I vasi della Nuova Pasquini e Bini

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Angelo Michi direttore della Nuova Pasquini e Bini.
Al servizio del florovivaismo e dell'arredamento

Le performance in campo di una pianta da frutto dipendono anche dal vaso dentro il quale si sviluppa in vivaio. Perché un vaso non è solo un contenitore di plastica o di coccio riempito di terra. A dimostrarlo è il successo dei prodotti presenti nel catalogo dalla Nuova Pasquini e Bini, azienda di Altopascio (LU), che dal 1998 progetta, realizza e vende in tutto il mondo vasi innovativi in polietilene riciclato nero per soddisfare tutte le esigenze del florovivaismo e dell’arredamento.

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Vaso Ercole.

«Siamo specializzati in vasi per la frutticoltura – spiega il direttore Angelo Michi – in particolare per la produzione di agrumi, frutti di bosco e pomodori, poi abbiamo una serie dedicata alla frutta esotica».

Oggi l’azienda toscana conta 40 dipendenti, una sede di oltre cinquantamila metri quadrati, lavora circa diecimila tonnellate di plastica l’anno (di cui quasi l’80% riciclata e rigenerata) con cui dà vita a 22 milioni di recipienti destinati a quattromila clienti sparsi in oltre settanta Paesi.

«Un successo frutto degli investimenti in ricerca e sviluppo – sottolinea Michi – ma anche della capacità di ascoltare le esigenze dei clienti e dell’impegno nel cercare di soddisfarle».

 

Una gamma per ogni esigenza

Piante più sane e robuste garantiscono una produttività superiore agli imprenditori agricoli. Il vaso Ercole, ad esempio, garantisce notevoli vantaggi ai vivaisti che hanno scelto di impiegarlo.

Le piante, in questi contenitori, hanno tempi di crescita notevolmente ridotti e, una volta messe a dimora, hanno una presa sicura e una crescita sana e immediata, grazie a un apparato radicale ben sviluppato.

Il sistema di areazione del vaso (progettato a conclusione di anni di studio, prove e ricerche), blocca le radici che entrano in contatto con l’aria e la luce e ne impedisce la crescita con andamento circolare. L’apparato radicale periferico della pianta non viene stressato e la crescita del fusto è più veloce e vigorosa di quella nei normali vasi da vivaio o delle piante prodotte in pieno campo.

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Vaso Superercole.

«Il risultato è di gran lunga migliore se si utilizza un substrato drenante e compatto, riproducendo una condizione simile a quella del pieno campo – avverte l’imprenditore toscano – fibra e midollo di cocco e concime a scissione controllata sono ideali per determinare un ottimo risultato finale, sia tecnico che commerciale, della coltivazione in questo vaso speciale».

Super Ercole è l’evoluzione del vaso precedente, caratterizzato dal fondo a rete. Con questo sistema le radici, già indirizzate verso il suolo dalla struttura di Ercole, hanno un’ossigenazione maggiore.

Particolarmente indicato per le piante da frutto, il vaso Miss è un’ulteriore passo avanti rispetto ai due precedenti e garantisce una crescita rapida e sana dell’apparato radicale.

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Vaso Miss.

Pensato appositamente per le piante con radici a fittone e particolarmente consigliato per gli alberi da frutto, soprattutto tropicali, il vaso Tap-Pot ha un sistema di nervature interne e fori per un drenaggio rapido che impediscono alla radice di torcersi e di spiralizzare. Inoltre, la forma stretta e lunga, permette di risparmiare substrato.

«I vasi con diametro più piccolo dell’altezza, molto lunghi e stretti, come Tap-Pot – precisa Michi consentono alle radici di crescere in profondità e permettono un perfetto attecchimento della pianta quando viene trasportata dal vaso al pieno campo».

 

Per consultare il catalogo completo:
www.pasquiniebini.com

I vasi della Nuova Pasquini e Bini - Ultima modifica: 2017-10-10T11:08:03+02:00 da Barbara Gamberini

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