Mele a polpa rossa, pronti al decollo!

mele a polpa rossa
Sono davvero tante le varietà di melo a polpa rossa che premono sul mercato. Presso il Centro di Sperimentazione Laimburg ne sono già state testate parecchie: primi esiti sperimentali delle serie Redlove, Infored-Kissabel e Redmoon. Una panoramica sullo stato dell’arte in questo particolare segmento del miglioramento genetico.

Alla vista di mele a polpa rossa molti consumatori reagiscono spontaneamente rimanendo sbalorditi e meravigliati, ma anche interessati e curiosi. Proprio queste sono le reazioni che rappresentano, in generale, le premesse ideali per uno sviluppo promettente di un prodotto innovativo dotato di grande riconoscibilità. Il successo nel lungo periodo è però garantito solo se il prodotto soddisfa le aspettative del consumatore. Se ciò non avviene può anche capitare che “il coltello si rigiri” e che subentri e si diffonda un’immagine negativa dell’intero segmento della mela a polpa rossa.

Molte nuove varietà a polpa rossa

Come già riportato in un articolo pubblicato nel 2012 su questa Rivista, in questo decennio numerose varietà di mele a polpa rossa premono sul mercato, data la sempre più intensa attività di miglioramento genetico che si pone questo obiettivo. Questa nota riassume lo stato dell’arte relativo all’evoluzione della situazione sul mercato e i risultati conseguiti in Alto Adige.
Dal 2010 sono stati messi a dimora e testati, presso i campi sperimentali di Laimburg (220 m s.l.m.) e di Laces (670 m s.l.m.) del Centro di Sperimentazione Laimburg, in totale quasi 60 ibridi a polpa rossa di diversa origine – tra gli altri quelli di BayOZ (Germania), Graminor (Norvegia), Fruture (Svizzera), Howell Fruit Advantage (USA), Ifored (Francia), Jean Luc Carrieres (Francia), Promofruit (Svizzera). La metà delle selezioni in prova è già stata scartata ed estirpata per i risultati insoddisfacenti. L’istituto neozelandese di miglioramento genetico PFR non ha ancora distribuito alcuna selezione siglata a polpa rossa agli sperimentatori varietali europei. In collaborazione con l’istituto inglese EMR, anche la sudafricana Re:inc ha selezionato varietà di mele a polpa rossa, ma nessuna di esse è ancora in prova a Laimburg.

L’origine del colore

Mentre la ricerca e la pratica sono in possesso di numerose ed esaurienti informazioni riguardo ai fattori che influenzano lo sviluppo e l’intensità della colorazione della buccia di una mela, per quanto concerne invece i fattori che influenzano la colorazione della polpa navighiamo ancora nel buio. È fuori discussione il fatto che la genetica giochi un ruolo di primaria importanza. All’interno delle popolazioni di incroci si distinguono sostanzialmente due tipi di varietà a polpa rossa: il tipo 1 manifesta la pigmentazione rossa sulle giovani foglie (che con l’accrescimento possono divenire verdi) e talora anche sul legno; i sepali sono di colore rosso, la polpa è rossastra già allo stadio di frutticino e fino alla raccolta il colore si può espandere fino al 100% del calibro, compreso il cuore del frutto. Nel tipo 2, invece, la colorazione della polpa si manifesta solo tardivamente, con intensità variabile dal rosa pallido fino al rosso molto accentuato. Nel tipo 2 i pigmenti colorati sono presenti in percentuale compresa tra l’1 e, al massimo, l’80% della polpa, ma non a livello del cuore della mela; le foglie sono sempre a colorazione verde.

Leggi l'articolo completo di foto e figure è pubblicato su rivista di Frutticoltura n. 8/2018

In figura 1 è riportata l‘evoluzione della colorazione della polpa nel corso di un’annata per una varietà tipo 1 e una tipo 2 coltivate a differenti altitudini in Alto Adige. Ad intervalli regolari è stato effettuato un prelievo di frutti, che sono poi stati sezionati in senso equatoriale e valutati visivamente per la percentuale di superficie colorata e per l’intensità del colore sulla base di una scala omologata (0 per assenza di colore e 9 per il color rosso scuro). Moltiplicando queste due grandezze si ottiene l’indice ponderato di colorazione rossa della polpa. I risultati confermano la già citata influenza della genetica sulla manifestazione della colorazione della polpa, mostrano una dinamica nel corso della stagione e comprovano l’interazione con l’altitudine della zona di coltivazione.

