Ciliegio, entrata in produzione anticipata con i sistemi Bibaum e spindle

Bibaum
Ciliegio allevato con sistema Bibaum
Intensificazione produttiva, precoce messa a frutto, incremento delle rese e garanzia di elevati standard qualitativi: a confronto i migliori sistemi di impianto in parete e in volume per il ciliegio in Trentino-Alto Adige

A partire dagli anni ‘90 del secolo scorso l’introduzione di portinnesti nanizzanti, nonché l’adozione dello spindle hanno comportato una piccola grande rivoluzione nella cerasicoltura del Trentino-Alto Adige. I nuovi impianti così realizzati, nonostante i sesti ampi (inizialmente 4 x 2,5 m, ma oggi lo standard è 3,5 x 1,8m), hanno permesso una gestione più razionale della chioma nonché, una parziale meccanizzazione di alcune pratiche colturali. Oggi la sfida è rappresentata da un’ulteriore evoluzione che sappia far fronte alle esigenze del contemporaneo. Un ceraseto efficiente è un sistema capace di fronteggiare, nel lungo periodo, i rischi dovuti al cambiamento climatico e a quello socio-economico in atto, di offrire un prodotto sostenibile (anche economicamente) e di elevata qualità, e di ottimizzare il rapporto tra input (primo fra tutti la superficie, soprattutto se coperta, ma anche la forza lavoro) e output (produzione, qualità, reddito).
In quest’ottica la scelta del sistema di allevamento (Bibaum, spindle, Ufo ecc.) e del sesto d’impianto giocano un ruolo fondamentale nella pianificazione di un nuovo impianto: la precocità di entrata in produzione, le rese cumulate nella vita dell’impianto e i fattori qualitativi interni (°Brix, acidità) ed esterni (pezzatura, colore, durezza) sono e saranno elementi sempre più centrali nel bilancio aziendale.

Un ceraseto sperimentale

Il ceraseto sperimentale è stato messo a dimora nell’aprile 2018 presso l’azienda agricola demaniale Fragsburg (Merano, 700 m slm). Oggetto della sperimentazione sono i seguenti sistemi di allevamento:

  • Spindle a media densità d’impianto;
  • Spindle ad alta densità d’impianto;
  • Bibaum®;
  • Ufo;
  • Drapeau.

Per ogni tesi sono state messe a dimora 3 repliche di 6 piante ciascuna. La combinazione Kordia su Gisela 5, impiegata in questa sperimentazione, rappresenta lo standard nell’areale di riferimento. I sesti di impianto sono stati scelti considerando lo sviluppo futuro di ogni forma di allevamento. L’intero impianto è protetto da rete antigrandine, telo antipioggia e rete antinsetto.

Tab. 1 - Distanza tra le piante e numero a ettaro dei sistemi di allevamento 
Sistema di allevamento Distanza tra le piante [m] n° di piante ad ettaro/ha
Spindle media densità 1,50 1714
Spindle alta densità 1,00 2571
Bibaum 1,20 2143
Ufo 1,20 2143
Drapeau 1,50 1714

 

Il primo e il secondo anno sono stati dedicati all’allevamento delle piante, mentre a partire dalla terza foglia sono stati rilevati, per ogni replica, i seguenti parametri in raccolta:

  • peso medio del frutto [g];
  • resa media per pianta [kg];
  • distribuzione delle classi di calibro [%];
  • contenuto in solidi solubili [°Brix];
  • durezza [Indice Durofel (ID)];
  • colore [Cielab].

Le rese cumulate, le produzioni riferite alle differenti classi di calibro, nonché i parametri qualitativi sono stati rielaborati tramite il General Mixed Model in Ibm Spss Statistics 27 (Post hoc test: Lsd). Le produzioni ad ettaro qui presentate vengono sempre riferite ad una superficie netta di 9.000 m2 a causa dell’ingombro di capezzagne e reti antinsetto.
Obiettivo della prova è confrontare sistemi di allevamento bi- e tridimensionali sul lungo periodo simulando la vita media di un ceraseto commerciale (20 anni). Aspetti determinanti nella valutazione sono la velocità di entrata in produzione, le rese cumulate, la qualità della frutta nonché la durata dell’impianto.

ciliegio sistemi allevamento
Rese cumulate nel periodo 3a-6a foglia suddivise per sistema di allevamento (Kordia/Gisela 5)

Leggi l'articolo completo su rivista di Frutticoltura n. 6/2024

I primi a entrare in produzione

Nel corso dei primi 6 anni di vita del ceraseto sperimentale i sistemi Bibaum® e spindle ad alta densità hanno prodotto rese ad ettaro cumulate tra loro simili e significativamente superiori a quelle delle altre forme di allevamento. Una posizione intermedia è invece assunta dal sistema a Drapeau, mentre i sistemi UFO e spindle a media densità hanno mostrato la minore velocità di messa a frutto. Dal punto di vista della qualità i sistemi Bibaum® e spindle ad alta densità hanno mostrato le rese più alte nelle classi di calibro più remunerative, sebbene tale tendenza non sia sempre stata significativa dal punto di vista statistico; la produttività maggiore di queste due tesi non ha condotto ad alcun scadimento qualitativo né per quanto riguarda la pezzatura, né tantomeno per contenuto zuccherino, durezza e colore.

Dalla sperimentazione emerge come la velocità di entrata in produzione sia favorita dal numero di piante e/o assi produttivi ad ettaro e dalla disponibilità di legno maturo. La qualità della produzione è salvaguardata dalle basse rese per pianta che, tuttavia, nel complesso permettono di raggiungere alte rese ad ettaro. È importante sottolineare come tali considerazioni si riferiscano unicamente alla velocità di entrata in produzione di un giovane ceraseto e non diano alcuna informazione riguardo alla durata dell’impianto o al comportamento di tali forme di allevamento sul lungo periodo; sarà infatti necessario proseguire la sperimentazione per chiarire anche questi aspetti.

Ciliegio, entrata in produzione anticipata con i sistemi Bibaum e spindle - Ultima modifica: 2024-07-22T16:48:10+02:00 da Redazione Frutticoltura

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