidi (51%), mentre i bioerbicidi si attestano all’1,8%.
Le principali motivazioni alla base di questa transizione sono: la preferenza per prodotti a basso rischio per l’ambiente e la salute (82%), la necessità di ridurre i residui (78%), la vicinanza ad abitazioni o luoghi frequentati dalla popolazione (65%) e le problematiche legate alle resistenze (45%).
Tuttavia, permangono alcune criticità che rendono più complessa l’adozione di queste soluzioni. Per le Biosolutions destinate alla difesa, il 51% degli agricoltori segnala il costo elevato rispetto ai prodotti di sintesi, il 39% è preoccupato dall’elevato numero di applicazioni necessarie e il 34% evidenzia risultati non sempre affidabili. Nonostante ciò, il 57% dei frutticoltori intervistati prevede un aumento dell’uso dei prodotti di biocontrollo nei prossimi tre anni.
Per quanto riguarda la nutrizione, l’86% degli agricoltori utilizza concimi organici e ammendanti, oltre il 56% impiega biostimolanti con marchio CE e il 38% biostimolanti registrati a livello nazionale. Il 34% degli intervistati, inoltre, ha dichiarato di utilizzare prodotti registrasti come corroboranti.
Riguardo ai biostimolanti, le principali motivazioni alla base del loro impiego sono il miglioramento della qualità del prodotto (59%) e la riduzione degli stress abiotici (es. siccità, salinità, stress da freddo per il 56%).
Anche in questo ambito emergono delle criticità: il 53% segnala il costo elevato, il 33% è preoccupato dall’elevato numero di applicazioni necessarie e il 30% evidenzia risultati non sempre affidabili. Nonostante ciò, il 52% dei frutticoltori intervistati prevede un incremento dell’uso di biostimolanti nei prossimi tre anni.
Parallelamente, l’innovazione in agricoltura passa anche attraverso l’adozione di tecnologie per la sostenibilità. Attualmente, il 72% delle aziende ha già introdotto strumenti tecnologici per rendere più efficiente e sostenibile la produzione agricola. Tra le tecnologie più diffuse spiccano le trappole a feromoni (utilizzate dal 94% delle aziende che adottano tecnologie per la sostenibilità), i sistemi di supporto decisionale (DSS) per il controllo di insetti e funghi (65%) e quelli per il risparmio idrico (36%). Inoltre, strumenti avanzati come la distribuzione dei fertilizzanti a rateo variabile (18%), droni per il monitoraggio (4%) e robot per il diserbo (2%) stanno iniziando a diffondersi, segnando l’ingresso dell’agricoltura italiana nell’era della digitalizzazione e della precision farming.
Le biosolutions innovative a Macfrut 2025
A Macfrut 2025 saranno presentate numerose biosolutions innovative, con un forte focus sulla sostenibilità e sull’efficienza produttiva. In primo piano ci saranno nuovi biostimolanti pensati per migliorare la resilienza delle colture, la capacità rigenerativa del suolo e la ritenzione di acqua e nutrienti. Inoltre, verranno presentate nuove tecnologie per il biocontrollo, basate su metaboliti batterici ed estratti vegetali, capaci di proteggere le colture senza impattare negativamente sull’ambiente.
Un altro tema chiave sarà la gestione delle risorse idriche con sistemi avanzati di filtrazione e fertirrigazione progettati per ottimizzare l’uso dell’acqua e dei fertilizzanti.
Macfrut offrirà anche spazio all’innovazione digitale con nuove app e strumenti a supporto degli agricoltori nella gestione delle colture.
Biosolutions per pesche di qualità
Di particolare interesse per la frutticoltura è il tema del Congresso internazionale all'interno del Biosolutions International Event: “Quali biosolutions per pesche di qualità?”. Due i punti nevralgici del convegno internazionale, in agenda nella seconda giornata della fiera (mercoledì 7 maggio): le necessità di mercato del pesco in Italia e nel mondo; le problematiche emergenti con le relative biosolutions innovative per una peschicoltura redditizia e sostenibile. L’evento si svilupperà nella mattinata (inizio ore 10.30) su due sessioni, introdotto e moderato da Ciro Lazzarin di Agri2000 Net. Sulle problematiche e il mercato del pesco intervengono Ugo Palara Direttore Agricolo di Agrintesa, e Carmelo Mennone Responsabile ricerca Alsia Basilicata. A seguire due case history in ambito internazionale.
La successiva sessione del convegno è dedicata agli interventi sulle biosolutions innovative. Le conclusioni sono affidate a Davide Neri, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche.
«Abbiamo posto l’attenzione sul pesco perché rappresenta bene i mutamenti del settore nel corso degli ultimi anni, sia sul piano produttivo sia su quello fitosanitario – spiega Roberto Sciolino, di Agri2000 Net, coordinatore di BIE – Malgrado la progressiva erosione delle superfici, il nostro Paese rimane al secondo posto nella produzione in ambito europeo e al terzo nei quantitativi di pesche e nettarine in ambito mondiale, preceduto da Cina e Spagna. La sfida che il settore ha davanti è quella di un rinnovamento di prodotto nel segno della qualità, che sia nel contempo sostenibile e capace di rispondere alle problematiche fitosanitarie sempre più pressanti. Temi che saranno affrontati proprio in occasione del Congresso internazionale alla presenza dei massimi esperti mondiali sul tema».