Nell’ambito di questa prova non sono stati presi in considerazione fattori quali la carica produttiva delle piante, la posizione dei frutti sull’albero, la concimazione, l’ombreggiamento (da rete antigrandine), il momento della raccolta, la durata dello stoccaggio ed altro. Presso il Centro di Sperimentazione Laimburg sono attualmente in corso, in collaborazione con altri istituti, prove volte ad accertare l’influenza di questi ulteriori fattori. Per poter proporre ai consumatori un prodotto il più possibile omogeneo è necessario disporre di queste esperienze. Nel peggiore dei casi potrebbe accadere che il consumatore acquisti una mela pubblicizzata come “a polpa rossa”, ma che in realtà non mostra pigmentazione.

Le prime varietà di melo a polpa rossa sono già sul mercato in combinazione con cosiddetti marchi ombrello. Di seguito vengono descritti i quattro progetti più importanti che attualmente sono in fase pre-commerciale e si riassumono i risultati finora ottenuti nelle parcelle sperimentali presenti in Alto Adige.

Costitutori e varietà a polpa rossa di rilievo commerciale

Fruture

Lo svizzero Markus Kobelt si occupa sin dall’inizio di questo millennio di selezione di varietà di melo a polpa rossa. Per la coltivazione hobbistica sono state sviluppate le varietà con i rispettivi marchi Lureprec-Circe®, LUB0605/Sirena®, Luregust-Calypso®, LUBA11706, LUB2605-Era®, Cuckoo-Redini® e Kohlhaas-Lollipop®. Negli impianti commerciali è a dimora soprattutto Luresweet (derivante da un incrocio Weirouge x Resi, resistente a ticchiolatura) e si ricorre al brand ombrello Redlove®. I primi test di vendita sono stati effettuati già dal 2011 presso la GDO svizzera. Secondo informazioni di un membro di Fruture, società fondata per la gestione delle licenze, ad inizio 2018 erano quasi 110 gli ettari coltivati nel mondo, dei quali 10 in Svizzera, 35 in Francia, 15 in Olanda, 8 in Austria, 5 in Belgio, 7 in Australia, 5 in Corea, 20 negli USA, 2 in Inghilterra e 1 in Macedonia. Luresweet è caratterizzata da una vigoria molto accentuata e la raccolta è concomitante con quella di Golden Delicious. I frutti sono di grandi dimensioni e sono sensibili alla rugginosità. Il sapore è abbastanza interessante, anche se con retrogusto astringente. La produttività di Luresweet è medio-bassa (Fig. 2). La varietà mostra, inoltre, gravi carenze in fase di conservazione e questa è una delle motivazioni che ha portato, nel Paese di origine, all’estirpazione dei primi impianti commerciali. L’attività di selezione di Kobelt procede e potrebbe fornire in futuro interessanti novità.

Ifored  

Questo programma di selezione è stato avviato all’inizio degli anni ‘90 in Francia. I due vivai Valois e Davodeau Ligonnière, consorziati dal 2004 nel settore ricerca e sviluppo sotto la denominazione International Fruit Obtention (IFO), hanno intrapreso il loro programma di selezione di varietà di melo a polpa rossa sotto l’acronimo “Ifored”. Questo consorzio internazionale, che possiede in esclusiva l’accesso alle varietà del programma, riunisce 14 partner di 4 continenti: Nufri (Spagna), Novamela (Italia, consorzio tra Vog, VI.P, Melinda, La Trentina e Rivoira), Amg-Bluewhale (Francia), Fenaco (Svizzera), Ewt/Wwf (Inghilterra), Rag (Germania), Nbt (USA e Canada), Mono Azul (Argentina), Unifrutti (Cile), Dutoit (Sud Africa), Montague (Australia) e Yummy Fruit (Nuova Zelanda). In occasione della fiera internazionale Fruit Attraction, tenutasi a Madrid nell’ottobre del 2017, è stato promosso il brand ombrello Kissabel®, con le linee Kissabel® Rouge, Kissabel® Orange e Kissabel® Jaune. Durante la stagione 2017-‘18 sono stati eseguiti i primi test commerciali con frutti provenienti da impianti pilota.
Finora, in Europa è stata richiesta la protezione varietale per due varietà, R201 e Y101. Entrambe sono resistenti alla ticchiolatura e attualmente in prova in Alto Adige. R201-Kissabel® Rouge è un tipo 1, mostra una notevole vigoria e produttività da media a elevata. La maturazione è concomitante con quella di Fuji, la colorazione rosso scuro della buccia ha pruina vistosa. I frutti di R201 sono di medio calibro (Fig. 3) e presentano forma conica allungata, un po’ disomogenea. Elevato grado zuccherino e acidità media si combinano con un aroma di piccoli frutti tipico della varietà. È possibile che si manifesti una rugginosità a livello della cavità peduncolare; nelle zone di coltivazione nelle quali le temperature hanno raggiunto valori elevati, durante una stagione sono comparse spaccature sui frutti. Le sfide più grandi sono rappresentate dalla sensibilità a sintomi simili a quelli della butteratura amara e dall’alternanza. Sono in corso prove specifiche per ottimizzare la conservabilità.
Y101 Kissabel® Orange è invece un tipo 2. La raccolta avviene circa due settimane dopo Gala. Anche Y101 è caratterizzata da una forte vigoria, da produttività media e da elevata sensibilità all’oidio. Il frutto, di medio calibro, con forma conica, ha una buccia di colore da giallo ad arancione. La colorazione rosso intenso della polpa si ottiene solo nei frutteti situati ad elevate altitudini. Y101 è una mela succosa, croccante e la “texture” della polpa è molto piacevole. Un punto debole è rappresentato dalla tendenza all’untuosità e dagli accumuli di clorofilla.

