Importi calcolati in base alla metà del prezzo medio di mercato. Domande fino al 15 luglio

Batterio killer: così si calcola l’indennizzo sugli ortaggi

Operativi il regolamento comunitario e il decreto Mipaaf con i rimborsi per i produttori penalizzati

I danni economici provocati dal «batterio killer » sono stati calcolati in fretta: nel giro di pochi giorni, da quando è scoppiata la psicosi che ha paralizzato i consumi di ortaggi. Con una bolletta per il settore che in Italia le organizzazioni agricole hanno stimato fra i 100 e i 150 milioni di euro.

Ma a differenza di altre emergenze, questa volta anche la macchina degli indennizzi si è messa in moto rapidamente, con un regolamento comunitario approvato dal Comitato di gestione a Bruxelles il 14 giugno. A questo, due giorni dopo, è seguito un decreto del ministero delle Politiche agricole, con successiva circolare Agea del 17 giugno.

«La Commissione europea ha stanziato 210 milioni di euro per l’intervento straordinario di mercato a favore dei prodotti ortofrutticoli colpiti dalla crisi generata dall’Escherichia coli», ha ricordato il responsabile del dicastero, Saverio Romano, che ha aggiunto: «Ho provveduto a firmare il decreto che avvia il ritiro dal mercato dei prodotti interessati dalla crisi. Ritirandoli, contiamo non solo di dare un contributo economico ai produttori, ma anche di correggere, almeno parzialmente, le distorsioni che il mercato ha subito a causa della crisi».

Il provvedimento firmato dal ministro Romano – «Disposizioni urgenti per la gestione della crisi di mercato dei prodotti ortofrutticoli conseguente ai casi di contaminazione da Escherichia coli verificatisi in Germania » – di fatto riporta in ambito nazionale le indicazioni fornite dalla Commissione di Bruxelles con il regolamento che è entrato in vigore il 18 giugno.

Per i produttori di pomodori, insalate, cetrioli, peperoni, zucchine e cicorie prevede un sostegno finanziario destinato a compensare le perdite conseguenti al crollo dei consumi e dei prezzi di mercato.

Il rimborso, per tutti i produttori, sarà pari a un valore calcolato in base alla metà del prezzo medio di mercato di ciascuno di questi prodotti nel triennio 2008-2010: 33,20 euro il quintale per i pomodori, 38,90 per le lattughe (che comprendono indivie, ricce e scarole, ma non radicchi, come in un primo momento indicato), 24 euro per i cetrioli, 44,40 per i peperoni, 29,60 euro il quintale per le zucchine.

Per gli agricoltori soci di Organizzazioni di produttori (Op), gli importi sono elevabili al 70%; quindi, rispettivamente, a 40,45 i pomodori, 69,90 le insalate, 43,20 i cetrioli, 80 i peperoni, 53,20 euro il quintale le zucchine. Gli aiuti destinati a soci di Op saranno cumulabili a quelli attualmente previsti nel quadro dell’Organizzazione comune di mercato dell’ortofrutta, dove le stesse Op possono ricorrere a ritiri di mercato, sia pure limitati, cofinanziati dalla Ue.

Il budget stabilito da Bruxelles – 210 milioni nel complesso nella Ue a 27 – servirà a finanziare i ritiri di mercato, la mancata raccolta e la cosiddetta «raccolta verde», ossia anticipata dei prodotti. Il periodo interessato alla copertura dell’intervento è compreso tra il 26 maggio e il 30 giugno 2011. Le domande per ottenere gli indennizzi dovranno essere presentate dai produttori entro il 15 luglio e trasmesse a Bruxelles entro il 22 luglio.

L’impianto del provvedimento è stato subito criticato dalle organizzazioni. Per la Coldiretti, in particolare, si tratta di un importo limitato, che oltre a non contemplare altre colture colpite dalla crisi prevede un periodo di copertura dei danni troppo breve.

Batterio killer: così si calcola l’indennizzo sugli ortaggi - Ultima modifica: 2011-06-24T15:31:41+02:00 da Redazione Frutticoltura

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