Le superfici del kiwi a polpa gialla confermano il trend in crescita che si registra ormai da diversi anni. Oggi contano un totale di più di 5.200 ettari a livello nazionale (+23% nel 2020 rispetto al 2019). A questi si aggiungono anche i 110 ettari dell’impianto di kiwi giallo SunGold Zespri che prenderà forma tra il 2021 e l’inizio del 2022, ad Aprilia in provincia di Latina, grazie all’investimento di IDeAgro, lo stesso fondo coinvolto nella realizzazione del noceto in provincia di Ferrara a inizio 2020, e Agrintesa, cooperativa agricola e vero e proprio partner operativo del progetto. A tale scopo è stata costituita all’inizio di quest’anno una società apposita, AgroGold, gestita al 90% da IDeAgro e al 10% da Agrintesa, il cui direttore genarle, Cristian Moretti, sarà anche amministratore delegato della nuova società.
Un nuovo grande progetto di investimento agricolo
«Abbiamo affiancato Agrintesa durante tutta la formulazione del progetto – spiega Ludovico Gruppioni che ha guidato il team di Areté, uno tra i soggetti di riferimento in Italia per servizi di consulenza strategica sul settore agroalimentare - dall’idea iniziale nel 2020 fino all’accordo con IDeAgro, fondo specializzato in investimenti in agricoltura della Deagostini, concluso questo gennaio e necessario per supportare economicamente l’attività (un impianto di actinidia richiede infatti un forte investimento iniziale tra acquisizione del sito, lavori di sistemazione del terreno, acquisto delle piante e copertura dei costi per gli anni di improduttività ).
Insieme alla cooperativa romagnola abbiamo dapprima individuato nel kiwi giallo un’opportunità solida di investimento, selezionando nello specifico la varietà Gold3 (marchio commerciale SunGold di Zespri) di cui è una dei quattro licenziatari italiani. Il mercato del kiwi giallo è estremamente interessante perché consente rese e prezzi più alti del kiwi verde e, in Europa, l’Italia è la zona maggiormente vocata per la sua coltivazione. Inoltre, con una varietà prodotta su licenza del leader del mercato Zespri, appare la scelta più idonea per seguire l’evoluzione domanda/offerta mantenendo redditività anche nel medio lungo-periodo. Con 2.500 produttori in Nuova Zelanda, oltre 150 in Italia, 800 in Giappone, 130 in Corea del Sud e circa 50 in Francia, Zespri gestisce circa il 30% del mercato globale di kiwi. Tra le varietà gialle spicca la SunGold: circa 230.00 tonnellate raccolte nel 2018 e 280.000 nel 2020. Tenuto conto che Zespri pianifica di aumentare la produzione (+ 1.800 ettari in Europa, con un focus proprio in Italia), siamo davanti a un‘opportunità per l’Italia di rispondere efficacemente al costante aumento dei consumi. A oggi la domanda supera l’offerta».
«È stata poi valutata la dimensione ottimale dell’investimento e la località più idonea - continua Gruppioni - individuando nella provincia di Latina l’areale di coltivazione più vocato. Qui sono stati affittati i 110 ettari a terreno nudo su cui verrà messo a dimora l’impianto di G3, a questi poi si aggiungono altri 60 ettari (per un totale di 170 ha in corpo unico), concessi in gestione dai proprietari e coltivati a kiwi verde già in piena produzione».
L’Italia – conclude Gruppioni - può essere ancora un paese importante per investimenti in agricoltura, ma c’è un tema importante di scale dimensionali, che spesso sono al di là delle potenzialità del semplice imprenditore agricolo. Ma per realizzare progetti che abbiano le dimensioni per competere è necessario far dialogare il mondo agricolo con quello finanziario, cosa non impossibile se si investe in competenze e si formulano progetti solidi».
