La filiera ortofrutticola disperde ancora troppo valore

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Cia, nel corso del webinar “Il valore nell’ortofrutta, dalla filiera al sistema”, lancia un messaggio molto chiaro: su 100 euro spesi dal consumatore solo 6 in tasca al produttore. Serve riequilibrare la catena del valore e per farlo occorre maggiore aggregazione tra i produttori e relazioni innovative “di sistema”, anche con la distribuzione

Il valore della filiera ortofrutticola e la capacità di far fronte a crisi di varia natura, tra pandemia, avversità climatiche e fitosanitarie, sono indiscutibili. Eppure, nonostante l'ortofrutta rappresenti il 25,5% della produzione agricola nazionale per un valore di 15 miliardi, riuscire a garantire il giusto reddito ai produttori ortofrutticoli si conferma ancora una criticità: in Italia si stima che, per frutta e ortaggi freschi, su 100 euro spesi dal consumatore, al produttore rimangano in tasca solo tra i 6 e gli 8 euro netti. Ancora meno nel caso dei prodotti trasformati, dove il margine in campo all’imprenditore agricolo è inferiore ai 2 euro.
Lavorare sull'aggregazione dei produttori e rivedere le relazioni tra i vari attori della filiera è il messaggio lanciato da Cia-Agricoltori Italiani nel webinar “Il valore nell’ortofrutta, dalla filiera al sistema”, il primo di due appuntamenti dedicati al settore e che vedono Terra è Vita come Media Partner.

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Il valore della filiera ortofrutticola: i numeri

Assicurare la produzione in primis

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Dino Scanavino

La deperibilità, i costi esterni come energia, packaging e trasporti, la complessità delle relazioni tra gli attori, la frammentazione della filiera e la difficoltà ad attuare strategie condivise di sistema, sono tutti fattori che condizionano negativamente l’acquisizione del giusto reddito per i produttori ortofrutticoli. Per riequilibrare la ripartizione del valore a beneficio degli agricoltori è necessario stimolare processi di aggregazione tra i produttori e costruire relazioni più equilibrate tra tutti i soggetti del sistema ortofrutticolo, compresa la distribuzione. Sono quindi tre gli step da seguire secondo Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia: «prima di tutto si deve assicurare la produzione, non si può pensare di rimanere in balia degli eventi atmosferici. Investiamo sui diversi sistemi protettivi delle colture in campo. Il frutticoltore deve coltivare per produrre, non per ricorrere a indennizzi assicurativi. Solo così si può pensare di lavorare sulla programmazione produttiva e sulla filiera».


Le interviste

Le interviste ad alcuni dei partecipanti del webinar Cia ““Il valore nell’ortofrutta, dalla filiera al sistema”: Cristiano Fini, presidente di Cia Emilia-Romagna, Nazario Battelli, legale rappresentante Ortofrutta Italia, Vincenzo Finelli, direttore Orogel fresco, e Giorgio Setti, capo redattore Terra è Vita

La filiera ortofrutticola disperde ancora troppo valore - Ultima modifica: 2021-04-15T14:56:28+02:00 da Sara Vitali

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