Pere, portinnesti franchi o cotogni?

portinensti
La scelta dev’essere compiuta anche in base a terreno, forma d’allevamento e cultivar

In una pericoltura sempre più specializzata la scelta del portinnesto è un aspetto fondamentale per realizzare un frutteto con buone caratteristiche in termini di resa, pezzatura e qualità dei frutti. Oltre a questo, anche la longevità dell’impianto e l’equilibrio vegetativo dell’albero sono aspetti assolutamente non secondari: i primi per quanto riguarda l’incidenza dei costi di ammortamento e il secondo in funzione degli oneri di gestione colturale.

Sono importanti le caratteristiche relative ai tempi di entrata in produzione (per un più rapido rientro degli investimenti), l’altezza degli alberi (in relazione alla forma d’allevamento che si adotterà) e il fabbisogno irriguo cui occorre prestare particolare attenzione in un clima sempre più complesso. Un ulteriore aspetto che dev’essere valutato riguarda l’apparato radicale che, quando particolarmente superficiale, necessita di tutoraggio, di un sistema fisso di irrigazione e, soprattutto, di una fertilizzazione mirata e specifica.

 

I requisiti

Il portinnesto è il responsabile di importanti caratteristiche dell’albero da frutto. Le più importanti sono il vigore e l’apparato radicale. Il grado di vigore, che deve essere valutato anche in funzione della varietà, permette di individuare i sesti di impianto più corretti e le forme d’allevamento più idonee. Piante vigorose in genere entrano in produzione più tardi e assumono dimensioni maggiori. L’apparato radicale, la cui ampiezza è generalmente inversamente proporzionale al grado di vigore, è responsabile dello sviluppo in profondità delle radici, dell’ancoraggio dell’albero e conseguentemente delle esigenze della pianta in termini di acqua e nutrienti. Piante con apparato radicale superficiale necessitano di strutture di sostegno adeguate e impianto fisso di irrigazione che tuttavia oggi, nella frutticoltura specializzata, sono diventate un’esigenza irrinunciabile che è indipendente dal tipo di portinnesto individuato. Al portinnesto ovviamente viene richiesto anche un ottimo stato sanitario, in particolare la virus-esenza, e possibilmente una scarsa attitudine pollonifera.

 

Due tipologie

Vivaisti e produttori negli ultimi anni stanno dedicando particolare attenzione a due tipologie di portinnesto: i cotogni e i franchi clonali.

Cotogni - Le principali problematiche dei portinnesti cotogni sono la disaffinità d’innesto, la scarsa tolleranza al calcare e di conseguenza la clorosi ferrica.

Sono portinnesti che sono particolarmente soggetti al deperimento delle piante (pear decline).

 

 

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Pere, portinnesti franchi o cotogni? - Ultima modifica: 2015-11-03T11:32:49+01:00 da Sandra Osti

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