Il kiwi giallo SunGold di Zespri
Tramite la creazione di un consorzio di produttori, dopo aver affermato e sviluppato con successo la produzione di actinidia a polpa gialla in Nuova Zelanda, Zespri ha allargato i propri confini di produzione commerciale e fornitura nell’Emisfero Nord per soddisfare la domanda e garantire il prodotto sul mercato 12 mesi l’anno. La società, trovando in Italia le condizioni climatiche ottimali per lo sviluppo e la crescita della varietà, ha raggiunto in pochi anni una superficie di 2.700 ha, suddivisa tra circa 700 produttori, con le maggiori concentrazioni nelle regioni Lazio ed Emilia-Romagna. La produzione totale, in significativo e costante aumento, ha come obiettivo di raggiungere una superficie complessiva di 6.000 ha nei prossimi 5 anni. Tra i numerosi progetti che l’azienda sta portando avanti sono da annoverare l’osservazione della varietà SunGold in altri Paesi dell’Emifero Nord per il periodo 2018–’23 e di altre varietà, sia a polpa verde che a polpa rossa.
Leggi l'articolo completo su rivista di Frutticoltura n. 7/2019
La varietà denominata Zespri®SunGold, attualmente coltivata in Italia, con l’utilizzo di tecniche colturali appropriate, risulta molto produttiva, fornendo frutti di elevato calibro, con un peso che può oscillare da 100 a 130 g. La raccolta, solitamente programmata nei mesi di settembre e ottobre, è stabilita secondo specifici parametri di maturazione come colore della polpa, contenuto in solidi solubili e sostanza secca. Tali standard permettono di raggiungere buone caratteristiche organolettiche e garantire un’adeguata conservazione.
Basti pensare che dall’introduzione della varietà SunGold in Europa in pochi anni Zespri nell’Emisfero Nord è arrivata a rappresentare circa il 10% del proprio business aziendale globale. Tale valore è destinato ad aumentare significativamente in conseguenza della domanda da parte dei mercati per il prodotto a marchio Zespri che è in costante aumento. In virtù delle relazioni già esistenti con i produttori italiani, tra i migliori al mondo per conoscenza, sistemi di produzione e nuove varietà, è auspicabile che gran parte di tale prodotto provenga dall’Italia.
Superfici: giù il verde, su il giallo
Dall’analisi del Cso Italy pubblicata su Terra e Vita n.29/2020, emerge che nel complesso della specie le superfici italiane di actinidia in piena produzione nel 2020 perdono poco meno di 2 punti percentuali rispetto allo scorso anno, posizionandosi sotto i 24.500 ettari. Un calo di lieve entità che però nasconde una situazione di forte modificazione dei diversi bacini produttivi, una sorta di progressivo riassetto produttivo verso una crescente presenza del prodotto a polpa gialla a scapito delle cultivar di colore verde, già in atto da diversi anni.
Gli impianti in produzione di prodotto verde, a livello nazionale, scendono quest’anno sotto i 20.000 ettari, -6% rispetto al 2019, principalmente a causa dell’impatto della moria. Tra le regioni che scendono maggiormente si segnalano Piemonte (3.200 ha, -11% sul 2019) e Veneto (2.000 ha, -11% sul 2019), regioni in cui risultano molto contenuti anche gli impianti di recente messa a dimora, e Lazio dove gli investimenti produttivi ammontano a circa 5.200 ha (-14% sul 2019). Le superfici produttive in Emilia-Romagna, sempre relativamente al kiwi a polpa verde, sono stabili sui 3.500 ha. Si conferma quasi stazionaria anche la consistenza del Friuli, mentre mostra un lieve calo la Lombardia, se paragonata alla superficie del 2019. Al Sud, al contrario, continuano a crescere diversi bacini produttivi: Campania, Basilicata e in particolare la Calabria, dove gli impianti in produzione del solo col kiwi a polpa verde superano i 2.600 ettari.
Le superfici del kiwi a polpa gialla confermano l’aumento delle ultime stagioni: oggi contano un totale di più di 5.200 ettari a livello nazionale, di cui oltre 700 ettari non ancora pienamente produttivi. Le superfici produttive 2020 incrementano del +23% rispetto al 2019. Attualmente l’offerta è concentrata in Lazio, Calabria ed Emilia-Romagna, ma le superfici sono in espansione anche in molte altre regioni italiane.