Red Moon srl 

Il breeder privato francese Jean Luc Carrieres ha creato le varietà RM1 e RS1, che sono state prese in carico da Red Moon srl (con soci dal breeder al commerciale) e vengono distribuite oggi sotto il brand ombrello Red Moon®. Entrambe sono resistenti alla ticchiolatura, con fioritura molto tardiva; un’impollinazione ottimale è pertanto fondamentale. RS1 matura quasi in concomitanza con Golden Delicious. La maturazione di RM1 è invece più tardiva (simile a Fuji); i frutti sono di forma conica. Gli elevati valori di zuccheri ed acidità si combinano con una buona compattezza della polpa (Tab. 2). Al consumo immediato si manifesta un’accentuata acidità, sono pronte al consumo solo dopo un adeguato periodo di conservazione.
Nella primavera del 2018 risultavano messi a dimora 36 ha in Italia e 45 in Francia, mentre il primo obiettivo dei 100 ha verrà raggiunto già nella primavera del 2019. A fine 2017 sono stati effettuati test di commercializzazione con quasi 100 t in diversi supermercati italiani. Nel febbraio del 2018, in occasione della fiera internazionale Fruit Logistica di Berlino, ha avuto luogo il lancio come progetto varietale esclusivo. In futuro, oltre a Red Moon®, si utilizzerà anche il marketing claim “Surprise Inside®”, con il quale si intende simboleggiare l’effetto sorpresa ottico e gustativo.
Nella sua gamma di prodotti, Red Moon® ha già alcuni interessanti trasformati, dal succo di mela monovarietale alle fette di mela disidratate. Non tutte le varietà si prestano allo stesso modo alla lavorazione (Fig. 8). Senza dubbio, però, la lavorazione rappresenta una via attraverso la quale – soprattutto con le mele a polpa rossa – si possono generare interessanti introiti con i frutti di seconda scelta non adatti al consumo fresco. Alcuni hanno già in mente di allestire impianti la cui produzione sia da destinare esclusivamente alla lavorazione e si augura per le mele bio a polpa rossa una remuneratività simile a quella delle mele destinate al consumo fresco.

Bill Howell

Il breeder privato statunitense Bill Howell ha sviluppato due ibridi a polpa rossa, TC2 e TC3, che sono stati lanciati di recente (ottobre 2018) con i rispettivi marchi di Lucyrose® e Lucyglo®. Le esperienze con queste due varietà sono ancora ai primordi. Ciononostante, i due genotipi vanno menzionati per completezza visto che sembrano promettenti ed interessanti.

Prospettive

La superficie destinata alla coltivazione e alla produzione delle varietà di melo a polpa rossa di nuova generazione è ancora molto limitata, ma la corsa alla conquista di questa nicchia di mercato è già partita. I tre progetti descritti non sono più incentrati sulla singola varietà, bensì su un nuovo concetto nel settore della mela: i brand ombrello, nel cui ambito – teoricamente – le varietà sono interscambiabili. Ciò consente un’ampia flessibilità alla commercializzazione e nasconde determinati rischi per il frutticoltore.
Grazie a prodotti di IV gamma è possibile incrementare significativamente il “packout” di un frutteto di mele da tavola a polpa rossa. Per il miglioramento genetico ci sono ancora margini di miglioramento e l’intensa attività riguardo alle varietà di melo a polpa rossa porterà sicuramente, nel prossimo decennio, a significativi miglioramenti degli attuali standard.

Mele a polpa rossa, pronti al decollo! - Ultima modifica: 2018-12-11T16:13:26+01:00 da Lucia Berti

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