Risparmio idrico e strategie di controllo sostenibile delle malattie degli agrumi sono stati i due temi portanti dell’incontro organizzato da FMC e Irritec dal titolo “Agrumicoltura sostenibile: approfondimenti tecnici e soluzioni innovative” che si è tenuto il 20 luglio scorso nella splendida cornice del parco botanico Radicepura a Giarre (Catania). Sostenibilità non è solo una bella parola ma un valore e un obiettivo da raggiungere attraverso la ricerca di nuovi prodotti o tecniche che siano meno impattanti sull’ambiente. Questo è stato un po’ il filo conduttore degli interventi.
Il valore di ogni goccia
L’accento sul valore della sostenibilità l’ha posto immediatamente Giulia Giuffrè, consigliere d’amministrazione Irritec e ambasciatrice della sostenibilità. «Ogni goccia deve essere impiegata al meglio, riducendo al minimo l’impatto ambientale della pratica irrigua: è l’impegno prioritario delle imprese operanti in questo settore. In questo Irritec è al primo posto. Gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 sono molto ambiziosi, ma altrettanto indifferibili: ridurre del 50% l’uso dei pesticidi e del 20% dei fertilizzanti, ridurre del 50% gli antimicrobici per gli animali da allevamento e per l’acquacoltura, ridurre le emissioni di gas serra del settore agricolo e zootecnico, aumentare l’agricoltura biologica fino al 25% della Sau. In questo contesto, l’irrigazione e la redditività in agricoltura assumono quindi un ruolo centrale. Da sempre Irritec pone al centro della sua azione sistemi per l’irrigazione a pieno campo, in serra e per il settore residenziale che consentono la distribuzione dell’acqua e delle soluzioni nutritive in piccole quantità e con maggiore frequenza, mantenendo il livello di umidità ideale della zona radicale. L’irrigazione localizzata permette, infatti, di ridurre i consumi di acqua, energia, fertilizzanti e fitofarmaci, incrementando la produzione».
Ricerca e innovazione nella filiera agrumicola
«La nostra agrumicoltura si fonda sulle innovazioni e può sopravvivere solo grazie alle innovazioni – afferma Alessandra Gentile, Università di Catania. Gli attuali fabbisogni di innovazione riguardano i portinnesti e le varietà, la gestione irrigua, la gestione fitosanitaria (vecchie e nuove malattie) e il postraccolta. In particolare, attraverso l’uso di portinnesti e varietà diverse possiamo perseguire obiettivi agronomici importanti, specialmente se adottati nel rispetto della vocazionalità ambientale, per offrire al consumatore un prodotto di elevata qualità lungo il maggior arco temporale possibile. Ma c’è bisogno di innovazione anche per fronteggiare vecchie e nuove problematiche fitosanitarie, come la Phytophthora, virus e viroidi, nematodi, il CTV (Citrus Tristeza Virus) e il nuovo e temibile HLB (greening) ormai alle porte dell’Europa».
Controllo sostenibile degli insetti fitofagi
«Nell’ambito della difesa sostenibile dai principali insetti fitofagi degli agrumi, complicato dalle frequenti introduzioni di specie esotiche, è necessaria l’applicazione di dinamiche strategie di difesa integrata – ha spiegato Antonio Biondi, Università di Catania – che prevedano interventi preventivi (uso ottimale delle risorse naturali, limitazioni delle tecniche colturali ad impatto negativo, potenziamento degli antagonisti naturali), di monitoraggio mediante strumenti decisionali e, infine, di controllo con antagonisti biologici o con prodotti fitosanitari. I principali insetti fitofagi degli agrumi da monitorare e controllare sono: tripide degli agrumi (Heliothrips haemorrhoidalis), tripide di Kelly (Pezothrips kellyanus), aleirodide fioccoso (Aleurothrixus floccosus), aleirodide spinoso (Alerocanthus spiniferus), afide bruno (Toxoptera aurantii), afide verde (Aphis citricola), afide delle cucurbitacee (Aphis gossypii), cocciniglia bianca (Aspidiotus nerii), cocciniglia rossa forte (Aonidiella aurantii), cotonello degli agrumi (Planococcus citri), Tignola della zagara (Prays citri), minatrice serpentina degli agrumi (Phyllocnistis citrella), ragnetto rosso (Tetranychus urticae), acaro delle meraviglie (Eriophyes sheldoni), acaro dell’argentatura (Polyphagotarsonemus latus) e ovviamente la mosca della frutta (Ceratitis capitata).
Un prodotto per la mosca degli agrumi
Ed è proprio sul controllo di quest’ultimo insetto che si è focalizzato l’intervento di Edoardo Finocchiaro, responsabile marketing Fmc area Sud. «Il caldo umido caratteristico delle zone di coltivazione degli agrumi rende insidiosa l’azione della mosca mediterranea (Ceratitis capitata) sulle varietà precoci di agrumi. La soglia d’intervento è molto bassa pari a una percentuale di frutti con punture pari a circa il 2-3%. Una buona strategia di difesa deve garantire un elevato controllo dei parassiti e al contempo deve essere sostenibile, ovvero efficace già a basse dosi d’impiego e con ridotto consumo di acqua. Una soluzione sostenibile per il controllo della mosca dell’olivo, che ha recentemente ottenuto da parte del Ministero della Salute l’autorizzazione in deroga per il 2022, è il nuovo insetticida Exirel® Bait 2022 di FMC a base di Cyazypyr® (Cyantraniliprole). La nuova soluzione per il controllo della mosca è commercializzata in un combi pack che contiene 400 ml di Exirel® Bait e 5 litri di Flyral®, esca proteica attrattiva per la mosca. Gli adulti di Ceratitis sono attirati dall’esca nell’area dove è presente anche Exirel® Bait che produce l’intossicazione degli insetti prevalentemente per ingestione, ma anche per contatto. È necessario intervenire alla comparsa degli adulti, durante le fasi fenologiche di maggior suscettibilità, generalmente a partire dall'invaiatura del frutto.
