Mandorlo, stimare la produzione con la mappatura dei fiori

mappatura fiori mandorlo
La verifica della densità fiorale è un’ottima risorsa per i mandorlicoltori per generare in breve tempo una mappa di previsione della produzione e prendere decisioni utili a migliorare la gestione del mandorleto durante la finestra di fioritura

L'aumento della domanda globale della frutta secca non solo ne ha innalzato il valore economico, ma ha anche spinto gli agricoltori a considerare le rispettive specie arboree come colture da reddito, applicando tecniche e tecnologie avanzate per ottimizzarne la gestione e la produttività. Tra queste specie vi è il mandorlo. Una gestione agronomica razionale e sostenibile è essenziale per ottenere risultati ottimali dal punto di vista sia ecologico che economico. Tra le tecniche più promettenti, il monitoraggio delle colture si rivela cruciale per garantire la costanza della fioritura, migliorare la differenziazione delle gemme a fiore e prevedere l’antesi, un momento determinante per la produzione. La mappatura della densità dei fiori del mandorlo e il monitoraggio dell’andamento del processo di fioritura attraverso tecnologie avanzate, come robot e/o droni equipaggiati con sistemi di visione artificiale (CVS), rappresenta un importante passo avanti. I CVS permettono di raccogliere dati precisi a partire dalle immagini, migliorando la gestione delle colture e consentendo agli agricoltori di adottare strategie mirate per mitigare gli effetti negativi di eventi climatici estremi, come le gelate tardive.

Perché monitorare la crescita dei frutti?

Le peculiarità delle colture a frutta secca, che le distinguono nettamente dalle altre specie frutticole, sono l’assenza del diradamento e la rapida crescita del frutto, la quale avviene in un periodo limitato, generalmente tra 30 e 50 giorni. Durante questa fase il frutto raggiunge la sua dimensione definitiva, dopodiché non si osservano ulteriori variazioni volumetriche o ponderali. Successivamente, il processo si concentra sulla maturazione del seme, con un aumento della frazione secca, sostenuto dalle riserve accumulate dalla pianta. Questo ciclo di crescita specifico influisce direttamente sulle pratiche di monitoraggio e gestione.

Il monitoraggio della crescita dei frutti, infatti, riveste un ruolo fondamentale per diverse ragioni:

  • in primo luogo, permette di stimare precocemente la classe di pezzatura dei semi, offrendo agli agricoltori la possibilità di pianificare in modo più efficiente la commercializzazione del prodotto;
  • in secondo luogo, consente di identificare l’inizio della fase di maturazione del seme, momento ideale per applicare tecniche di irrigazione deficitaria controllata (o stress idrico) al fine di ottimizzare la qualità del prodotto fino alla deiscenza del mallo.

Un ulteriore aspetto distintivo delle colture a frutta secca è rappresentato dalle fasi di fioritura e impollinazione. A differenza delle specie da consumo fresco, queste piante non vengono sottoposte a diradamento, rendendo cruciale il successo del processo di fioritura, fecondazione e allegagione per determinare la produzione finale. Il monitoraggio accurato di queste fasi è quindi indispensabile per assicurare una resa soddisfacente. Tecnologie come quelle già citate, unitamente a una corretta gestione della fertilizzazione, dell’irrigazione e della difesa fitosanitaria, possono essere adattate efficacemente per rispondere alle esigenze specifiche delle colture a frutta secca.

Infine, l’adozione di un approccio integrato e basato su dati concreti offre vantaggi significativi non solo in termini di produttività, ma anche di sostenibilità ambientale. Ridurre gli sprechi, ottimizzare le risorse e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici rappresentano obiettivi fondamentali per un’agricoltura moderna e responsabile. Le colture arboree a frutta secca, grazie alle loro peculiarità e alle potenzialità offerte dalle tecnologie avanzate, si candidano dunque a svolgere un ruolo sempre più rilevante nel panorama agricolo italiano e internazionale.

La mappatura dei fiori in un mandorleto varietà Guara

Il lavoro di ricerca presentato in questo articolo ha avuto come obiettivo quello di sviluppare una tecnologia (CVS) in grado di fornire, in modo completamente automatico e in breve tempo, una mappa di densità dei fiori di mandorlo capace di prevedere la spazialità della produzione e di mostrare l’evoluzione della fioritura nel tempo.

Leggi l'articolo integrale su rivista di Frutticoltura 1/2025

Mandorlo, stimare la produzione con la mappatura dei fiori - Ultima modifica: 2025-02-10T09:20:47+01:00 da Sara Vitali

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