L’applicazione a banda di Exirel, rispetto a una applicazione fogliare con un prodotto tradizionale, permette di risparmiare il 93% di acqua, il 90% di agrofarmaco, il 60% di gasolio e il 50% di tempo per eseguire il trattamento.
Irrigazione intelligente
Uno dei vantaggi principali dell’applicazione di Exirel® Bait 2022 è il considerevole risparmio idrico. Aspetto caro a Irritec che si è negli anni specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione dei sistemi di irrigazione a goccia, il metodo in assoluto più efficiente che consente un notevole risparmio di risorse idriche ed energetiche, oltre a un limitato uso di fertilizzanti. «L’irrigazione a goccia ha diversi vantaggi – ricorda Alfonso Russo, agronomo Irritec -. In particolare, rispetto agli altri sistemi irrigui, richiede meno acqua (irrigare con sistemi a goccia fa risparmiare dal 40 al 70 per cento di acqua), meno energia (gli impianti utilizzano pressioni minime di 0,7 - 1 bar consumando così meno energia), meno fertilizzanti (30-40 % di risparmi di sostanza minerale grazie a somministrazioni mirate e puntiformi che riducono al minimo le concimazioni di fondo), meno manodopera (sistemi interamente automatizzabili) e genera meno fitopatie (si abbassano del 30% circa i rischi di fitopatie dovute all’eccesso di umidità residua sul terreno). L’unico aspetto critico per il quale va impiegata la massima attenzione riguarda il sistema di filtraggio: è fondamentale impiegare filtri per evitare l’occlusione dei gocciolatori con particelle del suolo. Per ottenere la massima efficienza irrigua, Irritec offre all’agricoltore sistemi di automazione dell’irrigazione e sistemi di fertirrigazione che dosano in modo appropriato la quantità di fertilizzanti necessari alla coltura. Fanno parte di queste soluzioni i programmatori Commander, sistemi radio per un controllo wireless, sistemi di iniezione e dosaggio automatici gestibili da remoto attraverso il web via PC, Tablet o Smartphone. L’ultimo passo per un’irrigazione intelligente riguarda i sistemi di rilevazione dei dati in campo, con centraline agrometeo e sonde suolo, per decidere quando e quanto irrigare».
Gestione delle risorse idriche
Le sinergie tra la ricerca da parte delle imprese e lo sviluppo sperimentale ha consentito di introdurre importanti innovazioni tecnologiche a supporto della pianificazione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura. Un lavoro fondamentale in quanto, ricorda Simona Consoli dell’Università di Catania, «l’agricoltura irrigua deve fronteggiare la sempre maggiore indisponibilità di risorse idriche, specialmente nell’area del bacino del Mediterraneo a seguito dei sempre più evidenti effetti del cambio climatico. Si deve lavorare da un lato allo sviluppo tecnologico per incrementare l’efficienza dei metodi irrigui e dall’altro alle strategie gestionali, tramite lo sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni e smart tools per il monitoraggio dello stato idrico del suolo e della pianta al fine di incrementare l’efficienza d’uso dell’acqua. Per quanto riguarda la scelta del metodo irriguo, la micro-irrigazione è senz’altro la soluzione più efficiente in quanto consente la distribuzione dell’acqua e delle soluzioni nutritive in piccole quantità e con maggiore frequenza, mantenendo il livello di umidità ideale della zona radicale, consentendo un’irrigazione precisa per ogni tipo di pianta con ridotto consumo di acqua ed energia. Per migliorare l’efficienza dell’uso dell’acqua da parte della pianta, una strategia è quella dell’irrigazione deficitaria che può prevedere: un deficit costante in tutte le fasi fenologiche, un deficit variabile in alcune fasi fenologiche oppure l’alternanza della somministrazione dei volumi irrigui su due porzioni distinte dell’apparato radicale, al fine di creare una zona umida contrapposta a una zona asciutta. Questa tecnica, se poi abbinata a pratiche di gestione del suolo atte a migliorarne le caratteristiche qualitative ed idrologiche (es. mulching con residui di potatura e infestanti opportunamente trinciati), ha consentito un notevole risparmio idrico. Le colture agrumicole mostrano significativa resilienza e capacità adattiva riguardo la somministrazione irrigua attraverso tecniche deficitaria».
La gestione delle infestanti
Come alternativa alla gestione meccanica delle infestanti, Fmc propone Spotlight Plus. «È un prodotto a base di carfentrazone-etile (60g/L), molecola appartenente alla famiglia dei triazolinoni – spiega Vincenzo Coscia responsabile marketing area sud Fmc - utile al controllo di contro alcune infestanti “difficili” come conyza (in fase di rosetta), malva, ortica, senecio, erodio, portulaca».